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Museo Giardino Santa Rosalia: ampliamento di superficie e nuovo spazio culturale e verde per Palermo

Il progetto del Museo Giardino Santa Rosalia a Palermo, ideato dalla Fondazione Sicilia in collaborazione con Mario Cucinella Architects. Questo museo innovativo e il suo giardino pensile si integrano armoniosamente con l'ambiente urbano, offrendo un'esperienza culturale unica che celebra la storia e la natura della città.

Museo Giardino Santa Rosalia di Mario Cucinella Architects: un nuovo spazio culturale aperto alla città a Palermo

Ha il nome della patrona di Palermo, il Museo Giardino Santa Rosalia, in un gioco colmo di rimandi: il 2024 è il quattrocentesimo anno dal rinvenimento delle spoglie della Santa, a cui la Fondazione ha dedicato due emozionanti mostre-evento: Le estasi di Rosalia, a Villa Zito e Rosalia 400, a Palazzo Branciforte.

Ma alla Santuzza è legato a doppio filo, tanto da portarne il nome, anche quel Monte dei Pegni custodito da Palazzo Branciforte e denso di storie che si intrecciano con la Storia. Era proprio al Monte Santa Rosalia, in quel labirinto di legno e di scale, che i poveri andavano a impegnare i loro ultimi averi, spesso alla volta dell’America, per sfuggire alla miseria e alla fame. Oggi il Monte dei Pegni è teatro di mostre e allestimenti, di percorsi sonori e visuali: come un conforto a tanto dolore.

Il progetto, firmato dallo studio MCA – Mario Cucinella Architects, è stato reso possibile grazie all’approvazione da parte del Comune della variante urbanistica in deroga al Piano regolatore.

Uno spazio verde, e al tempo stesso un museo e un luogo di riscatto. Il Museo Giardino Santa Rosalia nascerà dalla demolizione dell’edificio abbandonato di piazza Guzzetta, tra alberi da frutto, esposizioni temporanee e attività culturali. Il modo migliore, per fare emergere il valore della cultura nei suoi luoghi naturali, come accadeva nelle dimore di delizia gli antichi “sollazzi” arabo-normanni.

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Museo Giardino Santa Rosalia, Mario Cucinella Architects, giardino pensile.
Museo Giardino Santa Rosalia, Mario Cucinella Architects, giardino pensile. (MCA Visual)

  

Sulle orme della Palermo verde dei “sollazzi” arabo-normanni

Il nuovo Museo Giardino Santa Rosalia si inserisce all’interno di un percorso virtuoso della Fondazione Sicilia che, nel corso degli anni, ha dato vita ad attività culturali di grande valore nella città di Palermo. Il progetto risponde a una duplice esigenza:

  • ampliare la superficie museale di Palazzo Branciforte attraverso un nuovo edificio da destinare alle mostre temporanee e, al tempo stesso,
  • dare vita a un nuovo polo culturale aperto alla città e al quartiere.

La nuova ala museale – con i suoi spazi suggestivi e accoglienti – sarà, dicono dallo studio MCA – Mario Cucinella Architects, concepita come una “teca aperta alla città sotto un giardino pensile”.

Una tradizione, quella dei giardini, emersa ben prima della progettazione del Museo Giardino Santa Rosalia che restituisce l’immagine di una Palermo rigogliosa di verde. Il pensiero va ai “sollazzi”, le antiche dimore di delizia arabo-normanne, circondate da magnifici parchi, oppure ai “salotti verdi” del Settecento e dell’Ottocento, in città, nella Conca d’oro.

Queste tracce storiche sono state la guida per la progettazione della copertura pensile del nuovo edificio museale: oggi la zona circostante il Palazzo Branciforte è densamente costruita, ma proprio per questo l’intervento può diventare la matrice generante di un corridoio ecologico che la connetta con le altre aree verdi della città.

Il giardino pensile ospiterà specie vegetali profumate e colorate nelle diverse stagioni: una piccola oasi urbana densa di piante ombra e alberi da frutto, ispirata proprio ai giardini arabi della Sicilia.

 

Il contesto

Il nuovo Museo Giardino Santa Rosalia si inserisce all’interno di un percorso virtuoso della Fondazione Sicilia che nel corso degli anni ha dato vita ad attività culturali di grande valore nella città di Palermo.

