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Milano Arch Week 2024: il potere abilitante dell'architettura, tra progetti, workshop e ospiti internazionali

Milano Arch Week 2024, l'evento imperdibile dedicato alla riattivazione sociale delle città e dell'architettura. Con ospiti internazionali, workshop, la mostra Gae Aulenti e racconti di giovani talenti, esplora le prospettive innovative per il futuro urbano dal 20 al 26 maggio. Quattro gli appuntamenti nella sede di via Solferino organizzati dall’Ordine degli Architetti di Milano e dalla sua Fondazione. Giovani, abitare sociale e progetti di rigenerazione di grande scala i temi dei talk in agenda dal 21 al 24 maggio.

Milano Arch Week 2024. La sesta edizione dal 20 al 26 maggio

Dopo il successo delle passate edizioni, da lunedì 20 a domenica 26 maggio, torna Milano Arch Week, la settimana dedicata all'architettura, alle trasformazioni urbane e al futuro delle città promossa dal 2017 da Comune di Milano, Politecnico di Milano e Triennale Milano.

Questa sesta edizione, con la direzione artistica di Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, è curata da Nina Bassoli, curatrice per architetturarigenerazione urbana, città di Triennale Milano, e da Matteo Ruta, docente del Politecnico di Milano, con la collaborazione di Joseph Rigo.

 

Mappa Milano Arch Week 2024.
Mappa Milano Arch Week 2024. (Triennale di Milano)

 

L'architettura "debole": riattivazione sociale e culturale

In continuità con le riflessioni avviate nel corso della scorsa edizione dedicata al tema delle periferie e ampiamente diffusa sul territorio, Milano Arch Week 2024 si svilupperà attorno all’idea di architettura debole, di un’architettura che si pone in ascolto dei bisogni e delle aspettative dei cittadini e delle cittadine, che dialoga con il territorio e i suoi abitanti. In quest’ottica, Milano Arch Week 2024 si propone come momento di riattivazione sociale e culturale delle energie della città per indagare a fondo il potere abilitante dell’architettura. Raccogliendo le proposte di associazioni, progettisti, cittadini attivi, organizzazioni locali, pervenute tramite una open call, la manifestazione anche quest’anno allargherà il suo programma fino a toccare diversi quartieri della città.

Implicito omaggio a due maestri recentemente scomparsi, Gianni Vattimo, filosofo del Pensiero debole, e Andrea Branzi, progettista di una Modernità debole e diffusa, Milano Arch Week 2024 vuole indagare le possibilità presenti in quell’ “insieme infinito di ‘piccole cose’” che è la città. Interrogando con dolcezza le sue fragilità, emergeranno prospettive per guardare la città e le città con occhi nuovi. Verranno ascoltate le voci attive di nuove comunità, seguiti i percorsi inediti tracciati da guide di eccezione, sovvertendo il punto di vista di fronte alle realtà più consolidate, in breve, verranno indagate le ragioni per cui l’architettura può essere il seme del cambiamento.

Per riflettere su questi temi sono stati invitati architetti e designer internazionali, studi e professionisti emergenti, urbanisti e paesaggisti. Tra gli ospiti di questa edizione:

  • Lina Ghotmeh (20 maggio, Politecnico di Milano), architetta di origine libanese con base a Parigi, chiamata a realizzare nel 2023 il Serpentine Pavilion e promotrice di una visione dell’architettura come forza gentile che specchia la città nella sua storia;
  • Christian Kerez (21 maggio, Politecnico di Milano), architetto e professore all’ETH di Zurigo il cui lavoro trasversale promuove una continua ricerca sullo spazio e la sua costruzione; Francisco Alonso, una delle voci più interessanti della scuola spagnola dagli anni Ottanta a oggi, professore alla ETSAM di Madrid e la UPSA di Salamanca;
  • Boonserm Premthada (23 maggio, Triennale Milano), fondatore del Bangkok Project Studio, il cui lavoro riflette sull’ambiente, coniugando la sostenibilità alla cultura materiale e alle tecniche costruttive; Peris+Toral Arquitectes (24 maggio, Triennale Milano), studio di Barcellona che attraverso numerosi progetti sperimenta sulle tipologie dell’housing sociale contemporaneo;
  • Alessandro Petti/Sandi Hilal (25 maggio, Triennale Milano), fondatori del collettivo DAAR, vincitori del Leone d’Oro alla Biennale Architettura 2023; lo studio Flores y Prats (25 maggio, Triennale Milano) con base a Barcellona, autore di progetti di social housing e di spazi pubblici realizzati attraverso il coinvolgimento attivo della cittadinanza.

Il Politecnico di Milano e Triennale Milano restano le sedi principali di Milano Arch Week, ospitando come per le passate edizioni tavoli di lavoro, talk, letture e workshop. La manifestazione verrà inaugurata lunedì 20 maggio al Politecnico di Milano con la lecture di Lina Ghotmeh.

Dopo l’ottimo riscontro dell’edizione 2023, anche quest’anno Milano Arch Week ha lanciato una call per attivare tutti i quartieri della città attraverso una programmazione varia, plurale e condivisa. Al bando, pubblicato da gennaio a marzo 2024, hanno aderito istituzioni, associazioni, realtà locali, cooperative, cittadini, fondazioni, ricercatori, artisti, professionisti, gruppi studenteschi e studi di progettazione che hanno proposto una riflessione sui temi della manifestazione.

