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Nuova UNI ISO 16316: il riferimento in Italia per testare la resistenza dei serramenti alle tempeste di vento

La norma UNI ISO 16316:2025, recentemente adottata in Italia, standardizza i test per valutare la resistenza di finestre, porte e facciate continue ai detriti trasportati dal vento durante tempeste estreme. Basata su esperienze statunitensi e sugli standard ASTM, introduce prove di impatto da detriti e resistenza alla pressione ciclica, migliorando la sicurezza degli edifici e offrendo un riferimento chiaro per produttori e progettisti.

Negli ultimi anni, la crescente incidenza di eventi atmosferici estremi ha reso sempre più necessario garantire la sicurezza degli edifici. La norma internazionale ISO 16316 è nata proprio per definire un metodo standardizzato per valutare la resistenza di finestre, porte e facciate continue ai detriti trasportati dal vento durante tempeste violente. Ora, con l’adozione da parte dell’UNI, questo standard diventa un riferimento normativo anche per il mercato italiano con la pubblicazione della UNI ISO 16316:2025.

 

L'evoluzione della normativa: dagli Stati Uniti all'ISO e poi all'Italia

L’introduzione di regolamenti per migliorare la sicurezza degli edifici ha una lunga storia. Negli anni ’90, la Florida ha subito diversi danni a causa di uragani devastanti, questo ha portato all’adozione del Florida Building Code, che ha introdotto specifiche tecniche per costruzioni più resistenti.
Queste metodologie sono state successivamente integrate negli standard internazionali ASTM (American Society for Testing and Materials), in particolare:

  • ASTM E1886, che descrive il metodo di prova per serramenti sottoposti a impatti da detriti e variazioni di pressione ciclica;
  • ASTM E1996, che definisce i criteri prestazionali per la resistenza all’impatto da detriti trasportati dal vento in caso di uragani.

Sulla base di queste esperienze e con l’obiettivo di fornire un riferimento globale, è stata sviluppata la ISO 16316, che ha standardizzato a livello internazionale le prove per testare la resistenza dei serramenti. Ora, grazie all’adozione da parte di UNI, la norma diventa un riferimento ufficiale anche in Italia con la UNI ISO 16316:2025.

 

(Crediti: Istituto Giordano)

  

Come si testa la resistenza dei serramenti?

La UNI ISO 16316:2025 prevede due prove fondamentali per valutare il comportamento di finestre, porte e facciate continue esposte a tempeste di vento:

  • Prova di impatto da detriti: simula l’effetto dei materiali trasportati dal vento contro i serramenti. Il test prevede il lancio di:
  1. Missili di legno, che rappresentano elementi di grandi dimensioni come rami o travi;
  2. Sfere d’acciaio, per simulare detriti di minori dimensioni, come ghiaia o frammenti metallici.
  • Prova di resistenza alla pressione ciclica: una volta colpito dai detriti, il serramento viene sottoposto a variazioni cicliche di pressione per valutare la sua capacità di resistere alle sollecitazioni ripetute tipiche di una tempesta.

Queste due prove, eseguite in sequenza, permettono di verificare la resistenza strutturale del serramento sia all’impatto iniziale che alle sollecitazioni continue del vento.

  

I vantaggi dell'adozione della UNI ISO 16316:2025

L’introduzione di questa norma nel contesto italiano offre diversi benefici:

  • aumento della sicurezza degli edifici, riducendo i rischi di danni gravi in caso di eventi atmosferici estremi;
  • miglioramento della qualità dei serramenti, grazie a test basati su standard internazionali;
  • un riferimento chiaro per produttori e progettisti, che potranno verificare la resistenza dei propri prodotti secondo criteri riconosciuti a livello globale.

 

Dove eseguire i test di conformità alla nuova norma?

Per i produttori di serramenti interessati a testare la resistenza dei propri prodotti, è fondamentale affidarsi a laboratori specializzati in grado di eseguire le prove previste dalla UNI ISO 16316:2025. I laboratori di Istituto Giordano sono attrezzati per condurre questi test, così come quelli previsti dagli standard ASTM, garantendo una valutazione approfondita delle prestazioni dei serramenti contro condizioni climatiche estreme.

 


Di seguito l'intervista della redazione di Ingenio a Paolo Bertini, Tecnico del laboratorio di Security & Safety di Istituto Giordano per approfondire alcune questioni legate alla norma UNI ISO 16316:2025.

 

Come ha influenzato l’esperienza normativa statunitense la UNI ISO 16316:2025 e il suo recepimento in Italia? Ci sono adattamenti specifici per il contesto climatico e costruttivo italiano?

