Monitoraggio microclimatico per la conservazione dei Beni Culturali ed il comfort dei visitatori
Nell'ambito del progetto Basilicata Heritage Smart Lab, ENEA intende proporre una metodologia che, tramite il monitoraggio microclimatico e del tempo di permanenza dei visitatori, approfondisca le interazioni tra il pubblico dei musei e l’ambiente circostante. Rispettare determinati valori di temperatura e umidità è fondamentale per la conservazione, inoltre il rispetto delle condizioni di comfort rende la visita più piacevole.
Il Progetto Basilicata Heritage Smart Lab (BHSL)
Il Progetto Basilicata Heritage Smart Lab (BHSL) è promosso dal Cluster delle Industrie Culturali e Creative (ICC) “Basilicata Creativa”, cofinanziato dalla Regione Basilicata nell’ambito della S3 Smart Specialization Strategy, Asse I del PO FESR 2014-2020 – Ricerca, Innovazione e sviluppo tecnologico.
Il progetto vede la partecipazione di circa 40 imprese del Cluster, di tre enti di ricerca pubblici (CNR, capofila del progetto, UNIBAS ed ENEA) ed un organismo di ricerca privato (EXO Ricerca) ed il coinvolgimento di oltre 20 siti culturali nella regione, che rispecchiano la varietà tipologica e la complessità del patrimonio culturale lucano, per i quali si sono costituiti degli Heritage Smart Lab (HSL). Attraverso la realizzazione degli HSL, il progetto intende sviluppare diversi applicativi e protocolli per l’innovazione e la digitalizzazione nei settori della cultura, della creatività, del turismo e del Made in Italy.
In modo particolare, alcune attività sono focalizzate sulla messa a punto di un protocollo di sperimentazione di sensoristica avanzata per il monitoraggio del microclima indoor e delle polveri sottili in ambienti museali, al fine di definire protocolli di conservazione dei beni guardando sia al benessere del visitatore che alla conservazione dei beni stessi.
Strategie di monitoraggio e normativa vigente
L'utilizzo di strategie di controllo climatico nei musei è una pratica comune da diversi decenni per ottimizzare la corretta conservazione delle collezioni d'arte all'interno degli ambienti museali. Una serie di Linee Guida e regole di standardizzazione, spesso non adeguate e sufficientemente adattabili alle diverse casistiche, sono applicate sia su scala europea che italiana nella definizione di tali strategie.
Nell'ambito del progetto l'ENEA contribuisce alle attività del Work Package 1 "Monitoring Basilicata Heritage", elaborando un protocollo per il monitoraggio microclimatico degli ambienti museali al fine di approfondire la comprensione dell'interazione tra i visitatori e l'ambiente circostante. Uno scenario complesso, in cui si inquadra il problema del controllo della qualità dell’aria dell’ambiente museale, caratterizzato da bisogni singolari o unici, rispetto ad un generico monitoraggio effettuato in un ambiente occupato da lavoratori e frequentato dal pubblico. In tale contesto, pur dovendo garantire prioritariamente la salvaguardia delle collezioni, occorre trovare un compromesso rispetto al comfort dei visitatori e dei lavoratori.
Allo scopo di approfondire questa problematica è allo studio una metodologia che utilizza una rete di sensori per il monitoraggio del microclima indoor in relazione alla presenza dei visitatori.
I parametri rilevati sono:
- la temperatura (T) e l'umidità relativa (UR%) all’interno ed all’esterno,
- la concentrazione di CO2 interna,
- il flusso d'aria (Flux),
- l'illuminamento (LUX),
- il PM 10 e il PM 2,5,
- il numero di visitatori,
- il loro tempo di permanenza ed il loro coinvolgimento.
I dati raccolti durante la campagna di misurazione devono essere valutati da una duplice prospettiva:
- la necessità di salvaguardare il patrimonio culturale conservato nei musei;
- favorire il benessere dei visitatori.
Il rispetto dei valori di temperatura e umidità indicati nelle Linee Guida standard per la conservazione dei beni culturali è infatti essenziale e l'impatto dei visitatori su questi valori può essere significativo, comportando spesso variazioni improvvise, funzione del numero di fruitori.
Allo stesso modo però, il rispetto di condizioni confortevoli per i visitatori è importante per favorire la permanenza negli spazi espositivi e la fruizione delle opere esposte.
Infine, in accordo con gli scopi del progetto BHSL, il protocollo di monitoraggio degli ambienti sviluppato intende avere il vantaggio di essere facilmente gestibile e replicabile dal personale di un museo per valutare autonomamente le condizioni climatiche interne.
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L'articolo prosegue con la descrizione del sistema di monitoraggio previsto da ENEA nell'ambito del progetto Basilicata Heritage Smart Lab (BHSL).
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