Nuovo centro direzionale Unipol: l'approccio alla gestione del processo costruttivo
L’articolo riguarda la gestione del processo costruttivo che sta interessando la realizzazione della Torre destinata ad essere il Nuovo Centro Direzione Unipol a Milano in zona Porta Nuova Garibaldi. Partendo dall’idea del progetto dell’Arch. Mario Cucinella, passando dal sistema costruttivo adottato dall’Appaltatore per la realizzazione dell’edificio, l’articolo presenta le metrologie e strumenti adottati dalla società GAe Engineering, impegnata nel campo della Direzione Lavori Generale, per monitorare e controllare la corretta esecuzione dell’opera.
Torre Unipol: 130 metri di altezza per un totale di 23 piani
Il Progetto “Porta Nuova” a Milano è un progetto di rigenerazione urbana ed architettonica intrapreso dal 2005 nella città meneghina con l’obiettivo di ricucire i quartieri di Porta Nuova Garibaldi, Porta Nuova Varesine e Porta nuova Isola con la creazione e conseguente potenziamento di un nuovo Centro Direzionale andando così a creare una nuova centralità per Milano.
Il quartiere è stato connotato con la realizzazione di oltre venti edifici tra grattacieli, uffici, centri culturali e ville urbane. Tra questi edifici citiamo ad esempio:
- La Torre Unicredit, il grattacielo più alto d'Italia;
- La Torre Solaria, più alto grattacielo residenziale d'Italia;
- la Torre Diamante, dalla caratteristica forma squadrata;
- il Bosco Verticale, con i suoi giardini pensili.
IMMAGINE 1: Quartiere di Porta Nuova
Uno strutturato sistema di piazze e percorsi pedonali, ciclabili e automobilistici che si muovono su più livelli fa da collante tra i vari edifici del complesso ed i principali punti di trasporto, quali la Stazione Garibaldi FS e la linea metropolitana. Fulcro del progetto di rigenerazione della zona Porta Nuova è stato inoltre l’allestimento della Biblioteca degli Alberi, un grande parco pubblico di circa 90.000 mq che da ampio respiro a tutto il quartiere ospitando al suo interno diverse varietà di specie arboree.
Ad arricchire e completare lo skyline della città di Milano, più precisamente nell’angolo tra via Melchiorre Gioia e via F.lli Castiglioni, lo studio Mario Cucinella Architects ha progettato per il gruppo assicurativo Unipol Sai il proprio edificio di rappresentanza, sviluppando una torre di circa 130 metri di altezza e con una superficie totale di 30 mila quadrati distribuita su 23 piani.
L’edificio in fase di avanzata realizzazione andrà a rappresentare il nuovo asse di riqualificazione urbana su Via Melchiorre Gioia che si connota per la presenza di edifici già realizzati quali: la nuova sede della Regione Lombardia, la Scheggia “Gioia 22”, il complesso di Gioia 20, la riqualificazione del cosiddetto Pirellino, e dell’ex sede di Telecom “Pirelli 35” che completa, in continuità, la riqualificazione che si integra con quella su viale della liberazione di fronte al complesso edilizio delle Varesine; sistema questo riconnesso dal sistema del verde che parte dall’area della Biblioteca degli alberi.
I dettagli del progetto
La torre è stata concepita dall’Architetto Mario Cucinella come un elemento nodale all’interno del tessuto urbano, ed è per questo motivo che è stata Sua premura garantire l’accesso pedonale ad entrambi i livelli del suo attacco a terra. Sono stati previsti infatti punti informativi e per il check-in dei visitatori sia al livello +1 (quota di Piazza Gae Aulenti) sia al livello +0, ingresso di rappresentanza, coperto da un suggestivo canopy vetrato, a servizio dalla nuova piazza che sarà realizzata su via Melchiorre Gioia. Inoltre, per aumentare l’integrazione con il contesto esterno, il Progettista ha deciso di dedicare al livello L00 uno spazio polifunzionale variamente modulabile a seconda delle esigenze di utilizzo con la possibilità di ospitare anche eventi a carattere pubblico.
