Nuove tecnologie, BIM e AI nella progettazione strutturale: quali scenari e sfide nel software strutturale?
Paolo Segala CEO di CSPFea, ci racconta in una intervista come sta evolvendo il mondo della progettazione strutturale nell'epoca della digitalizzazione e del AI e come l'azienda sta rispondendo alle vecchie e nuove esigenze dei progettisti.
Per conoscere trend, novità e sviluppi futuri nel campo della progettazione e dei software, Ingenio ha intervistato alcune tra le più importanti software house nel campo del calcolo strutturale.
Di seguito riportiamo l'intervista a l’Ing. Paolo Segala, ingegnere e CEO di CSPFea Engineering Solutions.
La simulazione numerica sempre più utilizzata
INGENIO
Quali sono le tendenze più significative nel 2024 nell’ambito della progettazione strutturale e come stanno influenzando lo sviluppo dei software di settore?
Ing. Paolo Segala
Emergono sempre più tecnologie che necessitano di simulazione numerica e che richiedono una conoscenza che il percorso universitario di laurea in ingegneria non copre. Ad esempio: FRC, UHPC, isolatori attivi, tecniche di intervento per il rafforzamento di strutture esistente, analisi dei dati di monitoraggio dinamico.
Spesso queste tecnologie richiedono analisi non lineari o una conoscenza profonda della tecnologia per una analisi semplificata. Sul fronte dei processi di digitalizzazione si richiede di abbattere il “silos” informativo dei modelli di calcolo rispetto ai modelli informativi (BIM).
INGENIO
L’evoluzione dei modelli di calcolo, l’introduzione di nuove tecnologie e le esperienze sul campo stanno influenzando lo sviluppo dei software di calcolo e modellazione strutturale? In che modo ne state tenendo conto?
Ing. Paolo Segala
I software distribuiti da CSPFea (MIDAS, XPonti, BridgeData, HistraBridges, Catenda, Infrakit) devono dialogare sempre di più. Inoltre, è necessario accedere talvolta a software più performanti per analisi complesse, in questo senso la piattaforma offerta da CSPFea permette di attivare temporaneamente ogni software necessario senza impegnarsi nell’acquisto di licenze perpetue.
La sostenibilità nella progettazione strutturale? Un percorso in evoluzione
INGENIO
Le esigenze di coniugare sostenibilità, sicurezza e durabilità oggi portano i progettisti a dover considerare nuovi parametri in fase di progetto di nuovi edifici, anche strutturale. Questa esigenza sta toccando il mondo del software strutturale? Voi ne state tenendo conto?
Ing. Paolo Segala
Il settore è ancora in forte evoluzione. Al momento i nostri clienti apprezzano di programmare proprie routine interfacciandosi con i software MIDAS per utilizzarli come delle “calcolatrici” al fine di determinare i parametri per il calcolo della sostenibilità. In questo sono ritenute fondamentali le API per accedere ai software MIDAS da software autoprodotti, ma anche di accedere ai comandi di MIDAS per accedervi da un foglio Excel. Anche la possibilità di dialogare con file JSON.
INGENIO
Tenendo in considerazione i quesiti e le richieste dei vostri clienti nonché le vostre analisi, esistono aspetti delle normative attuali, in particolare le norme tecniche, che dovrebbero essere rivisti o aggiornati?
Ing. Paolo Segala
Non è compito di un software vendor dire se le NTC necessitano di revisione. Segnalo che molti professionisti trovano ostacoli di implementazione ed applicazione. Un caso evidente è il trattamento della sicurezza sismica degli Elementi Non Strutturali. Il rischio latente è che non si sviluppi competenza diffusa nella progettazione e nel collaudo strutturale.
Bonus, PNRR: troppi progetti hanno portato ad una carenza di risorse
INGENIO
Qual è la vostra valutazione sulla preparazione dei tecnici italiani che si occupano di progettazione strutturale e la loro evoluzione nel tempo?
Ing. Paolo Segala
Noto segnali molto positivi sia a livello di professionisti freelance, sempre più preparati e di Società di Ingegneria che con la loro dimensione permettono la crescita di competenze interne. La quantità di progetti, spinta da Bonus, PNRR, Sicurezza Infrastrutture, ha causato un problema di carenza di risorse e di job rotation. Questo è il lato negativo poiché non da tempo di crescere in competenze.
BIM e calcolo strutturale: c'è ancora tanta strada da fare
INGENIO
Dal 1° gennaio 2025 ci sarà l’obbligo dell’applicazione del BIM in gran parte degli appalti pubblici. Parallelamente stiamo assistendo a una forte evoluzione dei sistemi di intelligenza artificiale. Quanto il BIM e l’AI stanno cambiando e cambieranno il mondo del software strutturale?
Ing. Paolo Segala
Il BIM tocca i software di calcolo strutturale in modo tangente, poiché il calcolo strutturale richiede un modello di calcolo difficilmente descrivibile da un Modello OpenBIM. La disciplina deve trovare dei momenti di confronto, un caso positivo è il Gruppo di Lavoro IFC Structure del Capitolo Italiano di buildingSMART, IBIMI, al quale noi di CSPFea collaboriamo fattivamente. Una linea guida sta per essere pubblicata a cura del Prof. Paolo Borin.
Nei sistemi di IA c’è ancora troppo hype spinto dai media e dalle big tech. Dobbiamo lavorare molto, nel mondo dell’ingegneria civile per un AI Act a noi dedicato, poiché ci collochiamo tra necessità di elevati standard di sicurezza e scarsa conoscenza delle best practices in altri settori come il manufacturing, la robotica, il digital twin. Prevedo un quinquennio di allineamento ad altri comparti, al netto di eventuali nuovi “inverni dell’IA” che sono causati da delusione rispetto alle aspettative altissime indotte dai suddetti soggetti.
Le novità CSPFea nel 2024
INGENIO
Quali novità tecniche e commerciali la vostra azienda sta pianificando per il 2024?
Ing. Paolo Segala
CSPFea sta crescendo e si riorganizza. Ci presentiamo con due importanti business unit a servizio dei circa 2000 clienti.
La prima è la classica unità del calcolo strutturale e della simulazione per il design, la seconda unit attiene ai processi di digitalizzazione che permettono maggiore efficienza e qualità dei servizi di ingegneria.
Mi riferisco alla gestione delle Commesse di Ingegneria, con il software ERP di Akeron, alla gestione dei progetti BIM collaborativi con il ACDat OpenBIM di Catenda, per arrivare al Cantiere, vera frontiera del BIM, con la piattaforma leader in nord Europa Infrakit.
Il nostro fiore all’occhiello è oramai da tre anni il Forum Ingegneria 4.0, appuntamento per amministratori delegati e direttori generali per dialogare di innovazione, industria 4.0, startup dedicati alle discipline dell’ingegneria civile e della digitalizzazione.
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