Napoli Porta Est masterplan: la rigenerazione urbana tra riconnessione e sostenibilità di Zaha Hadid Architects

Un nuovo volto per Porta est a Napoli: tessuti connessi, infrastrutture, parco pubblico e spazi fruibili

Zaha Hadid Architects (ZHA) ha vinto il concorso di progettazione per il Napoli Porta Est Masterplan, un ambizioso piano di rigenerazione urbana volto a risanare e integrare un’area da tempo isolata dal resto della città. Situata nella zona orientale di Napoli, l’area oggetto del masterplan è segnata dalla dismissione delle industrie pesanti e dalla frammentazione del tessuto urbano, che ha generato problemi di sicurezza, mancanza di spazi pubblici adeguati e difficoltà di mobilità.

Il progetto prevede la riqualificazione di oltre 30 ettari di aree industriali dismesse, incluse la storica Manifattura Tabacchi e altre strutture in disuso nella zona industriale Feltrinelli. L'obiettivo principale è ricucire il tessuto urbano della città con nuove infrastrutture, un parco pubblico e la trasformazione dei vecchi scali ferroviari in spazi fruibili dai cittadini. Inoltre, il masterplan prevede la futura conversione di oltre 100 ettari dell’ex deposito Q8 in un nuovo quartiere con servizi e spazi pubblici dedicati alla comunità.

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Storia del sito e contesto urbano

Uno dei più grandi interventi di rigenerazione urbana in Europa

L’area oggetto del masterplan è un ex scalo ferroviario di manutenzione situato ai margini orientali della città, rimasto inutilizzato per decenni. Il progetto rappresenta uno dei più grandi interventi di rigenerazione urbana in Europa, paragonabile per scala a King’s Cross a Londra.

Più di 10 ettari verranno trasformati in parchi e piazze alberate, realizzati in collaborazione con la paesaggista Martha Schwartz. Il piano urbanistico ricongiunge quartieri precedentemente isolati come il Centro Direzionale, la stazione, il Mercato e la Zona Orientale, attraverso una progettazione che privilegia i pedoni e un hub intermodale sotterraneo.

Il progetto rispetta il piano urbanistico di Napoli e mira a consolidare il ruolo della città come polo civico, culturale, economico e di trasporto del Sud Italia, integrando torri e volumi nel contesto esistente.

Il nuovo Quartier Generale della Regione Campania

Uno degli elementi chiave del masterplan è il nuovo quartier generale della Regione Campania, concepita come un centro civico inclusivo e accessibile, caratterizzato da:

• Nuove aree verdi per la città, con la creazione di giardini pubblici e un grande parco urbano.
  
• Connessioni urbane integrate con il verde, percorsi pedonali che collegano Porta Nolana, la Stazione Centrale e il nuovo parco, con una passerella pedonale prevista per connettere il Centro Direzionale e la sua nuova stazione della metropolitana.
  
• Accessibilità: Progettata come un polo civico inclusivo e accessibile.
  
• Efficienza energetica: La forma compatta delle torri migliora le prestazioni energetiche, riducendo l’ingombro e aumentando gli spazi verdi pubblici.
  
• Interazione con gli elementi naturali: L’involucro edilizio ottimizza luce, vento e panorami, garantendo un eccellente isolamento termico, riducendo il carico solare e l’abbagliamento, senza compromettere le spettacolari viste sul Golfo di Napoli, il Vesuvio e le colline circostanti.
  
• Ottimizzazione della luce naturale: Il design della facciata considera il movimento del sole durante la giornata: le aperture rivolte a nord sono massimizzate per far entrare la luce naturale e migliorare le vedute, mentre l’esposizione diretta al sole è minimizzata sulle altre facciate per ridurre il fabbisogno energetico. La maggiore illuminazione naturale negli spazi interni riduce il consumo di luce artificiale, una delle principali fonti di consumo energetico negli edifici per uffici moderni.
  
• Struttura centrale compatta: collocare il nucleo dell’edificio al centro limita la profondità delle planimetrie, migliorando l’efficacia della luce naturale, mentre le vetrate selettive riducono il guadagno solare e l’abbagliamento.
  
• Soluzioni bioclimatiche: ventilazione naturale, tetti verdi e sistemi passivi per garantire efficienza energetica e sostenibilità.
  
• Sostenibilità e sicurezza: Elevata resistenza sismica, gestione sostenibile delle risorse, conformità ai criteri CAM (Criteri Ambientali Minimi) e DNSH (Do No Significant Harm).
  
• Sistema costruttivo ibrido: struttura in calcestruzzo e acciaio proveniente da fornitori locali, garantendo un controllo accurato dei costi e dei tempi di costruzione, oltre a offrire le migliori prestazioni e flessibilità.
  
