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Norme Tecniche: il MInistero ha dato l'OK, e così il Dipartimento di Protezione civile. E adesso ...

L'onorevole Claudia Mannino, architetto e deputato del movimento 5 stelle aveva sollevato con una interrogazione parlamentare il problema delle Norme Tecniche delle Costruzioni, ossia a che punto si trovi l'iter di definizione delle stesse e quindi la relativa pubblicazione.

L'interrogazione a Risposta Immediata è stata affrontata in Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera Giovedi? 21 gennaio 2016, con la Presidenza del vicepresidente Tino IANNUZZI l'intervento dwel sottosegretario di Stato per le infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro.

L'interrogazione dell'Onorevole Mannino sulle iniziative in merito alla redazione del decreto ministeriale di approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni (NTC) è stata la prima affrontata.

Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO ha risposto all’interrogazione in merito allo stato dell’iter legislativo per la redazione del decreto ministeriale di approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni nel seguente modo: "confermo che il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha espresso parere favorevole con voto n. 53 reso nell’adunanza del 14 novembre 2014.

Sullo schema di tale decreto, il Ministero dell’interno ha espresso il concerto il 15 aprile 2015, mentre il Dipartimento della protezione civile, in data 29 settembre 2015, trasmetteva alcune osservazioni.

Si e? reso dunque necessario chiedere al Consiglio superiore dei lavori pubblici di esprimere elementi di valutazione su dette osservazioni. Proprio ieri, tale Consesso ha osservato, tra l’altro, che circa il contenuto tecnico degli emendamenti proposti da parte del Dipartimento della protezione civile, ai fini della concertazione, si rileva
che gli stessi sono costituiti per la maggior parte da correzioni di natura meramente redazionale ed in minor misura da emendamenti suscettibili di accoglimento in quanto non vanno a modificare, nella sostanza, i principi informatori del testo su cui si e? favorevolmente espressa l’Assemblea generale.

In buona sostanza, il Consesso ritiene che tutti gli emendamenti proposti, non entrando in contrasto con l’avviso espresso nell’adunanza del 14 novembre 2014, possano essere recepiti nell’ambito del testo normativo.

In tale stato di cose, i competenti uffici del MIT provvederanno ad attivarsi tempestivamente per definire il concerto delle Amministrazioni interessate per poi trasmettere il testo cosi? come concordato alla Conferenza Unificata."

Claudia MANNINO (M5S), replicando, pur ringraziando il sottosegretario, si è dichiarata insoddisfatta per la risposta da lui resa, che non fornisce indicazioni circa il perfezionamento dell’iter per la redazione del decreto ministeriale di approvazione delle norme tecniche per le costruzioni (NTC), dalla cui osservanza dipendono la qualita? e la sicurezza delle opere. Auspica, pertanto, che il decreto ministeriale citato sia definitivamente approvato e, quindi, quanto prima pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.


Commento

Il testo deve ora superare l’esame delle Regioni. Per diventare operativo e sostituire le NTC 2008 (DM 14 gennaio 2008) e dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Il lungo percorso ha quindi proseguito il suo lento corso, e ancora non siamo arrivati alla pubblicazione di un documento che la che ha iniziato il suo percorso tra la fine del 2010 e l'inizio del 2011, con la nomina da parte del Presidente Karrer di una Commissione Redattrice composta da vari esperti individuati, come previsto dalla legge, direttamente dal Consiglio Superiore dei LL.PP..

Questo processo di revisione si concluse nel luglio 2012 con la trasmissione della nuova bozza di revisione delle norme alla Commissione Relatrice che il Presidente Karrer aveva nel frattempo nominato e che con uno sforzo di grande intensità arrivò a consegnare, nell'ottobre 2012, all'Assemblea del CSLLPP un testo, approvato all'unanimità dalla commissione stessa, per l''esame di rito previsto nella riunione del novembre 2012.

L'Assemblea dopo discussione ritenne necessario fare alcuni approfondimenti dando un tempo di 15 gg per far pervenire le eventuali osservazioni scaturite dal dibattito. A valle di questa riunione il CSLLPP, ritenne poi utile integrare la Commissione Relatrice con nuovi esperti e nuove competenze.

Siamo al dicembre 2012; cosa successe poi ? si è proceduto ad una revisione sostanziale del testo Karrer del novembre 2012, nella direzione di una maggiore aderenza all'attuale testo del 2008. Il risultato si concretizza nella proposta all'Assemblea del CSLLPP di un testo non condiviso dalla commissione nella sua interezza, con proposte alternative per alcuni punti importanti come quello relativo al capitolo 8 delle costruzioni esistenti. E l’Assemblea si è espressa a larga maggioranza a favore del documento, scegliendo per il punto più controverso, quello sugli edifici esistenti il testo A, il cosiddetto "testo Braga". Un’Assemblea composta per la maggior parte da persone che del calcolo strutturale non hanno la minima conoscenza.

