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Milano Design Week: una giornata al Fuorisalone

Il Fuorisalone 2025 esplora il tema "Mondi Connessi", riflettendo sul ruolo del design in un mondo sempre più interattivo e interconnesso. Tecnologia, natura, cultura e comunità si intrecciano per costruire nuove esperienze immersive. Ecco alcune installazioni da visitare.

Fuorisalone 2025: dove il design incontra il futuro e "connette"

Anche quest’anno Milano si trasforma nel palcoscenico globale del design con il ritorno del Fuorisalone, l’appuntamento che anima la città con installazioni, mostre, eventi e workshop. In parallelo al Salone del Mobile, il Fuorisalone rappresenta l’anima più sperimentale e creativa del design, capace di coinvolgere brand internazionali, giovani talenti e appassionati da tutto il mondo.

Il tema del Fuorisalone 2025 è “Mondi Connessi – Interactivity and Immersion: Designing for a Connected World”.

Questo concept invita a riflettere su come il design possa creare legami significativi tra diverse dimensioni della nostra esistenza, come l'ambiente naturale, le tecnologie avanzate, le tradizioni culturali e le innovazioni future.​

Il tema esplora vari aspetti della "connessione":​

  • Connessione tra mondi fisici e digitali: l'integrazione di intelligenza artificiale, Internet of Things (IoT) e dispositivi intelligenti per migliorare la qualità della vita nelle abitazioni e nelle città.​
  • Connessione tra diverse culture: l'influenza reciproca e l'arricchimento tra culture diverse attraverso il design.​
  • Connessione tra uomo e ambiente: l'impegno del design nel ridurre l'impatto ecologico, integrando tecnologie sostenibili ed energie rinnovabili nei contesti urbani e domestici.​
  • Connessione tra persone e comunità: la progettazione di spazi pubblici che favoriscono l'interazione sociale e l'inclusione.​
  • Connessione attraverso diversi media e discipline: la condivisione di informazioni e conoscenze tra vari campi del sapere.​

Questa edizione del Fuorisalone si propone come un laboratorio di idee, dove il design diventa uno strumento per promuovere un senso di unità e cooperazione globale, affrontando le sfide contemporanee attraverso esperienze immersive e interattive. 

Le installazioni da poter vedere sono diverse e distribuite in varie parti della città, qui di seguito alcune che abbiamo visitato in una giornata. Vi invito a seguire il sito Fuorisalone di quest'anno per tutte le informazioni.

 

Via Festa del Perdono /Università degli Studi di Milano Centrale

Per l’edizione 2025 del Fuorisalone, INTERNI presenta la mostra-evento Cre-Action: oltre 30 installazioni hanno preso vita negli spazi dell’Università Statale di Milano, dell’Orto Botanico di Brera, del Portrait Milano con l’Audi House of ProgressUnipol Urban Up e Eataly Milano Smeraldo.

La sede centrale dell’Università, in via Festa del Perdono, e l’Orto Botanico tornano a essere luoghi simbolo del design, dell’architettura e della creatività. Cre-Action, come suggerisce il titolo, rappresenta “un processo dinamico in cui la creatività si traduce in un intervento concreto, in un’azione capace di generare trasformazione”, come spiega INTERNI nel presentare il concept della mostra.

 

Cortile D'onore, Università degli studi di Milano.
Cortile D'onore, Università degli studi di Milano. (Nadine Venturi)

 

Loggiato Ovest del Cortile d’Onore

Un doppio racconto di identità, sostenibilità e creatività tropicale.

Alla Milano Design Week 2025, il Brasile approda con un messaggio potente di adattamento e trasformazione. La mostra Chuva do Caju, curata da Bruno Simões e ospitata presso l’Università degli Studi di Milano, presenta 50 opere che celebrano il patrimonio culturale brasiliano attraverso uno sguardo contemporaneo e profondamente sensibile ai temi ambientali.

 

Chuva do Caju, curata da Bruno Simões, Fuorisalone 2025.
Chuva do Caju, curata da Bruno Simões, Fuorisalone 2025. (Nadine Venturi)

 

Promossa da ApexBrasil con il supporto di ABIMÓVEL, la mostra prende il nome da un fenomeno naturale che annuncia un buon raccolto: la "pioggia dell’anacardo", una lieve pioggia che cade nella stagione secca, poco prima della fioritura degli alberi di anacardo. Un evento raro, simbolo di rinascita e promessa, che qui diventa metafora di trasformazione e resilienza. Chuva do Caju si fa così racconto di un Brasile che, con creatività tropicale, affronta le sfide dell’impatto climatico e sociale, rivelando la propria capacità di adattamento alle incertezze del presente.