• Fasi costruttive: la costruzione sarà suddivisa in fasi per consentire l’uso immediato delle aree completate, migliorando l’efficienza del processo.
  
• Hub dinamico e flessibile: la nuova sede è concepita come un centro di lavoro altamente funzionale e un polo inclusivo, in grado di adattarsi alle esigenze future.
  
• Inserimento armonioso nel contesto urbano: la sede della Regione Campania sarà circondata da piazze alberate che conducono al nuovo parco urbano. L’architettura emergerà dalle aree verdi senza soluzione di continuità, sfumando il confine tra paesaggio e costruzione per riconnettere il tessuto urbano con la natura.

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Una raccolta di interventi strategici di adattamento climatico curata da Pietro Mezzi, architetto e giornalista, con particolare attenzione a soluzioni innovative per la gestione sostenibile delle acque e di resilienza urbana. I suoi articoli analizzano esempi concreti di trasformazione territoriale e il coinvolgimento attivo delle comunità locali.

Urbanistica e architettura resiliente ai cambiamenti climatici

Gli interventi all'interno del progetto: 

• Quartiere pedonalizzato per riconnettere le comunità locali e le attività commerciali con il centro storico, attualmente separati dal tessuto urbano della città.
  
• Paesaggio biodiverso con un’ampia vegetazione per ridurre il rischio di alluvioni e favorire la mobilità pedonale in un microclima confortevole.
• Impianto fotovoltaico da 7.000 m² installato su tetti e pensiline per la produzione di energia rinnovabile.
  Utilizzo di acqua riciclata per l’irrigazione del verde, con una riduzione del 60% del consumo di acqua potabile.
• Ampio impiego di energia geotermica proveniente da risorse locali.
• Spazi pubblici “sponge city” capaci di assorbire l’acqua piovana per prevenire allagamenti.
• Mitigazione dell’effetto isola di calore urbana attraverso soluzioni di design passivo.
• Standard energetico Classe A NZEB (Nearly Zero Energy Building) per garantire elevate prestazioni energetiche.
  
• Certificazione LEED Platinum come obiettivo per le torri.
  
• Facciate bioclimatiche con una superficie vetrata ridotta per favorire l’auto-ombreggiamento e la ventilazione naturale.
  
• Struttura e facciata leggere per le torri, progettate per ridurre il carbonio incorporato nei materiali da costruzione.

Un nuovo modello di sviluppo urbano

Napoli Porta Est rappresenta una visione innovativa per il futuro della città, incentrata sulla sostenibilità, la qualità della vita e la connessione tra paesaggio e architettura.

Il progetto non solo trasforma un’area abbandonata, ma offre un’opportunità per ridefinire il ruolo di Napoli come polo di innovazione urbana e sviluppo sostenibile. Grazie alla combinazione di spazi pubblici, verde, mobilità intermodale e architettura d’avanguardia, questo masterplan segna un passo fondamentale nella trasformazione della città partenopea.

Team di Progetto e Crediti

Architettura e Masterplan: Zaha Hadid Architects
Direttore Responsabile: Michele Pasca di Magliano
Direttore (ferrovie e sviluppo orientato al transito - TOD): Filippo Innocenti
Direttore del Design: Maria Tsironi
Associati al Progetto:
Andrea Balducci Caste, Cristina Barrios Cabrera, Domenico Di Francesco, Torsten Broeder, Vincenzo Barilari

Team di Progettazione:
Bechara Malkoun, Cemre Demirci, Cherry Lee, Ghanem Younes, Hanadi Izzuddin, Haoyue Zhang, HyunJin Kim, Irfan Bhakrani, Martina Rosati, Olivia Dolan, Sera Su Abac, Yaseen Bhatti, Jing Xu
Analisi degli Spazi di Lavoro:
Uli Blum, Lorena Espaillat Bencosme, Danial Haziq Hamdan, Christoph Geiger
Sostenibilità:
Abhilash Menon, Aditya Ambare, Bahaa Alnassrallah, Disha Shett
Acquisizioni:
Marcella Fedele

Consulenti
Architetto Locale: Barracco Smith
Ingegneria Strutturale e Civile: Interpogetti SRL
Ingegneria Meccanica ed Elettrica: Macchiaroli & Partners
Progettazione del Paesaggio: Martha Schwartz Partners
Design Artistico e Illuminotecnico: Jason Bruges Studio
Consulenza sui Costi: BC Consulting
Traffico e Mobilità Urbana: MiC-HUB
Sicurezza in cantiere: Gianni Artuso
Archeologo: Viviana Mancusi
Economista: Prof. Massimo Marrelli

Fonte: comunicato di Zaha Hadid Architects