Paolo Bertini

L'esperienza normativa statunitense ha avuto un'influenza significativa nella norma ISO 16316, come evidenziato dai riferimenti bibliografici diretti alle norme ASTM E1886 e E1996.

Si riscontrano similarità concettuali e metodologiche tra la ISO e le norme ASTM per quanto riguarda:

  • L'utilizzo di missili simulati per rappresentare i detriti trasportati dal vento.
  • L'applicazione di cicli di pressione statica per simulare le sollecitazioni del vento post-impatto.
  • I criteri di superamento/fallimento basati sull'integrità del campione dopo le prove.

La norma non contiene informazioni specifiche per il contesto climatico e costruttivo italiano.

 

Quali prove di laboratorio vengono eseguite per testare la resistenza dei serramenti? Quali parametri determinano il successo dei test di impatto da detriti e la resistenza alla pressione ciclica?

Paolo Bertini

Per testare la resistenza dei serramenti si eseguono principalmente due prove di laboratorio:

  • Prova di impatto da detriti (“missile impact test”): simula l'impatto di detriti lanciati contro il serramento dal vento. Il successo dipende principalmente da:
    • Assenza di penetrazione del missile
    • Dimensioni limitate delle aperture o lacerazioni
    • Integrità del telaio e dei componenti
  • Prova di resistenza alla pressione ciclica (“cyclic pressure loading”): simula le variazioni di pressione del vento. Il successo dipende principalmente da:
    • Mantenimento dell'integrità strutturale
    • Assenza di aperture significative
    • Limiti alle lacerazioni

  

Quali sono i passaggi, i costi e le tempistiche per certificare un serramento secondo la UNI ISO 16316:2025

Paolo Bertini

Ad oggi questo tipo di prove non sono obbligatorie né tanto meno soggette a marcatura CE, per cui ogni produttore è libero di sottoporre i propri prodotti a questo tipo di test per determinarne le prestazioni specifiche. I costi e i tempi posso variare in funzione della tipologia di prodotto, dimensioni e dal periodo in cui ci si approccia a questo tipo di attività.

 

Come si comportano i diversi materiali (alluminio, PVC, legno) sotto le sollecitazioni previste dalla norma?

Paolo Bertini

La norma prevede diverse tipologie di “missile”, diverse velocità di impatto e diverse pressioni di prova per cui tutti i materiali potrebbero superare le prove in specifiche condizioni.

 

Quali modifiche progettuali devono adottare i produttori per ottenere la certificazione secondo UNI ISO 16316:2025?  Quali aspetti costruttivi (vetro, telai, guarnizioni, fissaggi) sono più critici per superare i test di resistenza? Ci sono o ci saranno incentivi per le aziende che certificano i loro prodotti secondo questa norma?

Paolo Bertini

Sicuramente dovranno prestare particolare attenzione sul tipo di vetro, sui metodi di fissaggio degli stessi e il tipo di ferramenta utilizzata.

Non ci sono ancora notizie su eventuali incentivi statali.

 

Questa norma influenzerà i capitolati di appalto per nuove costruzioni e ristrutturazioni? Diventerà un requisito per gli appalti pubblici?

Paolo Bertini

Sicuramente, visti gli attuali cambiamenti climatici e le sempre più frequenti condizioni meteo avverse, questi requisiti saranno richiesti in futuro nei capitolati per le costruzioni sia pubbliche che private.

 

L’aumento degli eventi atmosferici estremi porterà a requisiti ancora più stringenti in futuro? Come potrebbe evolversi il mercato dei serramenti e la progettazione nella scelta dei serramenti?

Paolo Bertini

È molto probabile che l'aumento degli eventi atmosferici estremi porterà a requisiti ancora più stringenti in futuro per i serramenti. La norma indica che i test proposti sono stati sviluppati proprio per affrontare i rischi associati a eventi come uragani e tempeste di vento intense, caratterizzati da detriti trasportati dal vento e forti variazioni di pressione.

Considerando che la ISO 16316 stessa riconosce le "minacce naturali caratterizzate da eventi distruttivi di tempesta di vento simulati" e che sia ISO che ASTM prevedono l'aggiornamento delle linee guida in base a nuove informazioni e ricerche, è logico aspettarsi che un aumento della frequenza e dell'intensità degli eventi estremi genererà la necessità di performance ancora maggiori da parte dei serramenti.

La progettazione dei serramenti tenderà a seguire questo trend utilizzando materiali e tecniche costruttive sempre più innovative e rivolte alla sicurezza degli utenti.

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