Le opere in mostra spaziano da rituali e sapori ancestrali – come la Mocororó, bevanda fermentata tradizionale, e la Cajuína, succo chiarificato – fino alla poesia della polpa di anacardo, che continua a ispirare artisti, musicisti e poeti con la sua texture e il suo profumo inconfondibili. Un invito a riflettere su come la cultura possa essere veicolo di cambiamento, anche nei contesti più imprevedibili.

 

Chuva do Caju, curata da Bruno Simões, Fuorisalone 2025.
Chuva do Caju, curata da Bruno Simões, Fuorisalone 2025. (Nadine Venturi)

   

Cortile d’Onore

AMDL Circle e Michele De Lucchi con Rubner Haus: Catasta

Nel Cortile d’Onore dell’Università degli Studi di Milano prende forma Catasta, una suggestiva installazione firmata da AMDL Circle e Michele De Lucchi, realizzata da Rubner Haus. Una struttura in legno che richiama l’archetipo della casa, con un grande tetto spiovente che si apre alla luce, evocando l’austerità e la spiritualità di un tempio antico.

La costruzione si compone di assi di legno sovrapposte, disposte secondo un preciso equilibrio di pieni e vuoti, di distanza e vicinanza. È un invito alla contemplazione, a riscoprire il valore del costruire come gesto poetico e riflessivo. Uno spazio raccolto, intimo, che trasmette leggerezza e invita alla scoperta, alla pausa, al silenzio.

Con Catasta, AMDL Circle interpreta il tema della Mostra, Cre-Action, traducendo il concetto in un gesto primordiale e simbolico: costruire per evocare, per creare senso, per dare forma all’invisibile. Una piccola architettura che parla di equilibrio, di bellezza, di attenzione al dettaglio — e della forza silenziosa del legno.

 

Catasta, una suggestiva installazione firmata da AMDL Circle e Michele De Lucchi, realizzata da Rubner Haus.
Catasta, una suggestiva installazione firmata da AMDL Circle e Michele De Lucchi, realizzata da Rubner Haus. (Nadine Venturi)

  

COREPLA – TAM TAM: Tempio, Azione, Movimento

In occasione del Fuorisalone 2025, l’installazione firmata dallo studio alvisikirimoto con il supporto di COREPLA reinterpreta il concetto di tempio, trasformandolo in un organismo vivo, dinamico e interattivo.

Un tempio della circolarità, composto da colonne bianche in plastica riciclata, che invita il pubblico a partecipare attivamente, stimolando riflessioni personali e condivisione collettiva. L’opera dimostra come il riciclo possa diventare non solo un elemento strutturale, ma anche un potente simbolo del nostro tempo.

Visitabile fino al 17 aprile nel Cortile d’Onore dell’Università degli Studi di Milano, l’installazione fa parte della mostra-evento INTERNI Cre-Action. Grazie alla tecnica costruttiva a secco, potrà essere facilmente smontata e riallestita altrove, proseguendo il suo racconto sul valore della circolarità.

  

COREPLA – TAM TAM: Tempio, Azione, Movimento.
COREPLA – TAM TAM: Tempio, Azione, Movimento. (Nadine Venturi)

 

L'installazione di Studio Marco Piva per la mostra-evento INTERNI Cre-Action
Beyond the Golden Age? è l’installazione progettata da Studio Marco Piva e ospitata nel Cortile d’Onore dell’Università degli Studi di Milano all’interno della mostra-evento INTERNI Cre-Action.

 

Beyond the Golden Age? è l’installazione progettata da Studio Marco Piva.
Beyond the Golden Age? è l’installazione progettata da Studio Marco Piva. (Nadine Venturi)

 

 

Frame della proiezione nell' installazione di Saint-Gobain al Fuorisalone 2025 | BEYOND THE GOLDEN AGE?
Frame della proiezione nell'installazione al Fuorisalone 2025 | BEYOND THE GOLDEN AGE? Un’opera immersiva e concettuale, realizzata con materiali Saint-Gobain. (Nadine Venturi)

   

Simone Micheli Architectural Hero: Be Up – where architecture meets infinity

Nel Cortile d’Onore dell’Università degli Studi di Milano prende vita un’esperienza immersiva firmata da Simone Micheli Architectural Hero, con il visual design a cura di Roberta Colla. L’installazione propone una ricostruzione virtuale e coinvolgente del progetto Be Up – where architecture meets infinity, un esclusivo luxury mountain resort realizzato a Valbona, in Albania.