Il progetto risponde a una duplice esigenza: ampliare la superficie museale di Palazzo Branciforte attraverso un nuovo edificio da destinare alle mostre temporanee e, al tempo stesso, dare vita a un nuovo polo culturale aperto alla città e al quartiere.

La complessità del programma funzionale previsto, insieme all’eccezionale valore storico e paesaggistico del sito, creano un’occasione unica di sperimentazione architettonica e sociale. La nuova ala museale – con i suoi spazi suggestivi e accoglienti – è concepita come una “teca aperta alla città sotto un giardino pensile”, pensata per ospitare al meglio l’articolata quotidianità della storica istituzione culturale, arricchendola di nuove attività dalla forte vocazione pubblica.

 

Dialogo con la città: passerella pedonale minimale

Il progetto propone spazialità suggestive e innovative, capaci di accogliere e sorprendere i visitatori attraverso un intervento di architettura contemporanea pensato per integrarsi con l’importante patrimonio storico del centro di Palermo.

Il nuovo fabbricato mantiene un collegamento aereo con il Palazzo Branciforte, grazie a una passerella pedonale minimale che consente di estendere il percorso museale della Fondazione Sicilia, sfruttando il prezioso giardino pensile. Se le spazialità interne proposte sono pensate per dialogare armoniosamente con l’esuberanza architettonica delle opere che compongono il complesso museale, sul piano dell’inserimento urbano il registro compositivo è stato invece rideclinato su un linguaggio più essenziale, basato sull’impiego di geometrie e materiali semplici che meglio si adattano al contesto.

I fronti del nuovo corpo edilizio sono trattati come semplici paramenti murari trasparenti, essenziali e compatti, che riprendono gli allineamenti delle vecchie facciate presenti nell’originaria trama urbana di Palermo, garantendo un armonioso inserimento del nuovo volume all’interno del tessuto consolidato del centro storico.

L’ingresso dell’edificio, sul lato nord-ovest e in stretta relazione con Palazzo Branciforte, arretra sensibilmente rispetto alle attuali strade per creare una piccola piazza, con l’obiettivo di riconquistare spazi pubblici e attivare un rapporto più diretto tra l’istituzione culturale e la vita sociale della città.

 

Il progetto architettonico: sottili pilastri metallici e facciata perimetrale vetrata

Il concept funzionale dell’edificio si basa sull’idea di aprire lo spazio del piano fuori terra alla città, consentendo la creazione di un percorso museale flessibile e in grado di adattarsi a diverse esigenze espositive. Per realizzare questo obiettivo, la struttura è stata frammentata in sottili pilastri metallici che si integrano con la facciata perimetrale vetrata, mentre al centro sono presenti solo sui lati corti degli elementi monolitici in calcestruzzo, necessari per garantire la stabilità strutturale.

L’edificio si sviluppa su due piani fuori terra, includendo la terrazza panoramica, e uno interrato. I locali tecnici e di servizio corrono sulla parte posteriore rispetto l’ingresso, così da liberare a ogni piano lo spazio utile alle mostre.

All’interno, lo spazio si sviluppa su due livelli, fusi centralmente da un doppio volume che ne dilata le ampiezze; il volume è totalmente aperto e al suo centro troviamo l’apertura ellittica verso il piano interrato – dove prosegue lo spazio museale – cui si accede tramite una scala elicoidale che si stacca dal grande terrazzo centrale.

A sinistra, in posizione non baricentrica, si trova il punto di accoglienza mentre simmetricamente, a sud, un vano nasconde gli spazi tecnici e le connessioni verticali.

Il piano 1 si sviluppa centralmente come percorso espositivo esterno in collegamento con Palazzo Branciforte, protetto da molteplici varietà di alberi e arbusti per creare un giardino che accoglie al suo interno un piccolo teatro. La copertura dell’edificio ospita anche un punto ristoro per i visitatori, che potrà essere utilizzato come spazio lounge e terrazza panoramica per gli eventi pubblici.

