Nuova frontiera nel settore delle costruzioni: Il latte diventa mattoni

Sassari - La startup sarda Milk Brick, fondata da Giangavino Muresu, ha raggiunto un importante traguardo con la firma di un accordo con la Cermal di Gianpietro e Riccardo Enna per la produzione di calcestruzzo prefabbricato utilizzando latte di scarto dell'industria casearia.

La scoperta rivoluzionaria di Muresu risale al 2011, quando trovò un modo per creare calcestruzzo senza acqua, sostituendola con scarti di latte. Questo processo riduce l'uso di acqua pura, necessaria normalmente in quantità di 120 litri per metro cubo di calcestruzzo.

La partnership con Cermal, azienda algherese nota per i suoi manufatti di calcestruzzo di alta qualità, è stata definita "geograficamente strategica" da Muresu. La produzione avverrà in Sardegna, con distribuzione su tutto il territorio nazionale e potenzialmente anche nel Sud Europa.

L'iniziativa ha già ricevuto riconoscimenti significativi, tra cui il "Premio Speciale Italcementi" al premio Gaetano Marzotto nel 2019 e la validazione industriale Trl7 nel 2022 presso l'impianto di Quartu.

I prodotti Milk Brick includono blocchi di muratura e calcestruzzo prefabbricato a impatto idrico zero, offrendo anche ottime proprietà isolanti termiche. "Facendo l’ingresso nel mercato, stiamo passando dalla fase di startup a quella di scaleup", ha dichiarato Muresu. "Stiamo entrando nel mercato con umiltà e con la stessa fame del giorno uno."

L'uso di latte di scarto risolve anche un problema ambientale significativo, riducendo i costi di smaltimento per l'industria casearia, che genera milioni di metri cubi di scarto ogni anno.

Fonte: Giovanni Bua, La Nuova Sardegna