Il villaggio, progettato su una vasta area di dodici ettari, si compone di tre hotel, ottanta ville e numerosi servizi. Le architetture, dalle forme morbide e scultoree, si integrano armoniosamente con il paesaggio circostante, instaurando un dialogo continuo tra natura e progettualità, tra materia e spirito.

L’installazione si presenta come un volume monolitico dalle forme morbide e avvolgenti, cifra stilistica distintiva di Micheli. Al suo interno, il visitatore è invitato a compiere un viaggio visivo e sensoriale attraverso proiezioni immersive, che raccontano l’essenza del progetto e ne esaltano i valori estetici ed etici.

Fulcro dell’intervento è un imponente portale arcuato, realizzato in metallo e rivestito con coils in acciaio effetto Corten, che introduce a uno spazio definito da superfici in gres, video wall e micro proiezioni integrate nella pelle stessa della struttura.

Attraverso il linguaggio della realtà virtuale, Be Up interpreta il tema di Cre-Action trasformando l’architettura in un ponte culturale: simbolo di apertura, di visione condivisa, di bellezza consapevole. Un progetto che fonde semplicità e coerenza formale, unicità espressiva e rispetto del luogo, ridefinendo il concetto di ospitalità in alta quota.

 

Be Up – where architecture meets infinity, Fuorisalone 2025
Installazione firmata da Simone Micheli Architectural Hero, con il visual design a cura di Roberta Colla. L’installazione propone una ricostruzione virtuale e coinvolgente del progetto Be Up – where architecture meets infinity, un esclusivo luxury mountain resort realizzato a Valbona, in Albania. (Nadine Venturi)

 

Mapei al FuoriSalone 2025 con due progetti esclusivi

Milano, capitale internazionale del design, si prepara ad accogliere la Milano Design Week dal 7 al 13 aprile: un evento imperdibile dedicato all’architettura, all’arredo e alla creatività in tutte le sue forme. Per una settimana, la città si trasforma in un laboratorio a cielo aperto, animato da installazioni immersive, mostre, eventi, presentazioni, talk e momenti di incontro. Un’occasione unica a cui Mapei non può mancare.

 

Il colore rosso-fuoco dello smalto universale Mapei per l'installazione
Il colore rosso-fuoco dello smalto universale Mapei per l'installazione "Magma. Alle origini della creatività". Render del progetto. (© Mapei)

 

Kalos – Il Caleidoscopio della Cultura

Kalos – Il Caleidoscopio della Cultura è l’installazione firmata da Celia Stefania Centonze per il progetto CRE-Action.

L’opera celebra il Friuli Venezia Giulia e Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025, in collaborazione con PromoTurismo FVG. Due portali dorati e un percorso immersivo accompagnato dalla voce di Stefano Zecchi accolgono i visitatori in un viaggio tra arte e territorio. Al suo interno, quattro viti collegate al progetto Tree Talker rendono visibile il battito della natura. Kalos è legata alla futura scultura “GO! Pharus”, anch’essa simbolo di pace e cultura. Visitabile fino al 17 aprile 2025, presso l’Università Statale di Milano.

   

Kalos – Il Caleidoscopio della Cultura è l’installazione firmata da Celia Stefania Centonze per il progetto CRE-Action.
Kalos – Il Caleidoscopio della Cultura è l’installazione firmata da Celia Stefania Centonze per il progetto CRE-Action. (Nadine Venturi)

 

Via Felice Casati, 29

Spazio Milesi

Xella Italia unisce arte e materiali innovativi con 'Nodo Perpetuo' di Giuliano Giussani

Xella Italia partecipa al Fuorisalone 2025 con l’opera “Nodo Perpetuo” di Giuliano Giussani, scultura in calcestruzzo areato autoclavato Ytong che unisce arte e sostenibilità.

