Modellazione di una struttura esistente: Castello di Verrone
Modellazione di una struttura esistente (Castello di Verrone) con il software della CDM DOLMEN
Ing. Paola Marchiò, CDM DOLMEN Srl
Analizziamo il recupero funzionale di un rustico in muratura portante, sito nel comune di Verrone in provincia di Biella, da adibire a museo. Il proprietario, il comune, ha incaricato la società STECI S.r.l. di seguire il progetto dell'intervento di ristrutturazione, che prevedeva la realizzazione di un museo all'interno di una serie di locali del castello; i lavori sono stati eseguiti per lotti. Dopo un primo lotto che ha riguardato la ristrutturazione dei locali al piano terreno, in cui erano stati eseguiti le sottomurazioni ed i vespai, il progetto del secondo lotto è stato preparato e presentato in Soprintendenza; quest'ultima ha richiesto la verifica sismica delle strutture, che non era stata fatta. La STECI S.r.l., ha chiamato l’ing. Francesco Ravizza di Torino affinché eseguisse tale verifica.
Figura 1 Castello di Verrone (BI)
L’ingegnere incaricato ha eseguito una prima modellazione del fabbricato senza che fossero state condotte prove sulle murature e utilizzando valori di resistenza del terreno desunti da uno studio idrogeologico effettuato nella zona. Ha utilizzato il software DOLMEN, in particolare il modulo DW12 Murature portanti, di CDM DOLMEN, e ha applicato il metodo a telaio equivalente per le parti di struttura da verificare e il modello a gusci per le parti non oggetto di verifica e per la torre cilindrica. Con i valori di resistenza ipotizzati per le murature il primo modello risultava essere verificato, ma, per avvalorare meglio il risultato, l’ing. Ravizza ha richiesto comunque lo svolgimento di ulteriori indagini diagnostiche.
Come prassi la ditta incaricata ha svolto le prove arrestandole alla comparsa delle lesioni, per evitare eccessivi danneggiamenti nella muratura, e le ha condotte usando un doppio martinetto piatto per definire il modulo elastico del materiale. In base ai risultati ottenuti la muratura in oggetto non avrebbe nemmeno dovuto essere in piedi, mentre la costruzione si presentava stabile e senza evidenti segni di degrado. In realtà solo una prova era stata spinta fino alla comparsa di crepe e in effetti si mostrava come l’unica a dare valori che si avvicinano a quelli attesi per le murature in oggetto. Secondo l’ing. Ravizza, però, le prove andavano spinte fino a rottura e non solo fino al raggiungimento delle prime fessure, in quanto lo scopo finale era quello di verificare la resistenza ultima della struttura. In seguito l’ing. Ravizza, conscio che con questi risultati il modello non sarebbe stato verificato, ha richiesto altre due prove; i risultati ottenuti erano confrontabili con quello, ritenuto più significativo, ottenuto dalle indagini svolte in precedenza.
Figura 2 Risultati di prove eseguite sulle murature
Il calcolo è stato rielaborato, le differenze tra le due fasi sono riconducibili all’estensione della porzione oggetto di intervento (aumentata nel secondo calcolo), ai nuovi esiti delle prove in situ e alle indicazioni ricevute sull’elaborazione con il software. Molto importante è stata, inoltre, la semplificazione apportata al modello al fine di rendere più snella la procedura di calcolo.
Figura 3: Prima modellazione
PER CONTINUARE LA LETTURA DELL'ARTICOLO SCARICA IL PDF
Miglioramento sismico
Area di Ingenio dedicata tema degli interventi di miglioramento sismico delle strutture: normativa vigente, modalità e tecnologie di intervento nonché casi applicativi
Muratura
News e articoli che riguardano la soluzione della muratura nelle costruzioni, sia come elemento strutturale che come elemento di tamponamento:...
Sismica
Tutti gli articoli pubblicati da Ingenio nell’ambito della sismologia e dell’ingegneria sismica.
Software Strutturali
Tutto quello che riguarda il tema dei software di calcolo strutturale: modellazione, progettazione, innovazione, normativa, tips & tricks,...