Dal 14 novembre 2014, sono passati altri 15 mesi, e scopriamo che l'iter è andato avanti solo perchè un'onorevole del Movimento 5 stelle ha fatto una interrogazione parlamentare. Interrogazione che era stata preaanuciata per il giorni 21 gennaio e, guarda caso, ha avuto un progresso istituzionale il 20 gennaio 2016, il giorno prima.

Sono passati 8 anni dalla pubblicazione di una norma che era stata completata 2 anni prima: quindi la normativa tecnica italiana ha oggi 10 anni.

Sono passati 6 anni da quando Karrer diede vita alla predisposizione di questa normativa.

Il nostro processo di normazione è particolarmente lungo e non tiene conto che nel frattempo non solo la tecnologia si evolve molto velocemente, ma anche le norme europee e americane cambiano in modo continuativo, con tempi diversi.
Nel frattempo sono usciti nuovi eurocodici, nuove norme internazionali e quindi chi opera oggi deve utilizzare un testo, tecnologicamente e tecnicamente, molto vecchio.

Appare chiaro che il problema principale è l’iter italiano, un Iter che è troppo lungo, laborioso e intriso di politica.
Dietro all’approvazione di un coefficiente, di un numero tecnico è sufficiente una commissione tecnica, che aggiorni i riferimenti non ogni 7 anni, ma in modo continuativo.

Siamo il Paese delle NORME TECNICHE, delle norme UNI, delle Istruzioni CNR, delle Linee Guida del Consiglio Superiore dei LL.PP., delle raccomandazione tecniche dei Comitati … se si arrivasse a una semplificazione fatta di testi unici molto snelli che assegnano le responsabilità e norme internazionali tecniche (p.e. gli eurocodici) che stabiliscono gli aspetti tecnici forse sarebbe, forse, un enorme passo avanti.

Nel frattempo segnaliamo al Ministro che sul suo tavolo c'è un documento predisposto dalle migliori personalità tecniche italiani, eccellenze a livello internazionale, sul tema della sismica: il documento per la classificazione sismica degli edifici.

Con questo documento si darebbe senso agli incentivi per il miglioramento sismico degli edifici.

Provo anche in questo caso a fare il punto sulla situazione.

Il DL n. 63/2013 e la successiva Lg. 90/2013 prevedevano la definizione di misure ed incentivi selettivi di carattere strutturale, finalizzati a favorire la realizzazione di interventi per il miglioramento, l’adeguamento e la messa in sicurezza degli edifici esistenti. A tal scopo con il DM 17.10.2013 è stato istituito un Gruppo di Studio, per “… la proposizione di una o più ipotesi normative per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni, finalizzata all’incentivazione fiscale di interventi per la riduzione dello stesso rischio…”. In attesa della conclusione dei lavori del Gruppo di Studio, le due ultime Leggi Finanziarie (2014 e 2015) hanno però definito un regime per gli incentivi antisismici che non può certo essere considerato soddisfacente e che, di fatto, impedisce che si creino le condizioni per la fruibilità degli stessi. La Legge Finanziaria 2014 stabilì che "le misure ed incentivi selettivi di carattere strutturale" debbono essere emanate dal Governo entro il 31.12.2015.

A questo si aggiunge il fatto che, come peraltro dichiarato da Pietro Baratono in un’intervista pubblicata su Edilizia e Territorio nell’Agosto scorso, lo strumento per definire gli incentivi in maniera “selettiva”, cioè le “Linee Guida per la  Classificazione della Vulnerabilità degli edifici ai Fini della Valutazione del Rischio  Sismico”, è a disposizione del  Ministro Delrio dalla fine di Aprile scorso.

Il documento suddetto è stato predisposto dal Gruppo di Lavoro istituito con DM del 17.10.2013 dall’allora Ministro Lupi e coordinato da Pietro Baratono. In questo GdL, di cui fanno parte - oltre a Baratono -  alcuni tra i maggiori esperti italiani in materia nonché funzionari del MIT, ISI  (Associazione Italiana Ingegneria Sismica) ha ricoperto il ruolo di Segreteria Tecnica.

La Legge di Stabilità 2016, appena approvata, non ha previsto quanto disposto dalla Legge di Stabilità 2014 con il risultato che i cosiddetti “incentivi antisismici” continueranno a non essere fruibili.

Come vedete continuiamo a vivere in un Paese Gattepardesco, dove tutto si muove perchè tutto resti immutato.

Andrea Dari

Editore INGENIO