Lo spazio esterno alla torre è stato concepito in modo tale da poter raccordare i due livelli sui quali l’edificio si affaccia, attraverso la progettazione di una scalinata, arricchita con delle vasche verdi, che collega la piazza Gae Aulenti alla piazza che sarà realizzata su via Melchiorre Gioia. Inoltre, al fine di incentivare la mobilità ciclabile, al di sotto della scala è stato dedicato uno spazio al deposito biciclette per i dipendenti con il relativo spogliatoio.
L’edifico, progettato in modo da garantire la massima flessibilità alle necessità della proprietà, può ospitare in base ai vari layouts dai 700 ai 900 utenti disposti su 15 piani operativi (dal livello L+2 al livello L+17). Gli ultimi piani dell’edificio sono invece destinati alle attività di maggiore rappresentanza: uffici dirigenziali, uffici del Presidente e dell’Amministratore Delegato e sala consiliare per il CdA.
Il livello L+22 accoglie una Buvette dedicata ai dirigenti del gruppo Unipol ed a coronamento della Torre, al Livello +23, è stato dedicato lo spazio ad una serra vetrata atta ad accogliere eventi anche aperti ad ospiti esterni.
IMMAGINE 2: Render dal Progetto redatto da MC Architects
Una volta che sono stati identificati gli aspetti distributivi della torre secondo le indicazioni ricevute da parte della Committenza, il Progettista ha concentrato le proprie attenzioni progettuali alla realizzazione di un edificio che ponga la sostenibilità come primo punto di forza; tant’è vero che l’edificio sarà certificato LEED v4.
Pertanto, l’architettura che caratterizza l’edificio passa attraverso uno studio bioclimatico che ha come fine quello di realizzare un fabbricato volto da un lato ad ottimizzare il comportamento energetico della torre e dall’altro a garantire i giusti livelli di comfort per i propri utenti.
Infatti, una volta individuata la posizione migliore all’interno del lotto, si è passati alla definizione della forma dell’edificio: un cilindro a base ellittica che permette di avere una superficie disperdente ridotta se messa a confronto con un edificio di analoga volumetria ma a base rettangolare.
Oltre alla forma, è stata importante anche la definizione dell’involucro dell’edificio. Il Progettista ha pensato di realizzare una doppia pelle vetrata sfruttando la possibilità di avere un sistema che in modo naturale funziona da isolante termico sia per i periodi estivi che invernali. A sostenere l’effetto della doppia pelle è stato progettato un Grande Atrio, posto a sud, che agendo da buffer bioclimatico minimizza le dispersioni termiche dell’involucro e trattiene i guadagni solari gratuiti, comportandosi come una serra. Ed a proposito di questo, sul coronamento dell’edificio, anche la serra presente all’ultimo livello dell’edificio, sostenuta da un sistema di lamelle fotovoltaiche, svolge la stessa funzione.
Lo studio della luce naturale ha svolto un ruolo rilevante nella progettazione degli spazi dell’edificio. Il layout interno è stato pensato in modo tale da concentrare la maggior parte degli uffici sul lato nord, massimizzando i benefici derivanti dalla disponibilità di luce diffusa ed offrendo la possibilità di affacciarsi sul parco.
Infine, oltre alla progettazione architettonica, con la collaborazione dello studio Deerns Italia S.pA., si è sviluppata la progettazione degli impianti dell’edificio. La torre impiega impianti ad alta efficienza energetica quali pompa di calore ad acqua di falda, ventilazione meccanica con recupero di calore ed impianto fotovoltaico per la produzione locale di energia. La raccolta delle acque piovane combinata con una rete duale permette di ridurre sensibilmente la domanda di acqua dall’acquedotto.