 

Opera “Nodo Perpetuo” di Giuliano Giussani, esposta presso lo Spazio Milesi dal 7 al 13 aprile. L’artista ha realizzato la scultura scavando e modellando un blocco Ytong.
Opera “Nodo Perpetuo” di Giuliano Giussani, esposta presso lo Spazio Milesi dal 7 al 13 aprile. L’artista ha realizzato la scultura scavando e modellando un blocco Ytong. (Xella Italia)

 

Zona Brera

Brera Design Week.
Brera Design Week. (Nadine Venturi)

  

Pinacoteca di Brera

Library of Light – Un’installazione poetica nel cuore di Brera

Nel cuore del Fuorisalone 2025, l’iconico cortile della Pinacoteca di Brera si trasforma in un luogo di meraviglia e riflessione grazie all’opera immersiva "Library of Light" firmata da Es Devlin. L’artista e scenografa britannica – celebre per installazioni internazionali come il padiglione UK all’Expo di Dubai – porta a Milano una creazione tanto monumentale quanto intima.

L’installazione prende forma all’interno del colonnato neoclassico progettato da Giuseppe Piermarini, dove la statua di Napoleone come Marte Pacificatore, immobile e solenne, viene avvolta da un’architettura rotante di luce e conoscenza: una libreria circolare alta 18 metri, composta da oltre 2.000 libri scritti da donne di ogni tempo e luogo. La struttura, fornita in collaborazione con Feltrinelli, riflette la luce del giorno grazie alla sua superficie specchiante, portando nuova vita e bagliori inattesi alle statue e colonne circostanti.

"Library of Light" non è solo un’installazione visiva, ma anche un invito alla contemplazione e all’ascolto. Tra le opere lette vi sono brani tratti da L’ordine del tempo di Carlo Rovelli, interpretati dalla voce magnetica di Benedict Cumberbatch, e testi di Maria Gaetana Agnesi, matematica e filosofa milanese, letti dalla stessa Devlin.

In questo spazio silenzioso e quasi sacrale, la rotazione lenta della struttura crea un effetto ipnotico, trasformando il cortile della Pinacoteca in un’agorà contemporanea dove il tempo sembra sospendersi. Library of Light è una celebrazione della cultura, della luce e del sapere femminile: un gesto potente e poetico nel cuore di Milano, destinato a lasciare il segno nella memoria di chi lo attraversa.

 

"Library of Light" firmata da Es Devlin alla Pinacoteca di Brera. (Ilaria Fusignani)

 

Library of Light – Un’installazione nella Pinacoteca di Brera firmata da Es Devli
Library of Light – Un’installazione nella Pinacoteca di Brera firmata da Es Devlin. (Ilaria Fusignani)

 

Via Solferino n.24

Installazione MagnaRecta -The Grid

L’azienda giapponese MagnaRecta , specializzata nel design e nello sviluppo di tecnologie industriali, presenta il brand 130 (OneThirty), che debutta al Fuorisalone con una nuova collezione.

Grazie a una tecnologia di fabbricazione tridimensionale rivoluzionaria, 130 (OneThirty) dà vita a un ambiente immersivo che ridefinisce il confine tra arredo e architettura.

Al centro del progetto, un’installazione scenografica in cui arredi e composizione spaziale si fondono in un’unica visione progettuale. Dalle poltrone lounge ai divani, dall’illuminazione alle pareti interne, ogni elemento è realizzato attraverso un processo costruttivo all’avanguardia, offrendo un approccio radicalmente nuovo al mondo del design.

Attraverso l’assemblaggio continuo di telai a forma di asta, 130 realizza una struttura reticolare monomateriale, al tempo stesso leggera e resistente.
Ogni pezzo può essere completamente smontato e riconvertito, dando vita a un vero sistema di design circolare. Questo approccio fonde estetica e sostenibilità, creando prodotti che sembrano scolpiti direttamente nello spazio aperto.

 

Trapper (Lampade)

In primo piano nella mostra di quest’anno c’è Trapper: un concetto di illuminazione modulare a griglia reticolare che si trasforma a ogni variazione di dimensione e forma.

Che si presenti come lampada da tavolo o venga ampliata in un corpo illuminante a soffitto, Trapper reinterpreta il connubio tra geometria e luce, proiettando giochi luminosi vividi che incarnano il metodo costruttivo tridimensionale distintivo di 130.

 

Le luci Trapper.
Le lampade Trapper. (Nadine Venturi)

 

Malu (Poltrona Lounge)

Una poltrona lounge spaziosa pensata per un relax indulgente. La sua struttura voluminosa, composta da aste intrecciate, trasmette un senso di grandiosità architettonica.

