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Nuovo Centro Direzionale "CRIF21": intervento urbano sostenibile nel cuore di Bologna a firma di Politecnica

Politecnica ha terminato i lavori per CRIF21, nuovo centro direzionale di CRIF S.p.A., sito nella zona Lame di Bologna. L’edificio rappresenta un passo significativo nella trasformazione urbana dell’area, fino ad oggi in disuso, ed è stato progettato secondo principi di sostenibilità ambientale e sociale puntando sin da subito al benessere delle persone ed alla flessibilità dei luoghi di lavoro.

Politecnica e il progetto green del nuovo Centro Direzionale "CRIF21"

Un nuovo elegante edificio green è sorto nel cuore di Bologna: Politecnica Ingegneria ed Architettura, tra le principali società di progettazione integrata a capitale italiano, ha concluso i lavori per il nuovo centro direzionale di CRIF S.p.A., collocato nella storica zona di Lame di Bologna. CRIF21, così il nome della nuova sede, rappresenta un passo significativo nella trasformazione urbana dell’area, riportando vita in un'area fino ad oggi in disuso.

Grazie all’operato di Politecnica e ad un investimento totale di 60 milioni di euro, il vecchio sito in disuso è stato ora riconvertito in uno spazio moderno e sostenibile, nato con l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro confortevole per le persone che “vivranno” l'edificio e di generare un impatto positivo sul territorio. A questo fine, il progetto, grazie all’importante considerazione dei principi ESG in tutte le fasi, privilegia la massimizzazione dell'efficienza energetica, orientandosi verso l'ottenimento delle prestigiosa Certificazione LEED® Platinum e della Classe Energetica A4.

Un passo decisivo verso la sostenibilità, è stato fatto in questo progetto, anche grazie al concetto full electric che ha permesso l'esclusione totale del gas come fonte energetica.

"La realizzazione di CRIF21 rappresenta per noi un'opportunità unica di trasformare non solo lo skyline di Bologna, ma anche il concetto stesso di spazio lavorativo. In collaborazione con CRIF, abbiamo abbracciato la sfida di creare un edificio che soddisfi le esigenze attuali e che sia anche un esempio di sostenibilità e innovazione nel contesto urbano. Questo progetto incarna la nostra filosofia di progettazione integrata, orientata a plasmare ambienti che promuovano il benessere delle persone e dell'ambiente circostante," ha commentato Stefano Maffei, architetto associato di Politecnica e PM di progetto.

 

Nuovo Centro Direzionale "CRIF21", Beverara, Bologna, Politecnica. (crediti: Politecnica)

  

Articolazione volumetrica e combinazione tra involucro e il concept degli impianti per l'efficienza energetica

L’immagine architettonica che contraddistingue l’intero edificio è legata sia all’articolazione volumetrica che cerca un rapporto diretto di confronto ed apertura con il contesto paesaggistico, sia al disegno dei prospetti realizzati con un involucro estremamente performante, generoso nelle sue trasparenze e capace di offrire sempre uno sguardo libero e dinamico verso l’esterno. Lo studio dell’orientamento, la combinazione tra involucro e il concept degli impianti, hanno permesso di raggiungere l’obiettivo di ridurre la richiesta di energia per il riscaldamento e il condizionamento, sfruttando al meglio anche le potenzialità delle fonti di luce naturale per l’illuminazione degli ambienti.

Grazie a sistemi raffinati di dimmerizzazione, infatti, si riduce automaticamente l’intensità luminosa proveniente dai corpi illuminanti in relazione all’intensità della luce naturale proveniente dall’esterno con conseguente riduzione dei consumi energetici.

 

Nuovo Centro Direzionale "CRIF21", Beverara, Bologna, Politecnica. (crediti: Politecnica)

 

CRIF21 unisce innovazione tecnologica ad un design sostenibile anche all’esterno dell’edificio. Le soluzioni bioclimatiche esterne e la presenza di una corte verde centrale di oltre 2000 metri quadrati, un vero e proprio “giardino delle meraviglie” attrezzato e qualificato con una struttura semplice e leggibile che amplia lo spazio di lavoro facendolo diventare tutt’uno con l’architettura, favoriscono il raffrescamento ambientale e contribuiscono, in modo significativo, alla mitigazione dell'effetto isola di calore urbano.

