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Mitigazione rischio idrogeologico: il 60% dei fondi va al cls preconfezionato

dall’analisi dell’Atecap effettuata sul piano 5mila cantieri dell’Ance è emerso infatti che l’importo delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico di interesse per il settore è pari a oltre 400 milioni di euro.


La recente delibera CIPE n. 32/2015 pubblicata nella Gazzetta ufficiale del 4 luglio 2015 ha messo a disposizione 550 milioni di euro dal 2015 al 2019 per la realizzazione di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. A questi si aggiungono 150 milioni proventi dalla legislazione vigente per le opere localizzate nelle aree metropolitane e urbane. Queste risorse comporteranno una ricaduta economica anche per il calcestruzzo preconfezionato: dall’analisi dell’Atecap effettuata sul piano 5mila cantieri dell’Ance è emerso infatti che l’importo delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico di interesse per il settore è pari a oltre 400 milioni di euro.

Dei 550 milioni di euro per interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, 450 milioni sono destinati ad un Piano di interventi individuati come prioritari per livello di rischio e tempestiva cantierabilità. Tali interventi sono tutti relativi alle aree metropolitane e a quelle urbane con alto livello di popolazione esposta. L’80% di queste risorse sarà destinato alle aree del Mezzogiorno (circa 360 milioni di euro), mentre il restante alle aree del Centro-Nord (90 milioni).
I restanti 100 milioni di euro saranno destinati alla costituzione di un Fondo progettazione gestito dal Ministero dell’Ambiente con l’obiettivo di stimolare l’avanzamento delle attività progettuali delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico da inserire nel Piano nazionale contro il dissesto 2015-2020.
L’Atecap ha recentemente realizzato e messo a disposizione dei propri soci una analisi del progetto 5mila cantieri, il piano di opere individuato dall’Ance e accolto dal Governo e dal Parlamento, destinato a mettere in moto un valore complessivo di investimento pari a 9,8 miliardi di euro e in grado di produrre 165.000 posti di lavoro e 32 miliardi di ricaduta positiva sull’economia generale del Paese.
Lo studio dell’Atecap, finalizzato a valutare le potenziali ricadute per il settore del calcestruzzo preconfezionato delle opere da avviare, ha messo in evidenza che gli interventi da realizzare in maggior numero che interesserebbero il calcestruzzo sono proprio quelli di mitigazione del rischio idrogeologico, per la maggior parte concentrati nell’area Sud-Sicilia, per un importo totale di circa 418 milioni di euro. Dati pertanto coerenti con le risorse messe a disposizione dal CIPE, la cui assegnazione seguirà la seguente programmazione: 50 milioni di euro per il 2015, 75 milioni di euro per il 2016, 275 milioni di euro per il 2017, 75 milioni di euro per il 2018 e 75 milioni di euro per il 2019.
Gli interventi da realizzarsi prioritariamente verranno individuati con un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
 

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