Nel mondo prodotti 4.500 milioni di tonnellate di cemento, la Cina pesa il 59%

Nell’ultimo rapporto mondiale sul cemento “the global cement report eleventh edition” si confermano due trend: la produzione del cemento nel mondo continua a crescere, e arriverà a quasi 4 milioni e mezzo di tonnellate nel 2016 (4.471,05 milioni, per l’esattezza, questa la previsione), con un incremento del 4,5%, dopo che nel 2015 era aumentata del 3,3% e nel 2014 del 2,6.
A monopolizzare il consumo ancora una volta la Cina, che nel 2014 ha consumato circa 2.450 milioni di tonnellate del cemento, che fanno quasi il 60% del consumo totale. Un valore enorme, che non ha pari se si pensa che il secondo consumatore mondiale è l’India con 264 milioni di tonnellate, quasi un decimo, e il terzo sono gli Stati Uniti, con “soli” 89 milioni tonnellate. Seguono altri paesi emergenti come il Brasile (71,8), la Russia (71,1), la Turchia (67,2), l’Indonesia (59,9) e l’Arabia Saudita (56,6).
I primi 8 Paese del mondo pesano quindi il 76% dei consumi mondiali. Nel 2010, solo 4 anni prima, pesavano il 70%. Ma è la Cina ad aver marcato questa differenza.
E l’Europa ? l’Italia, con il consumo che aveva nel 2007 si troverebbe vicino alla decima posizione. Ora si trova dopo la 20ma. Prima delle europee la Germania, con 27 milioni di tonnellate.
L’Iran, posizionato al nono posto tra i consumatori con 53,7 milioni di tonnellate, è il primo degli esportatori, con oltre 19 milioni di tonnellate nel 2014, seguito dal Vietnam con 17, dalla Cina con 15, dagli Emirati Arabi Uniti con 13,5 e dalla Turchia con 12,5.
L’Italia al 17o posto con 2,5 milioni di tonnellate.
Chi sono invece le maggiori compagnie mondiali di produzione del cemento. La classifica pubblicata da Global Cement nel dicembre 2015 vede in testa il nuovo colosso Lafarge - Holcim, quindi Anhui Conch e poi la somma di Heidelberg-Italcementi.