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Mobility Management e Piani degli Spostamenti Casa Lavoro: approvato il decreto di ripartizione di 50 mln di euro

A breve un nuovo Decreto Direttoriale per definire le modalità di erogazione, rendicontazione e monitoraggio dei finanziamenti.

Il fondo è erogato dal MIMS per imprese, PA e scuole che entro la data di scadenza indicata nella legge 23 luglio 2021, n. 106, avevano nominato un mobility manager e predisposto un Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro.

A breve un nuovo Decreto Direttoriale per definire le modalità di erogazione, rendicontazione e monitoraggio dei finanziamenti.


Un fondo destinato alla mobilità sostenibile

Il comma 7 dell’art. 51 del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73 , convertito con legge 23 luglio 2021, n. 106, ha istituito, per l’anno 2021, presso il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, un fondo con una dotazione di 50 milioni euro, destinato all'erogazione di contributi in favore delle imprese e delle pubbliche amministrazioni, obbligate alla nomina del mobility manager e alla predisposizione del Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro, a condizione che abbiano adottato quest’ultimo strumento entro la scadenza del 31 agosto 2021, e degli istituti scolastici di ogni ordine e grado che, entro la stessa data, abbiano nominato il mobility manager scolastico e predisposto un piano degli spostamenti casa-scuola.

 

Mobility Management e Piani degli Spostamenti Casa Lavoro: approvato il decreto di ripartizione di 50 mln di euro

 

I fondi sono destinati a finanziare iniziative di mobilità sostenibile, incluse iniziative di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing, e, per le scuole, anche iniziative di piedibus, in coerenza con quanto indicato nei rispettivi piani di spostamento casa-lavoro o casa-scuola.

 


Mobility Manager: chi è, cosa deve fare?

Introdotta dal D.M.del Ministero dell’Ambiente del 27 marzo 1998 (Decreto Ronchi) e rilanciata dal decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio) la figura del Mobility Manager promuove e realizza interventi di organizzazione e gestione della domanda di mobilità dei dipendenti di aziende, enti ed organismi pubblici e privati, scuole ed università, attraverso la redazione del Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro/Casa-Scuola.

Obbligatorio per Aziende ed Enti, con singole unità locali con almeno 100 dipendenti, situate in Capoluoghi di Regione, Città metropolitane, Capoluoghi di Provincia o Comuni con almeno 50.000 abitanti, il Mobility Manager deve possedere molteplici competenze anche se, attualmente, non è previsto uno specifico titolo di studio o attestazione professionale.

In particolare il Mobility Manager d'Area, individuato all'interno del personale dei Comuni ricadenti nell'elenco di cui sopra, ha il compito di coordinare i piani degli spostamenti di aziende, altri enti e scuole con le azioni e le politiche comunali sulla mobilità e la pianificazione urbana.


 

Gli adempimenti per i comuni interessati

Con il Decreto n. 436 del 5 novembre 2021 del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, il Ministro della Transizione Ecologica ed il Ministro dell’Istruzione, i 50 milioni sono stati assegnati ai Comuni interessati che, entro 15 giorni dalla comunicazione della registrazione del Decreto stesso, dovranno inviare apposita istanza per l’erogazione delle somme spettanti, pena rinuncia al finanziamento.

In particolare i Comuni interessati dovranno dichiarare di aver provveduto alla nomina del mobility manager d’area, ai sensi dell’art 5 del DM 179/2021, con funzioni di raccordo con i mobility manager aziendali e con i mobility manager scolastici, e di aver provveduto a raccogliere e selezionare le iniziative previste nei piani spostamento casa lavoro del personale delle imprese e delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 229, comma 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, e i piani casa scuola casa degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, di cui all'articolo 5, comma 6, della legge 28 dicembre 2015, n. 221, predisposti ed adottati entro il 31 agosto 2021, previa nomina rispettivamente dei mobility manager aziendali e scolastici.

Una interessante opportunità che vede stanziamenti, per ogni Comune, in relazione al numero di abitanti e alla superficie territoriale, da un minimo di 63.600 euro circa (Comune di Aosta) ad un massimo di 4.900.000 euro (Comune di Roma) che potrebbero dare un forte impulso all’attuazione di piani degli spostamenti casa-lavoro/casa-scuola di Comuni e Enti, Imprese e istituzioni scolastiche ricadenti nei loro territori e allo sviluppo della mobilità sostenibile nei territori interessati.

Quanto sopra, però, a patto che sia stato nominato il Mobility Manager aziendale o scolastico e redatto il Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro o Casa-Scuola entro il 31/08/2021 e che i Comuni abbiano nominato i loro Mobility Manager d’Area.  Questione non banale, dato che molti Comuni non hanno rispettato la scadenza del 31 agosto e, addirittura, diverse amministrazioni non sono dotate delle figure del mobility manager aziendale e d’area e, pertanto, buona parte dei finanziamenti potrebbe tornare indietro.

 

Un nuovo decreto definirà modalità di erogazione, rendicontazione e monitoraggio dei finanziamenti

Nei prossimi giorni dovrebbe essere emanato un Decreto Direttoriale per definire le modalità di erogazione, rendicontazione e monitoraggio dei finanziamenti.

Ricordiamo che i comuni interessati sono i capoluoghi di regione, le città metropolitane, i capoluoghi di provincia e i comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti. L’obbligo di nomina del mobility manager e della predisposizione del Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro sussiste anche per le imprese e le pubbliche amministrazioni con singole unità locali con più di 100 dipendenti (si considerano come dipendenti le persone che, seppur dipendenti di altre imprese e pubbliche amministrazioni, operano stabilmente, ovvero con presenza quotidiana continuativa, presso la medesima unità locale) ubicate nei comuni di cui sopra. Per le scuole la nomina dei mobility manager, ed i successivi adempimenti, è solo su base volontaria.