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Nokia lancia la prima rete cellulare sulla Luna: un test cruciale per le future missioni spaziali

Nokia sta per scrivere la storia delle telecomunicazioni spaziali: con la missione IM-2 di Intuitive Machines, verrà installata sulla Luna la prima rete 4G. Questo sistema, progettato per resistere a radiazioni e temperature estreme, supporterà le future missioni del programma Artemis della NASA, facilitando le comunicazioni tra veicoli e astronauti. Tuttavia, restano dubbi sulle interferenze con la radioastronomia e sulla regolamentazione delle frequenze lunari.

Entro la fine del mese, la società privata Intuitive Machines lancerà  dalla base NASA di Kennedy Space Center la sua seconda missione lunare. Oltre a un lander, un rover e un hopper destinati all’esplorazione del polo sud lunare, la missione IM-2 trasporterà  un’innovazione tecnologica senza precedenti: una rete cellulare 4G completamente operativa sulla Luna.

   

Perchè una rete 4G sulla Luna ?

Fino ad oggi, le comunicazioni spaziali hanno fatto affidamento sulle trasmissioni punto-punto via radio, che richiedono una linea di vista diretta tra trasmettitore e ricevitore.

Tuttavia, con il programma Artemis della NASA, che punta a riportare astronauti sulla Luna entro il 2028 e a stabilire un habitat permanente negli anni ‘30 è necessario un sistema più avanzato. Nokia Bell Labs, incaricata dalla NASA nel 2020, ha sviluppato una soluzione innovativa: un’unità compatta chiamata “network in a box”, capace di resistere a radiazioni, temperature estreme e alle sollecitazioni del lancio e dell’atterraggio.

Questa rete 4G fornirà comunicazioni tra il lander e i veicoli di esplorazione, anche se per pochi giorni, poichè le apparecchiature probabilmente non sopravvivranno alla gelida notte lunare. Tuttavia, Nokia prevede di sviluppare un’infrastruttura più ampia per supportare la futura base Artemis, integrando le comunicazioni anche nelle tute spaziali Axiom destinate agli astronauti.

Non mancano però le criticità. Le frequenze utilizzate dalle reti LTE (tra 700 MHz e 2,6 GHz) potrebbero interferire con le osservazioni radioastronomiche e, secondo il National Radio Astronomy Observatory (NRAO), una rete cellulare lunare potrebbe generare “rumore” indesiderato nel cielo notturno. Inoltre, l’utilizzo delle frequenze 4G sulla Luna non è attualmente previsto dalle normative internazionali dell’ITU-R, e Nokia ha ottenuto solo un’autorizzazione temporanea per questa missione. Per un impiego a lungo termine, sarà  necessario individuare una nuova banda di frequenza compatibile con le regolazioni internazionali.

Se questa tecnologia sarà implementata su larga scala, potremmo assistere alla nascita di una vera e propria rete cellulare lunare, compatibile con gli standard terrestri. In teoria, portando con sarà un telefono resistente alle condizioni estreme, un astronauta potrebbe connettersi come sulla Terra basterebbe solo avere una SIM lunare.

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