In termini di sostenibilità, massimo impegno è stato applicato anche per la gestione del ciclo dell’acqua, che prevede un sistema idrico di gestione delle acque grigie finalizzato al concreto abbattimento del consumo di acqua potabile. Le scelte progettuali legate alla relazione edificio/impianto, dunque, sono state tutte orientate alla massimizzazione del risparmio energetico con una visione eco-friendly, che oltre a garantire dati concreti ha permesso di raggiungere la classe energetica A4 e di richiedere la prestigiosa Certificazione LEED® Platinum.

 

I numeri e le caratteristiche tecniche del progetto

L’edificio, di forma trapezoidale, comprende 6 piani fuori terra e 2 piani interrati per una superficie complessiva di circa 12.000 mq ed è circondato da una superficie verde di oltre 2.000 mq. Il suo volume si origina dalle linee generatrici del lotto e dalla superficie su cui fondare la nuova costruzione, sviluppandosi mediante una sequenza di addizioni e sottrazioni di volumi, necessari a generare lo spazio interno, prezioso e unico della corte.

Dal piano terra con la hall di ingresso fino al cuore dell’edificio su cui affacciano le aree sociali del fabbricato, si possono comprendere le dinamiche generative e i risultati della composizione bilanciata e studiata dei volumi ed il linguaggio ritmato dei fronti legato al rapporto con il sole. CRIF21 presenta un involucro estremamente performante, trasparente e capace di offrire sempre uno sguardo verso l’esterno con l’obiettivo di ridurre la richiesta di energia per il riscaldamento e il condizionamento, sfruttando al meglio le potenzialità delle fonti di luce naturale per l’illuminazione degli ambienti.

"La realizzazione di CRIF21 ha rappresentato per noi l'opportunità unica di mettere in pratica nel progetto la spazialità di un nuovo modo di lavorare nell’ambiente ufficio. L’idea, condivisa con CRIF, è stata quella di creare un edificio in grado di soddisfare le esigenze dei suoi abitanti impattando positivamente sul contesto urbano. È concretamente una Ri-generazione sia ambientale che urbana perché l’impronta positiva è in entrambe le direzioni. Questo progetto materializza la nostra filosofia di progettazione integrata, orientata a plasmare ambienti che promuovano il benessere delle persone e dell'ambiente circostante," commenta Paola Gabrielli, Partner di Politecnica e responsabile del progetto.

La struttura si basa su un sistema costruttivo in parte a secco, per le stratigrafie orizzontali, per l’involucro e per le partizioni interne rispondente al bisogno di flessibilità e modularità. Le partizioni interne sono state realizzate con pareti in cartongesso per i locali tecnici e con pareti tecniche per uffici e sale riunioni in pannelli compositi e vetro. Gli spazi di lavoro sono generalmente caratterizzati da intradosso solai in c.a. a vista parzialmente nascosti dai pannelli radianti sospesi; nelle zone bagni sono stati realizzati controsoffitti in lastra continua di cartongesso, mentre nei locali tecnici controsoffitti modulari in pannelli di lana di roccia.

 

Un edificio a impatto positivo

Fin dalla sua concezione, l’edificio pone particolare attenzione alla riduzione dei consumi energetici, all’incremento del comfort interno sia dal punto di vista termo-igrometrico che acustico, alla minimizzazione degli impatti derivanti dalle attività di costruzione e all’utilizzo di materiali a basso impatto ambientale. Esso impiega energia da fonti al 100% rinnovabili mediante impiego di pompe di calore polivalenti elettriche che producono acqua calda e acqua refrigerata in contemporanea. Il recupero del calore estratto dall’acqua per la produzione di acqua refrigerata è impiegato per riscaldare l’acqua usata per il riscaldamento.

La copertura dell’edificio ospita una pergola fotovoltaica per la produzione di energia elettrica: una soluzione che massimizza le superfici di esposizione dei pannelli riducendo l’impatto visivo degli impianti in copertura. La climatizzazione interna è affidata prevalentemente a pannelli radianti metallici.

CRIF21 integra sistemi di Building Automation per il controllo, il coordinamento coordinare, l’ottimizzazione e la verifica delle performance dell'edificio. Il sistema gestisce anche l’illuminazione mediante il giusto mix di luce naturale e artificiale degli ambienti interni, sulla base dell’effettiva presenza all’interno delle stanze.

La struttura integra anche sistemi virtuosi di gestione delle risorse idriche: essa prevede infatti un impianto interno separato per il recupero delle acque grigie, evitando così lo spreco di ulteriore acqua potabile. Anche le acque meteoriche vengono raccolte in una vasca separata per utilizzo ai fini irrigui. Inoltre, la portata totale di acqua utilizzata annualmente è notevolmente ridimensionata grazie ad appositi sistemi per il controllo del flusso di scarico di tutti i sanitari. Questa serie di accorgimenti integrati messi in campo dal team di Politecnica ha consentito a CRIF S.p.A di ottenere la prestazione esemplare per il credito LEED® Indoor use water reduction.