In merito alla ventilazione meccanica, a seguito della diffusione della pandemia globale di Sars Covid-19, si evidenzia come nelle fasi costruttive l’impianto di ventilazione sia stato implementato in modo tale da ridurre al minimo la contaminazione dei piani della torre, grazie ad un doppio sistema di filtrazione dell’aria (sia nei canali di mandata che in quelli di ripresa).
Non meno rilevanti sono le soluzioni strutturali che sono state affrontate e sviluppate da parte dello studio MJW structures anche con riferimento alle modalità di esecuzione dell’opera in relazione allo schema strutturale così come emergente sia dal disegno architettonico sia dal punto di vista dell’inserimento della struttura nel lotto.
Le sfide affrontate per la costruzione
La Committenza ha affidato la realizzazione della torre, progettata dallo studio MCA, all’ATI formata dalle imprese CMB di Carpi e Cefla, due tra le principali imprese nel panorama italiano e conosciute anche a livello europeo.
Sin da subito l’Appaltatore, i Progettisti e la Direzione Lavori si sono dovuti confrontare con la complessità costruttiva dell’opera e il contesto nella quale la stessa si sta realizzando, contesto questo che non dispone di spazi per il pre-montaggio a terra delle strutture e in generale per poter attuare una normale logistica del cantiere. Si cita a titolo di esempio:
- La presenza del tunnel di Rete Ferroviaria Italiana posta a circa 9 metri sotto l’intradosso della platea
- La presenza di strutture di appensione degli impalcati sottostanti poste a livello +11 e +17;
- La presenza diffusa di una alternanza di solai principali e solai “appesi”
Per la realizzazione dei piani interrati, la loro esecuzione non si discosta tanto dalla normale realizzazione di un edificio in calcestruzzo armato, ma è stato necessario studiare alcuni accorgimenti da parte dei Progettisti ed Appaltatore per permettere la loro realizzazione. Innanzitutto, per distribuire il peso della Torre, costruita sopra la linea del passante ferroviario, è stato necessario realizzare una porzione di platea “a ponte” e quindi non poggiante sul terreno nella zona di proiezione della volta del tunnel. Tale elemento prende il nome di lastra ortotropa, costituito da un insieme di elementi in carpenteria metallica che messi insieme presentano proprietà uniche e indipendenti in tre piani di simmetria. Il peso totale della lastra ortotropa è di circa 750 tonnellate di acciaio e raggiunge una lunghezza di 45 metri per una larghezza di 14 metri.
IMMAGINE 4: Posizionamento della Lastra Ortotropa
Tenuto conto del sistema delle rampe degli interrati, è stato necessario procedere alla realizzazione dei solai in fasi temporali sfalsate, dividendo fra zone edificio a torre e zona parcheggio.
Il grattacielo è composto da un nucleo in calcestruzzo [Core] e da una struttura portante esterna in carpenteria metallica, chiamata Diagrid, che ha la doppia funzione di sostenere sia i solai della torre che la sottostruttura, sempre in carpenteria metallica, delle facciate.
Per la realizzazione dei solai dal livello +2 a livello +11, anche in questo caso, si è proceduto con una realizzazione per fasi. Per i solai presenti a Nord è stato studiato un ciclo produttivo che prevede la realizzazione di triplette o terne (tre impalcati per volta). Una tripletta è costituita da piano principale e due piani appesi nominati rispettivamente “appeso superiore” il solaio immediatamente sotto ed “appeso inferiore” quello più in basso. La tempistica di realizzazione di una tripletta è risulta pari a 21 giorni.
Contemporaneamente alla realizzazione dei solai, è stata prevista l’esecuzione dei Core. Al raggiungimento del livello 11 è stata studiata l’installazione, nei Core, di 4 travi reticolari necessarie per la realizzazione dei solai (lato sud) dei livelli sottostanti e che, una volta raggiunto il livello 15, sono stati realizzati a partire dal solaio al livello L+2 del lato affaccio.
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