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Nuove strategie per le città del futuro, in primis la progettazione agli architetti!

Come rispondere all’esigenza dei cittadini di vivere in luoghi sicuri, sani e più belli?

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Giuseppe Cappochin, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Architetti, in un’intervista al quotidiano Repubblica spiega chiaramente gli obiettivi  dell’Ordine in vista del Congresso Nazionale che si terrà a Roma a luglio.

Dal Congresso saranno lanciate una serie di proposte per realizzare una politica strategica per le città. Città, quelle a cui pensano gli architetti italiani, che diventino sempre più un luogo desiderabile dove vivere, lavorare, incontrarsi, formarsi, conoscere e divertirsi: un luogo attrattivo, dunque, da tutti i punti di vista.
Ma per raggiungere questo obiettivo, rimarca Cappochin,  «dovremmo fare come in Francia, dove la progettazione la fanno solo gli architetti» insomma in un paese in cui «su 11,9 milioni di edifici costruiti  soltanto 1,3 milioni sono stati progettati dagli architetti»  gli architetti dovranno appunto  «riappropriarsi della funzione della progettazione».

Inoltre, alla base della riprogettazione delle città del futuro ci deve essere una visione globale, una strategia di riqualificazione complessiva e non interventi isolati sulle periferie.

Servono politiche per le città che siano il risultato di una visione strategica e lungimirante, visione che, in molte realtà europee e del mondo, oltre a trasformare l’abitare in una dimensione olistica ha dato un forte impulso al settore delle costruzione che è trainante per tutta l’economia. Bisogna essere in grado di cogliere, trasformandolo in nuove opportunità e soluzione, il processo di cambiamento che sta investendo anche le città italiane. Ma proprio le città, purtroppo, sembrano essere le grandi assenti dai programmi della politica
questo, in estrema sintesi il resoconto del l’incontro tenutosi a Bari lo scorso 2 febbraio e che ha costituito la prima tappa verso il Congresso Nazionale.

Il Congresso Nazionale  rappresenterà proprio il punto di arrivo di una serie di incontri e di dibattiti sul territorio - organizzati dal Consiglio Nazionale degli Architetti in sinergia con gli Ordini territoriali, con le Federazioni e le Consulte regionali - nei quali saranno coinvolti, per realizzare un vero e proprio ascolto dei bisogni delle comunità, i cittadini, le associazioni, i rappresentanti delle istituzioni e delle autonomie locali, della politica, della cultura, dell’economia, della ricerca e la comunità degli architetti. 
L’idea è veramente quella di mettersi a disposizione del sistema Paese  per rispondere  all’ esigenza dei cittadini che vorrebbero vivere in luoghi sicuri, sani e più belli e per  creare, attraverso un ripensamento delle città,  le condizioni per riavviare l’economia, promuovere le iniziative imprenditoriali, valorizzare i beni culturali, richiamare gli investimenti.

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