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Nuove frontiere tecniche: le potenzialità strutturali del calcestruzzo

Nel corso della sua evoluzione il calcestruzzo armato ha mostrato numerose intrinseche possibilità architettoniche e strutturali che gli hanno imposto sia l'ortogonalità rigorosa, sia la complessità di geometrie rese possibili dalla sua plasmabilità.
Rispetto alle difficoltà di calcolo del passato, si può contare oggi su più metodi per la valutazione del livello di sicurezza delle strutture. La normativa in vigore prescrive l’utilizzo del metodo semiprobabilistico agli stati limite che esamina i valori caratteristici, ossia quelli che hanno un notevole grado di probabilità di essere raggiunti nell’arco di vita utile delle strutture.
La certezza nel calcolo legittima la realizzazione di strutture ordinate per punti con tamponamenti che denunciano la loro funzione non portante, nonché la creazione di spazi tramite setti, pareti e cellule, o, ancora, la messa in opera di sistemi resistenti per forma.
Rispetto alle strutture puntiformi dell'acciaio e a quelle puntiformi o piane del legno, il calcestruzzo offre infatti la prerogativa indiscussa della tridimensionalità e plasticità, cui ha dato grande impulso la formulazione di tutta una serie di nuovi calcestruzzi, definibili come materiali strutturali a misura di esigenza.

MATERIALI STRUTTURALI A MISURA DI ESIGENZA
Nonostante il comparto del calcestruzzo sia assai consolidato, sono numerose le tecnologie che hanno portato negli ultimi anni alla messa a punto di materiali performanti di qualità costante. La filiera produttiva offre infatti soluzioni diversificate che coinvolgono nuovi componenti, nuove modalità di formatura e nuove performance. Oltre alla comparsa sul mercato di rinnovate tipologie di cemento, è stato l’apporto dell’industria chimica, con lo sviluppo di vari tipi di aggiunte, a contribuire in maniera significativa alla messa a punto di compositi cementizi dotati di più mirate caratteristiche, in funzione delle destinazioni d’uso e delle condizioni ambientali e di esercizio. Un ruolo fondamentale nel processo di innovazione tecnologica è da attribuire allo sviluppo degli additivi, sostanze che tendono al perfezionamento delle prestazioni del calcestruzzo, sia allo stato fresco che dopo l’indurimento, presentando efficacia variabile in funzione del dosaggio e degli specifici costituenti del conglomerato. Sono in particolare i superfluidificanti a rappresentare una delle traiettorie chiave del comparto, consentendo un miglioramento della lavorabilità e dell’affidabilità delle strutture in opera, un aumento della resistenza meccanica e della durabilità, una diminuzione del ritiro igrometrico, del gradiente termico e della deformazione viscosa.