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Milano, la sostenibilità al centro del nuovo business district Symbiosis: i dettagli del nuovo edificio D

Nella zona Sud di Porta Romana a Milano, si sta concludendo il cantiere del cosiddetto nuovo edificio D: l'immobile, che fa parte del progetto integrato di riqualificazione urbana "Symbiosis" promosso da Covivio, è firmato dallo studio Antonio Citterio Patricia Viel.

Nella zona Sud di Porta Romana a Milano, si sta concludendo il cantiere del cosiddetto nuovo edificio D.

L'immobile, che fa parte del progetto integrato di riqualificazione urbana "Symbiosis" promosso dal Gruppo Immobiliare Covivio, è firmato dallo studio Antonio Citterio Patricia Viel.

 

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Figura 1 – Vista frontale del nuovo Edificio D del progetto Symbiosis

Gli edifici principali del progetto Symbiosis sono stati tutti progettati dallo studio Antonio Citterio Patricia Viel.

Il nuovo edificio denominato D in corso di realizzazione e di cui si prevede la conclusione nel 2021, si trova nella parte meridionale dell’area, all’angolo tra le vie Adamello e Vezza d’Oglio.

Esso si sviluppa per nove piani fuori terra e avrà una destinazione terziaria con autorimessa privata interrata su due livelli. Ai lati dell’edificio si estende un ampio spazio pedonale pubblico che collega Piazza Olivetti a Via Vezza d’Oglio e a Via Orobia. In corrispondenza della Via Orobia, l’edificio D forma un arretramento che genera una nuova cortina diaframmata da un sistema di aree verdi che si estendono dal Giardino Ruderale fino alla Via Vezza d’Oglio.

L’orientamento principale genera due fronti vetrati a Est e Ovest che esprimono una completa apertura dell’edificio verso la piazza e verso l’intorno, generando una relazione con il paesaggio urbano.

 

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Figura 2 – L’apertura dell’Edificio D verso il resto della città

Symbiosis: l'Edifico D e il dialogo con il contesto

L’edificio sembra rinunciare a una propria partecipazione al disegno della piazza scomponendosi in una visione fatta di riflessi che cedono alla Fondazione Prada e al luogo intorno la parte dei protagonisti. In realtà questo fare un passo indietro è solo apparente: attraverso il moltiplicarsi delle immagini riflesse, infatti, si crea una sorta di visione onirica che compie un’operazione di decostruzione e ricostruzione dei luoghi in una loro nuova rappresentazione. La facciata vetrata e l’acqua delle fontane diventano così dispositivi di produzione d’immagini di paesaggio secondo sequenze infinite di percezioni istantanee.


Verso la Fondazione Prada c’è l’ampia fascia del Giardino ruderale, verso l’edificio Fastweb c’è una sequenza di vasche che richiamano alla memoria le distese d’acqua delle risaie; al centro si colloca la parte più minerale della piazza, quella pavimentata in pietra di Luserna e bordata con conci e lastre in granito bianco, che si organizza in un’area piantumata con Prunus pado, i ciliegi tipici dei boschi umidi lombardi con i loro fiori a grappolo bianchi e in un’area completamente vuota affacciata sul Giardino d’acqua.

 

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Figura 3 – Gioco di spazi pubblici aperti fra i volumi degli edifici

 

Un edificio “Green”

A questo progetto Symbiosis viene attribuito il termine “Green”, non solo per l’aumento di verde e per le prestazioni di efficienza energetica e attenzione ambientale che lo caratterizzano, ma anche per l’offerta di tutti quegli spazi aperti disponibili a uso comune che si presentano come opportunità di possibili appropriazioni temporanee e come nuovi luoghi dell’abitare.


«Green significa anche progettare luoghi dove poter lavorare, rilassarsi, camminare e fermarsi, comunicare, condividere… - sostiene Patricia Viel -  è un'idea di spazio pubblico che diventa un contenitore di attività umane individuali o collettive possibili, così come accade in Piazza Olivetti, anche per la sola presenza di tavoli e panche, di una fontanella, di ombra, di una rete wireless e di grandi spazi vuoti occupabili»

 

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Figura 4 – I percorsi pedonali attraversano l’Edificio D del progetto Symbiosis

 

La Certificazione WELL per la futura sede di Boehringer Ingelheim

Obiettivo raggiunto da questo nuovo Edificio D di Symbiosis, che ospiterà la nuova sede di Boehringer Ingelheim, è la sua adesione alla certificazione WELL. Lanciata nel 2014, è il primo sistema a definire i parametri con cui gli edifici possono migliorare la nostra vita, focalizzandosi sul comfort delle persone. 

Questo sistema introduce metriche quantitative e qualitative nella valutazione della sostenibilità di uno spazio costruito rispetto ai temi del benessere lungo l’intero processo edilizio.

Il rating si fonda su sei categorie di analisi e certificazione: procedure di pulizia e sanificazione, programmi di preparazione alle emergenze, iniziative per salute e il benessere psicofisico degli utenti e promozione di stili di vita salutari, gestione della qualità dell’aria e dell’acqua, coinvolgimento degli stakeholder e comunicazione, nonché innovazione. In questo modo l’edificio sarà certificato LEED Core & Shell score Platinum, WELL Core minimo score Bronze e avrà il WELL HealthSafety Rating.

 

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Figura 5 – Alternanza fra spazio aperto e costruito del progetto Symbiosis

 


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Milano: a Coima, Covivio e Prada lo Scalo di Porta Romana che ospiterà il Villaggio Olimpico

L’area, a sud-est di Milano, occupa una superficie di circa 20 ettari e ospiterà il Villaggio Olimpico per i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026 con gli alloggi per gli atleti olimpici e paraolimpici. Al termine dei Giochi gli spazi verranno riconvertiti a social housing e student housing.

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