Nonostante l’aspetto audace, la seduta di Malu è modellata per avvolgere il corpo, offrendo un sorprendente livello di comfort.

  

Malu (Poltrona Lounge).
Malu (Poltrona Lounge). (Nadine Venturi)

   

Zabu (Divano senza schienale)

Zabu ridefinisce la seduta informale distillando l’essenza di un divano in moduli flessibili simili a sgabelli.
Questi segmenti possono essere liberamente riorganizzati per adattarsi a diverse disposizioni, esemplificando l’impegno di 130 per un design aperto e adattabile.

 

Throne

Creato appositamente per questa esposizione, Throne incarna la filosofia costruttiva eterea di 130.
La sua forma sorprendente sfida gli archetipi tradizionali della seduta e si colloca al confine tra arredo funzionale e arte immersiva. 

 

Throne.
Throne. (Nadine Venturi)

 

Via Solferino 16

Nuove tonalità Kerakoll con l'installazione "LOOP": il colore diventa materia in movimento ed esplorazione artistica

Kerakoll svela " LOOP. Chromatic gestures " alla Milano Design Week 2025: un’installazione esperienziale che riflette sul colore come materia progettuale in movimento. Un linguaggio visivo e architettonico che ispira nuove soluzioni per l’interior design, tra texture, ritmo e stratificazione cromatica, anticipando le nuove tonalità per superfici contemporanee.

       

LOOP by Isabella+Helen Studio, Showroom Kerakoll. Fuorisalone 2025.
LOOP by Isabella+Helen Studio, Showroom Kerakoll. Fuorisalone 2025. (Nadine Venturi)

  

"LOOP. Chromatic gestures", installazione presso lo showroom di Kerakoll. (Nadine Venturi)

  

Palette colori Color Collection di Kerakoll.
Palette colori Color Collection di Kerakoll. (Ilaria Fusignani)

   

Le diverse superfici. Kerakoll.
Le diverse superfici. Kerakoll. (Nadine Venturi)

    

Via Tortona 12

Costruire il futuro: Hilti reimmagina il cantiere e porta al Fuorisalone un nuovo sguardo sull’edilizia

In occasione del Fuorisalone 2025 a Milano, Hilti ha trasformato il concetto di cantiere in un’esperienza immersiva, celebrando con l’ Hero Hub il valore e l’impegno quotidiano degli operatori dell’edilizia attraverso installazioni simboliche come Emozioni Verticali e Floating Tool. Durante il talk di venerdì 11 aprile è emersa la necessità di un nuovo linguaggio per l’edilizia, in cui costruire significhi generare valore duraturo, promuovere la collaborazione tra tutti gli attori della filiera e progettare opere con una visione orientata all’intero ciclo di vita.

 

Emozioni verticali . “Ogni cantiere ha bisogno di un supereroe”.
Emozioni verticali . “Ogni cantiere ha bisogno di un supereroe”. (Nadine Venturi)

 

Floating Tool.
Floating Tool. Installazione nell’hub di Hilti. Via Tortona 12, Fuorisalone 2025. (Nadine Venturi)

 

QUI LA MAPPA CON TUTTI I PERCORSI E PROGETTI

Video

Saint-Gobain al Fuorisalone 2025 | BEYOND THE GOLDEN AGE?

Immagini

Nadine Venturi

Installazioni di brand 130 (OneThirty) al Fuorisalone.

Nadine Venturi

Installazioni di brand 130 (OneThirty) al Fuorisalone.

Nadine Venturi

Trama dell'arredo Throne.

Nadine Venturi

Vista di Torre Velasca, dal cortile D'Onore in Via Festa del Perdono 7.

Nadine Venturi

Hilti al Fuorisalone, Via Tortona 12.

Nadine Venturi

"LOOP. Chromatic gestures"-Showroom di Kerakoll.

Nadine Venturi

Particolare della superficie nello showroom di Kerakoll.

Nadine Venturi

Mostra-evento Cre-Action, Via Festa del Perdono 7, Fuorisalone 2025.

Nadine Venturi

Chuva do Caju, curata da Bruno Simões, Fuorisalone 2025.

Ilaria Fusignani

Showroom Kerakoll, Fuorisalone 2025.

Ilaria Fusignani

"Library of Light" firmata da Es Devlin alla Pinacoteca di Brera.

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