La passerella di collegamento con Palazzo Branciforte - una struttura minimale in acciaio e legno - è stata studiata per integrarsi perfettamente nella sagoma di un’apertura, stabilendo una comunicazione diretta tra la corte interna del Palazzo e il nuovo giardino. Adagiandosi sopra al cornicione dell’antico palazzo, la passerella si inserisce in maniera chirurgica nel prospetto, rispettandone tutte le modanature.

 

Museo Giardino Santa Rosalia, Mario Cucinella Architects, vista interna.
Museo Giardino Santa Rosalia, Mario Cucinella Architects, vista interna. (MCA Visual)

  

Il giardino pensile: lo studio sulla "città verde"

Il lavoro di progettazione è stato preceduto da uno studio sulla città verde” che ha restituito l’immagine di una Palermo rigogliosa, ricca di giardini e sorgenti che hanno caratterizzato il tessuto cittadino fin dalle dominazioni araba e normanna. Dai “sollazzi” (le dimore di delizia circondate da magnifici parchi riservate agli imperatori normanni) ai “salotti verdi” del Settecento e dell’Ottocento, nella città e nel territorio circostante (la Conca d’Oro) sono fioriti nel corso dei secoli giardini, parchi pubblici, orti e agrumeti preservati, almeno in parte, fino ad oggi.

Queste tracce storiche sono state la guida per la progettazione della copertura pensile del nuovo edificio museale: oggi la zona circostante il Palazzo Branciforte è densamente costruita, ma proprio per questo l’intervento può diventare la matrice generante di un corridoio ecologico che la connetta con le altre aree verdi della città.

Il giardino pensile ospiterà specie vegetali profumate e colorate nelle diverse stagioni: una piccola oasi urbana, ispirata ai giardini arabi della Sicilia, che accoglierà i visitatori all’ombra delle sue piante e alberi da frutto legati all’identità del territorio.

Il progetto intende arricchire il centro storico di Palermo con un segno contemporaneo di rigenerazione urbana, rispettoso dell’identità culturale e architettonica della città. Una teca trasparente, aperta alla comunità e in dialogo con il quartiere circostante, sormontata da un giardino pensile ispirato a quelli arabo-normanni: il nuovo Museo Giardino Santa Rosalia non è solo concepito come uno spazio espositivo, pensato per migliorare la fruizione dei beni e delle attività museali, ma anche come luogo di incontro e accoglienza dove sperimentare nuove modalità di relazione tra istituzione culturale e cittadini.

 

Crediti
Informazioni generali
Cliente:
Fondazione Sicilia
Luogo:
Palermo, Italia
Anno:
2022 in corso
Area:
700 mq

Progetto

Mario Cucinella Architects, Greencure

Team di progetto

Mario Cucinella
Project Manager e Design Leader: Alessio Naldoni
Architects: Eurind Caka, Stefano Bastia
Visual Unit Manager: Alessia Monacelli
Visual Artist Specialist: Chiara Giammarco

Consulenti

Progetto Strutture: GAe Engineering
Progetto Impianti e Prevenzione Incendi: GAe Engineering
Progetto del Paesaggio: Greencure Landscape and Healing Garden
Visual: MCA Visual

 

È stato presentato a Palazzo Branciforte il Museo Giardino Santa Rosalia, nato dall’iniziativa della Fondazione Sicilia dopo che, nei giorni scorsi, il consiglio comunale di Palermo aveva approvato la variante urbanistica in deroga al piano regolatore.

Alla presentazione hanno partecipato:

  • il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla,
  • l’assessore comunale alla Rigenerazione urbana, Maurizio Carta,
  • la soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Palermo, Selima Giuliano,
  • il presidente del Consiglio comunale, Giulio Tantillo,
  • gli architetti Mario Cucinella, fondatore e design director di MCA – Mario Cucinella Architects, e Marilena Baggio, fondatrice di Greencure Landscape & Healing Gardens.

