MIPIM 2025: GBC Italia e la visione internazionale di sostenibilità guidata dal Presidente Capaccioli

GBC Italia al MIPIM 2025

MIPIM 2025 si conferma come il palcoscenico internazionale per l’eccellenza del Made in Italy nel settore del costruito sostenibile. In questo ambizioso contesto, GBC Italia ha esportato il proprio know-how in merito alla riqualificazione sostenibile degli edifici storici e ha rafforzato la propria intesa etica ed operativa con OICE per promuovere una rigenerazione urbana che superi la mera riqualificazione tecnica, trasformando il tessuto sociale e culturale delle città.

Il Protocollo GBC per gli edifici storici diventa internazionale: ora disponibile in lingua inglese

Nel suggestivo scenario del Padiglione Italia, Fabrizio Capaccioli, Presidente di GBC Italia, ha trasmesso un messaggio forte e innovativo in merito alla sua presenza a Cannes; “Siamo estremamente orgogliosi di avere finalmente uno spazio dedicato al Green Building Council all'interno dell’Italian Greenway a MIPIM 2025. In questo contesto, attraverso la nostra grande organizzazione, stiamo promuovendo il nostro protocollo per gli edifici storici GBC Historic Building, ora finalmente tradotto in inglese e pronto a livello internazionale, un protocollo che ho l'onore di rappresentare.” GBC HB è infatti il primo ed unico protocollo di certificazione al mondo dedicato alla riqualificazione sostenibile degli edifici storici, un sistema consolidato che permette di fare del patrimonio culturale e storico nazionale un asset strategico per il futuro.

“Su questo siamo convinti di avere molto da insegnare e da trasferire a chi, in altri Paesi, ha bisogno di lavorare sul patrimonio storico, applicando i principi della sostenibilità.” ha proseguito il Presidente Capaccioli, confermando il valore anche sul piano internazionale maturato da GBC Italia in un ecosistema d’edifici come quello del nostro paese in cui il 30% di essi ha valenza storica e/o culturale. “Il Green Building Council ha recentemente ampliato la propria visione, passando da un focus esclusivo sul territorio nazionale a un ambizioso approccio internazionale, mirando all’export del proprio sapere fare Made in Italy e della propria cultura legata al costruito sostenibile.” Ha concluso Capaccioli sul tema.

La rigenerazione urbana oltre gli interventi tecnici: "deve diventare leva di trasformazione sociale"

Nel suo ruolo di ospite di OICE, il Presidente è invece intervenuto dinnanzi alla sua platea per evidenziare come la rigenerazione urbana debba andare oltre gli interventi tecnici. “La rigenerazione urbana non può limitarsi a un intervento tecnico sull’esistente, ma deve diventare una leva di trasformazione sociale.” In un’epoca in cui le città sono afflitte non solo da problematiche infrastrutturali ma anche dalla perdita di connessioni umane – con strade e piazze che rischiano di diventare mere vie di transito – ha richiamato l’urgenza di ridare alle città il loro cuore pulsante, capace di favorire incontri e aggregazione.

Un dovere etico ma anche un’opportunità per gli investitori, così come ha ribadito ai suoi uditori: “Il mercato sta evolvendo e oggi gli investimenti immobiliari non possono più prescindere da parametri ESG (Environmental, Social, Governance). La qualità certificata di un edificio o di un quartiere non è solo un valore aggiunto, ma un requisito essenziale per attrarre capitali, ridurre il rischio finanziario e assicurare un rendimento stabile nel tempo.”