Tra le varie scelte più importanti su cui poggia la strategia ambientale di questo edificio vi è certamente quella di riqualificare un’area già costruita e da bonificare: il quartiere generale CRIF21 trasforma un’area sostanzialmente abbandonata in un in un luogo vissuto e accogliente per la comunità con impatti sociali positivi sull’intera porzione di città. Oltre a costituire una novità nel contesto della città di Bologna, il centro direzionale CRIF21 fornisce benefici per le costruzioni circostanti in quanto i materiali delle pavimentazioni esterne, oltre ad essere permeabili, hanno un alto indice di riflessione solare. Questa particolare scelta di materiali contribuisce a ridurre l’effetto isola di calore urbano.

I materiali impiegati nel progetto sono il risultato di accurate scelte: grazie al lavoro dei professionisti coinvolti, sono stati impiegati materiali con dichiarazione di prodotto che ne garantiscono le performance ambientali, oppure materiali che contengono percentuali di materiale riciclato, sostenendo così l’economia circolare all’interno della filiera più vicina delle costruzioni.

 

Vista esterna Nuovo Centro Direzionale
Vista esterna Nuovo Centro Direzionale "CRIF21", Beverara, Bologna, Politecnica. (crediti: Politecnica)

  

Uffici a prova di flessibilità

È importante sottolineare come l’approccio del team di Politecnica abbia curato l’aspetto umano-centrico in cooperazione con il tema IT di Crif: i risultati di questa premessa si possono ritrovare nella costruzione di spazi destinati alla collaborazione, di strutture e aree di socializzazione dotate di dispositivi digitali di estrema facilità nell’uso e nell’interfacciamento con l’utente.

 

Interni Nuovo Centro Direzionale
Interni Nuovo Centro Direzionale "CRIF21", Beverara, Bologna, Politecnica. (crediti: Politecnica)

 

Altro aspetto di attenzione verso gli utenti è quello che ha consentito di ottenere il credito LEED® sul Thermal Comfort: un insieme di accorgimenti sugli spazi interni dell’edificio, sulle sue geometrie e sull’introduzione di un involucro particolarmente prestazionale, unitamente a sistemi radianti interni e velocità ridottissime dell’aria primaria in ambiente consente di generare un ottimo microclima interno e ridurre i fenomeni di discomfort per gli utenti.

"È fondamentale porre l’attenzione sulla qualità dello spazio di lavoro all’interno di tutti i nostri progetti – spiega Paola Gabrielli – si tratta di spazi in cui le persone vivono molte ore della loro giornata e per questo dobbiamo essere capaci accogliere al meglio i loro fabbisogni e le loro necessità di socializzare. Per questo il nostro lavoro si concentra nel creare luoghi umani, belli e flessibili: Building for Humans è la nostra mission e su questo amiamo sfidarci nei progetti del presente e in quelli del futuro”.

 

Interni Nuovo Centro Direzionale
Interni Nuovo Centro Direzionale "CRIF21", Beverara, Bologna, Politecnica. (crediti: Politecnica)


POLITECNICA 

Politecnica
è una delle maggiori società italiane di progettazione integrata - architettura, ingegneria e urbanistica.
Con i suoi attuali 46 associati, ingegneri e architetti, con 3 sedi in Italia, Modena, Milano, Firenze e 3 branch office all’estero (Bucarest, Copenaghen, Kingstown), ha firmato lavori in oltre 60 Paesi al mondo.
Politecnica mette al centro dei propri interventi il benessere della comunità e delle persone, per dare il proprio contributo al raggiungimento di obiettivi concretamente sostenibili - SDGs - presentati nell’Agenda ONU 2030, ratificata da 193 paesi del mondo.
Politecnica sostiene il lavoro, l’istruzione e la salute, quali valori umani e fondativi.
Si impegna attraverso i propri progetti a realizzare infrastrutture ed edifici che facilitano la cooperazione tra le persone, lo scambio e la crescita culturale e possano in definitiva accrescere la salute di uomini e donne.
Politecnica sostiene concretamete la parità di genere si impegna per la rimozione degli elementi che ostacolano la piena parità di genere ed è certificata ai sensi della UNI/PdR 125:2022.

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