“L’amministrazione ha fortemente voluto la realizzazione del progetto proposto dalla Fondazione Sicilia – dice il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla - per ampliare la superficie museale attraverso un nuovo spazio da destinare a mostre temporanee. È importante per noi sposare il nuovo polo museale, progettato dallo studio Mario Cucinella Architects, perché propone di arricchire il centro storico di Palermo con un segno contemporaneo di rigenerazione urbana. Siamo riusciti a concretizzare un nuovo proficuo rapporto tra pubblico e privato. Ringraziamo il presidente della Fondazione, Raffaele Bonsignore, e il Consiglio di amministrazione per aver inaugurato una nuova stagione urbanistica di altissimo livello architettonico. Il progetto di MCA, infatti, è un gioiello di architettura contemporanea sensibile alle identità culturali e urbanistiche della città”.

 

"Oggi – commenta il presidente della Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignoreè un giorno importante per la città di Palermo: grazie alla decisione della Giunta e del Consiglio comunale nascerà nel centro storico un nuovo spazio espositivo. Si tratta della prima delibera comunale che, nel riconoscere la pubblica utilità di un’opera che verrà realizzata dalla Fondazione Sicilia, concede la possibilità a un privato di intervenire nel centro storico di Palermo in deroga al piano regolatore. Un’operazione che, oltre a rigenerare e riqualificare un quartiere, ha un forte valore simbolico: verde, cultura, sostenibilità sostituiscono finalmente cemento e degrado. La Fondazione ha, infatti, recuperato un immobile da anni abbandonato e, dopo l’intervento urbanistico dell’architetto Mario Cucinella, lo restituirà alla città, così donando un nuovo spazio espositivo che prenderà il nome di Museo Giardino di Santa Rosalia. In occasione dei 400 anni dal ritrovamento delle spoglie della nostra patrona, abbiamo voluto dedicarle il nuovo museo-giardino, anche perché dialogherà con il Monte dei pegni di Santa Rosalia di Palazzo Branciforte”.

 

L’architetto Mario Cucinella racconta: “Il progetto intende arricchire il centro storico di Palermo con un segno contemporaneo di rigenerazione urbana, rispettoso dell’identità culturale e architettonica della città. Una teca trasparente, aperta alla comunità e in dialogo con il quartiere circostante, sormontata da un giardino pensile ispirato a quelli arabo-normanni: il nuovo Museo Giardino Santa Rosalia non è solo concepito come uno spazio espositivo, pensato per migliorare la fruizione dei beni e delle attività museali, ma anche come luogo di incontro e accoglienza dove sperimentare nuove modalità di relazione tra istituzione culturale e cittadini.”

 



MCA – Mario Cucinella Architects
Fondato nel 1992 a Parigi da Mario Cucinella, lo studio MCA - Mario Cucinella Architects ha oggi sede a Bologna e Milano ed è composto da oltre 100 professionisti. MCA è specializzato nella progettazione architettonica che integra strategie ambientali ed energetiche, avvalendosi di un dipartimento di R&D interno, che porta avanti ricerche sui temi della sostenibilità. Lo studio ha realizzato progetti in Europa, Cina, Africa, Medio Oriente e Sud America. Fra questi: il Nuovo Museo d’Arte – Fondazione Luigi Rovati a Milano; il Nuovo Polo Chirurgico e delle Urgenze dell’Ospedale San Raffaele a Milano; la Chiesa di Santa Maria Goretti a Mormanno; la Nuova Sede del Rettorato dell’Università Roma Tre a Roma; One Airport Square ad Accra, (Ghana); la nuova sede di NICE a Limeira (Brasile); il Sino-Italian Ecological and Energy Efficient Building, a Beijing (Cina). Lo studio ha in corso di realizzazione circa cinquanta progetti fra i quali: a Milano il masterplan di MIND - Milano Innovation District, il progetto ad uso misto SeiMilano, l’Headquarters Gruppo Unipol; ad Aosta il Polo Universitario della Valle D’Aosta; il Padiglione Italia per Expo 2025 Osaka, a Vienna due torri ad uso misto “Viertel Zwei”; a Tirana, il MET Tirana Building. MCA collabora con SOS - School of Sustainability Foundation, una scuola per giovani professionisti e neolaureati che ha l'obiettivo di fornire loro gli strumenti necessari per affrontare le questioni ambientali con un approccio aperto, olistico e guidato dalla ricerca. La scuola è stata fondata nel 2015 da Mario Cucinella e ha sede a Milano.

Fonte: comunicato stampa di MCA-Mario Cucinella Architects

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