Milano, la Commissione paesaggio cambia: gli architetti criticano l’esclusione dei liberi professionisti

Milano, nuove regole escludono liberi professionisti dalla Commissione paesaggio, architetti preoccupati per la qualità

Nuove regole per la composizione della Commissione paesaggio del Comune di Milano. Bene per le quote di genere, ma l’Ordine degli Architetti di Milano e Provincia boccia la proposta di cambiamento che riguarda la norma di presunta trasparenza e scrive una lettera a Palazzo Marino.

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Presidente dell’Ordine degli Architetti, Federico Aldini: "In questo modo, non si garantirà nessuna trasparenza ulteriore"

Secondo l’Amministrazione meneghina oltre la metà dei consiglieri, compreso il presidente, non potranno svolgere attività di libera professione nel territorio comunale per tutta la durata dell'incarico, ma per gli architetti questa scelta non dà garanzia dell’apporto delle migliori competenze.

«L'organo tecnico-consultivo del Comune che esprime pareri obbligatori su questioni di materia paesaggistica, in questo modo, non garantirà nessuna trasparenza ulteriore. Al contrario si rinuncerà a governare esiti di qualità nei progetti, e la disciplina tecnico progettuale sarà messa all’angolo», spiega il presidente dell’Ordine degli Architetti, Federico Aldini.

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Le candidature vengono proposte dagli Ordini, i Collegi, le Associazioni professionali, le Università, le Sovrintendenze. «L’Ordine, nell’ambito della sua funzione, in futuro proporrà solo candidati con competenza ed esperienza professionale, nel rispetto della conoscenza della materia alla luce del loro impegno e attività nel tessuto urbano», conclude.

Per gli architetti competenze, autorevolezza ed esperienza professionale devono essere prerogative fondamentali della scelta dei componenti della commissione.

Il nuovo regolamento entrerà in vigore dopo l'approvazione del Consiglio comunale e l’Ordine degli Architetti sollecita il Comune affinché con il nuovo Pgt il pubblico torni ad affermare la propria leadership, con una visione strategica condivisa.

"Le valutazioni di carattere economico e sociale da parte dei Municipi non possono orientare il parere della Commissione paesaggio, queste valutazioni dovrebbero essere fatte a monte dall'amministrazione" la chiosa dell’Ordine.

Fonte: Comunicato stampa Ordine Architetti PPC di Milano