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Nasce la Commissione di monitoraggio BIM per le opere pubbliche

La Commissione di monitoraggio BIM presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, istituita l’11 aprile 2025 dal Ministro Matteo Salvini in attuazione del nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023) presieduta dall’ing. Massimo Sessa e coordinata dall’ing. Pietro Baratono, monitorerà l’adozione del BIM da parte delle stazioni appaltanti, fornendo supporto propositivo con linee guida, formazione e aggiornamenti normativi per la digitalizzazione del settore.

Come previsto dal Codice degli Appalti, nasce il nuovo organo collegiale presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici per favorire la digitalizzazione del settore e l’adozione del Building Information Modeling.

   

Commissione di monitoraggio BIM

Con decreto ministeriale firmato da Matteo Salvini, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, in data 11 aprile 2025, è stata istituita presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici una Commissione per il monitoraggio degli esiti e delle criticità legate all’implementazione dei metodi e degli strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni (BIM) nel campo delle opere pubbliche.

L’obiettivo principale è agevolare l’effettiva applicazione, da parte delle stazioni appaltanti, delle disposizioni contenute nel nuovo Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36), che impone, a decorrere dal 1° gennaio 2025, l’uso di tali metodologie nelle fasi di progettazione e realizzazione di opere di nuova costruzione, nonché negli interventi su costruzioni esistenti.

  

Contesto normativo della Commissione di Monitoraggio BIM

  • Art. 43 del d.lgs. 36/2023: obbligo di adozione dei metodi e degli strumenti di gestione informativa digitale (BIM) a partire dal 2025.
  • Allegato I.9, art. 1, comma 13 del medesimo d.lgs.: dispone l’istituzione di una Commissione che svolga attività di monitoraggio e individui misure correttive o preventive per superare le difficoltà riscontrate dalle stazioni appaltanti.

Scopi e funzioni della Commissione

  • Monitorare gli esiti dell’adozione del BIM e le problematiche operative.
  • Proporre soluzioni correttive, preventive o normative per favorire l’uniformità di adozione.
  • Elaborare documenti di indirizzo (linee guida, piani formativi, ecc.) per assistere le stazioni appaltanti e i professionisti del settore.
  • Trasmettere al Ministro una relazione annuale sui risultati del monitoraggio e sulle proposte per lo sviluppo della digitalizzazione delle costruzioni.

La Commissione ha durata di tre anni e, qualora necessario, può avvalersi di un Comitato scientifico di esperti e di una Segreteria Tecnica. Le funzioni di segreteria sono svolte da personale del Consiglio superiore dei lavori pubblici.

   

Composizione della Commissione di Monitoraggio BIM

L’articolo 2 del decreto elenca i componenti. Ecco la lista completa delle figure già nominate e dei rispettivi ruoli:

  1. ing. Massimo SESSA
    • Presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici
    • Funzione: Presidente della Commissione
  2. dott. Calogero MAUCERI
    • Capo del Dipartimento per le opere pubbliche e le politiche abitative del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
  3. dott. Francesco BALDONI
    • Direttore generale per la digitalizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
  4. ing. Massimo BABUDRI
    • Direttore dei Servizi al Patrimonio presso l’Agenzia del demanio
  5. ing. Pietro BARATONO
    • Esperto presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici
    • Funzione: Coordinatore scientifico della Commissione
  6. cons. Anna CORRADO
    • Coordinatrice del gruppo di lavoro sulla digitalizzazione dei contratti pubblici presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
  7. ing. Andrea FERRANTE
    • Presidente della Sezione speciale del Consiglio superiore dei lavori pubblici
  8. ing. Diego SOZZANI
    • Consigliere del Ministro per la pubblica amministrazione
  9. dott. Andrea SPERANZA
    • Funzionario presso l’Ufficio legislativo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
  10. Un rappresentante dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC)
  11. Un rappresentante del Dipartimento per la Trasformazione digitale
  12. Un rappresentante dell’Agenzia per l’Italia digitale (AgID)
  13. Un rappresentante della Direzione dei lavori e del demanio del Ministero della difesa
  14. Un rappresentante della Banca d’Italia
  15. Un rappresentante dell’ANAS
  16. Un rappresentante di INVITALIA – Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa s.p.a.
  17. Un rappresentante di Italferr s.p.a.
  18. Un rappresentante di RFI s.p.a.
  19. Un rappresentante della Conferenza delle Regioni
  20. Un rappresentante dell’UPI (Unione delle Province d’Italia)
  21. Un rappresentante dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani)
  22. Un rappresentante del Consiglio nazionale degli ingegneri
  23. Un rappresentante del Consiglio nazionale architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori
  24. Un rappresentante del Consiglio nazionale dei geologi

   

Gli enti e gli ordini professionali indicati nelle lettere da j) a x) designano il proprio rappresentante e ne danno comunicazione al Gabinetto del Ministro, allegando i relativi curricula.

Funzionamento e coordinamento

  • La Commissione organizza autonomamente le proprie riunioni, che possono svolgersi in presenza o in modalità telematica.
  • Può coinvolgere associazioni di categoria (ad es. OICE, ANCE, Federcostruzioni, FINCO, UNI, ecc.) per acquisire ulteriori contributi sulle difficoltà e le esigenze pratiche nella diffusione del BIM.
  • Può avvalersi, se necessario, di una Segreteria Tecnica o di un Comitato scientifico con esperti del settore, nominati con decreto del Presidente della Commissione.
  • Non sono previsti compensi o gettoni di presenza per i membri della Commissione e per gli eventuali esperti chiamati a collaborare.

Conclusioni

La nascita di questa Commissione rappresenta un passo strategico per supportare le stazioni appaltanti nell’affrontare in modo efficace la transizione digitale del settore delle costruzioni pubbliche.

Il recente rapporto sulla digitalizzazione e sulle gare BIM pubblicato da OICE e presentato in data odierna evidenziano l’importanza di questa Commissione, che come riporta il coordinatore scientifico Pietro Baratono “non dovrà solo monitorare, ma anche dare un supporto concreto all’applicazione diffuso degli strumenti digitali, per esempio con l’emanazione di linee guida per le stazioni appaltanti”.

L’adozione del BIM è considerato un passaggio fondamentale per migliorare qualità, tempi e costi della realizzazione e gestione delle opere, favorendo maggiore trasparenza e tracciabilità dei processi. Ma il tasso di adozione è ancora limitato, e quindi occorre individuare soluzioni a. sostegno. 

Con la partecipazione di numerosi enti, ministeri, società pubbliche, ordini professionali e autorità di vigilanza, la Commissione potrà raccogliere una pluralità di competenze e contribuire a rendere concreta e uniforme la digitalizzazione nelle infrastrutture pubbliche italiane.

Come sempre, con Ingenio, monitoreremo l’evoluzione.

Allegati

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