Architettura | Restauro e Conservazione
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Mostra "FUORI TUTTO" al MAXXI di Roma: il "deposito aperto" con opere di architettura, arte e fotografia

La mostra concepita come un vero e proprio “deposito aperto”, creando una serie di esposizioni che mischiano arte, pittura, scultura, architettura, video di maestri contemporanei. L'esposizione durerà fino al 25 febbraio 2024.

FUORI TUTTO: grandi maestri del mondo creativo contemporaneo

La Collezione MAXXI si impreziosisce di una nuova importante mostra dal nome FUORI TUTTO che durerà fino al 25 febbraio 2024. Oltre cinquanta tra artisti, architetti e fotografi, dai grandi maestri alle giovani generazioni, per raccontare il nostro tempo e le sfide più attuali. Un'esposizione concepita come un vero e proprio "deposito all'aperto" dove le opere vengono portate alla luce.

Inoltre, uno straordinario cantiere di restauro aperto al pubblico: è FUORI TUTTO, il nuovo allestimento della Collezione MAXXI. La mostraè a cura di: Bartolomeo Pietromarchi, MAXXI Arte; sezione Architettura a cura di Pippo Ciorra, Laura
Felci ed Elena Tinacci, sezione Fotografia a cura di Simona Antonacci, Videogallery a cura di Irene de Vico Fallani, Giulia Lopalco, Archive Wall a cura del Centro Archivi MAXXI Arte).

L'articolazione della mostra

La mostra si divide in:

  • Galleria 1,
  • Galleria 3,
  • Videogallery,
  • Archive Wall e
  • la Sala Claudia Gianferrari, che ospita un cantiere di restauro aperto al pubblico.

Spaziando tra pittura, scultura, architettura, fotografia, video, installazione, performance e sperimentazione sonora, la mostra FUORI TUTTO è concepita per essere una sorta di deposito aperto delle opere della Collezione, con un focus sulle nuove acquisizioni degli ultimi cinque anni.

Collezioni di Architettura e fotografia-Galleria 3

Al piano superiore, la Galleria 3 si apre con una serie di progetti del famoso architetto Giorgio Grassi, il cui intero archivio –esposto per la prima volta al pubblico - è entrato nel 2021 a far parte delle Collezioni di Architettura del MAXXI e con le celebri fotografie della serie I Travestiti di Lisetta Carmi.

Giorgio Grassi_Biblioteca Groningen esterno.
Giorgio Grassi_Biblioteca Groningen esterno.
(Kim Zwarts)

Proseguendo lungo la navata di Zaha Hadid si susseguono Greetings from Venice di Elisabetta Di Maggio, un mosaico di oltre 100.000 francobolli che rievoca il pavimento di San Marco a Venezia, l’opera Mare Vostrum (2017) di Nicolò Degiorgis, vincitore della prima edizione del Premio Piero Siena Preis, e la toccante Disarm (Mechanized) II (2014) di Pedro Reyes, un’orchestra di strumenti musicali realizzati con vari componenti di armi da fuoco.

In fondo, attraverso una porta dalle dimensioni monumentali, si accede a una sorta di “mostra nella mostra” dedicata al progetto Atlante Sapienza: un’importante committenza fotografica sulla Città Universitaria della Capitale, realizzata in collaborazione con Sapienza Università di Roma, che ha coinvolto i fotografi Iwan Baan, Antonio Biasiucci, Silvia Camporesi, Marina Caneve, Carlo Valsecchi. Dalle loro fotografie, che si dispiegano in continuo dialogo visivo, emerge la varietà di linguaggi, metodi e orizzonti attraverso cui uno stesso luogo può essere restituito.

Giorgio Grassi Restauro e riabilitazione del teatro romano di Sagunto.
Giorgio Grassi Restauro e riabilitazione del teatro romano di Sagunto.
(Pepa Balaguer)

Il braccio vetrato della Galleria ospita La Processione Mistica, opera fotografica lunga oltre 7 metri realizzata da Valentina Vannicola nell’ambito di un progetto sul Purgatorio dantesco, qui presentata insieme a un video e a disegni, materiali di lavoro, abiti e accessori. Conclude questa seconda sezione di mostra una zona interamente dedicata alle nuove acquisizioni della Collezione di Architettura, con progetti di DEMOGO, Matilde Cassani e Francesca Torzo, quest’ultima vincitrice della prima edizione del Premio Italiano di Architettura indetto dal MAXXI e Triennale Milano.

FUORI TUTTO_Elisabetta Benassi.
FUORI TUTTO_Elisabetta Benassi.
(Alto Piano-Agostino Osio)

Cantiere di Restauro: SALA CLAUDIA GIAN FERRARI

In occasione della mostra, la Sala Claudia Gian Ferrari ospita il primo appuntamento di IN RESTAURO, una nuova serie di iniziative pensate per portare alla luce e rendere accessibile una tra le più affascinanti delle attività museali, normalmente non visibile al pubblico. Il primo appuntamento è il restauro della grande opera Sternenfall di Anselm Kiefer, a cura dei docenti e degli studenti della Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) di Roma e a seguire sarà il turno di Il processo di Rossella Biscotti.

Sternenfall di Anselm Kiefer
Sternenfall di Anselm Kiefer
(FrancescoRussomanno)

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Immagini

Gion Balthasar von Albertini

MAXXI "FUORI TUTTO", Francesca Torzo, House for contemporary art, Hasselt Belgio 2018.

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