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NTC 2018: maggiori opportunità per edifici più sicuri

ntc2018.jpgLe nuove norme tecniche per le costruzioni 2018, appena pubblicate in Gazzetta Ufficiale e che sostituiscono quelle del 2008, renderanno più agevole l'adeguamento sismico degli edifici esistenti. Lo rileva Edoardo Cosenza, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Napoli e ordinario di Tecnica delle Costruzioni all’Ateneo Federiciano.

Proprio a Napoli, nei mesi scorsi, c'è stato il primo evento in cui le NTC 2018 sono state illustrate al pubblico degli addetti ai lavori, in un evento formativo organizzato dall'Ordine degli ingegneri nel complesso dell'Ateneo Federiciano di San Giovanni a Teduccio.
“Il nuovo testo – afferma Cosenza - segna importanti avanzamenti sugli edifici esistenti, previsti al capitolo 8, essenziali per l'Italia: avanza sempre di più il concetto di miglioramento sismico, allontanandoci dall'assurdità di volere sempre raggiungere l'adeguamento sismico, addirittura uguale alle strutture di nuova progettazione. Passi culturali in avanti che devono procedere fermamente fino ad entrare nella mentalità dei cittadini (e dei magistrati). In questo aiutano anche le Linee Guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni. Ora speriamo in una massiccia applicazione in Italia”.
"La novità sostanziale rispetto al testo del 2008 – aggiunge Andrea Prota, Ordinario di tecnica delle costruzioni all'Ateneo Federiciano e Segretario dell'Ordine degli ingegneri di Napoli  - riguarda l’adeguamento sismico degli edifici esistenti che dovrà rispettare requisiti meno stringenti rispetto a quelli che saranno applicati alle nuove costruzioni. Per intenderci: se le nuove costruzioni dovranno raggiungere un livello che convenzionalmente definiamo del 100 per 100, per l'adeguamento di edifici esistenti sarà sufficiente arrivare a un indice dell'80 per cento". Tradotto in termini concreti, ciò significa interventi meno invasivi sulle strutture e meno costosi. "Questo nuovo scenario normativo - aggiunge Prota - renderà anche più interessante l'accesso al sismabonus, la recente detrazione fiscale dal 50 all’85% destinata all’adeguamento antisismico degli edifici di edilizia privata".  I nuovi parametri, tuttavia, sono utili anche per l'adeguamento e il miglioramento sismico degli edifici pubblici, come scuole (la cui sicurezza ha destato in questi mesi particolare allarme) o altre strutture di rilevanza strategica: "questi criteri, rendendo infatti gli interventi meno costosi e più realistici e sostenibili - conclude Prota - saranno anche maggiormente compatibili con le disponibilità finanziarie pubbliche, spesso scarse".