La call ha rappresentato un’importante piattaforma di ricognizione delle attività presenti sul territorio e di ascolto rispetto agli interessi degli abitanti della città: dall’housing sociale agli edifici in stato di abbandono, alla riattivazione degli spazi in disuso; dall’inclusione sociale alla rappresentazione delle diverse comunità presenti nella città di Milano.

Sono oltre 80 gli appuntamenti selezionati attraverso la call, che si svolgono in 46 sedi diffuse nella città: scuole, teatri, associazioni, biblioteche, giardini di quartiere, chiese, comuni dell’area metropolitana. Una rete di luoghi che dal centro arriva ai quartieri più esterni. La manifestazione si apre così al dialogo con le diverse istituzioni e i quartieri della città, coinvolgendo attività e iniziative locali e raccontando la natura policentrica, complessa e vitale di Milano.


GUARDA IL PROGRAMMA IN ALLEGATO


 

"As strong as you can": racconti con progetti e ricerche tra prospettive e confini architettonici

Novità di questa edizione è il format ‘As strong as you can’, immaginato come una sequenza di racconti, che raccoglie progetti e ricerche di giovani voci che fanno emergere come la pratica contemporanea sia un orizzonte plurale, dove fragilità e debolezza ridefiniscono le prospettive e i confini dell’architettura. Una serie di storie brevi, spesso a lieto fine, dove il progetto ricostruisce significati e legami che a loro volta ridanno un senso all’architettura.

Nell’arco delle giornate di sabato 25 e domenica 26 maggio, nel Salone d’Onore in Triennale, si susseguiranno degli speed talk di circa 30 minuti l’uno, a comporre una variegata antologia di progetti. Tra i progettisti e gli studi che parteciperanno: Gia Mussi, Tenet, StudioSer, La Rivoluzione delle Seppie, Atelier Fanelsa, Elena Barthel, Zattere + Riccardo Orsini, Orizzontal (25 maggio), Oasi, Ecòl, Frantoio sociale, HPO, Zarcola, Linearama, Captcha, Abnormal (26 maggio).

Durante le serate del 23, 24, 25 e 26 maggio in Triennale, dopo le lecture, sono in programma delle proiezioni e dei talk nel Giardino Giancarlo De Carlo, tra cui Bamboo Dialogues, il film Big Ears Listen with Feet di Beka & Lemoine, il film di Elettra Fiumi Radical Landscapes, il documentario di Francesca Molteni Green Over Gray su Emilio Ambasz. È inoltre in programma un omaggio ad Andrea Branzi, attraverso la proiezione di una selezione di film di e con l'architetto recentemente scomparso.

Inoltre, nei giorni di Milano Arch Week in Triennale apre la mostra Gae Aulenti (1927-2012), una delle più importanti retrospettive sul lavoro e sulla vita dell’architetta, realizzata in collaborazione con l’Archivio Gae Aulenti e curata da Giovanni Agosti con Nina Artioli, direttrice dell’Archivio Gae Aulenti, e Nina Bassoli.

La mostra sarà aperta al pubblico dal 22 maggio 2024 al 12 gennaio 2025.

Fonte: Milano Triennale

 

A LEZIONE DI MASTERPLANNING CON BOB ALLIES, I DRIVER DELLA CITTÀ DEL FUTURO ALLA “MILANO ARCH WEEK”

Quattro gli appuntamenti nella sede di via Solferino organizzati dall’Ordine degli Architetti di Milano e dalla sua Fondazione.

Giovani, abitare sociale e progetti di rigenerazione di grande scala i temi dei talk in agenda dal 21 al 24 maggio.

Architettura e città, la sintesi è nel progetto urbano. Bob Allies, co-fondatore dello studio britannico Allies and Morrison, sarà ospite dell’Ordine degli Architetti di Milano per raccontare la sua esperienza, spiegando come «nel Regno Unito il masterplan sia un modo per stabilire un progetto illustrativo per uno sviluppo urbano su larga scala, che può essere utilizzato per definire una serie di punti fermi», per strategie e attività mirate, e integrate.

Nell’ambito dell’incontro con Bob Allies il 22 maggio presso la sede di Milano in via Solferino 17, l’architetto racconterà come «il masterplan sia il risultato diretto della negoziazione tra diverse parti, che apportano competenze, esperienze, conoscenze e interessi diversi». L’approccio e il metodo di lavoro riguardano aree di nuova costruzione, ma sempre più spesso anche interventi di rigenerazione urbana.

«Come ogni studio nel Regno Unito – dice Allies - iniziamo ogni progetto valutando il potenziale di riutilizzo delle strutture edilizie esistenti. In particolare, nei nostri masterplan diamo molto valore al mantenimento e al riutilizzo di elementi del tessuto esistente, per garantire continuità con il passato e restituire un senso immediato di luogo. Un approccio che dettaglia superfici minime e massime per le diverse destinazioni d'uso degli edifici, le relazioni spaziali chiave tra gli immobili, i percorsi e le connessioni principali, oltre alla volumetria degli involucri edilizi. Quello legato al masterplanning è un approccio che consente la flessibilità sufficiente e necessaria per permettere al progetto di evolversi nel tempo: iniziative di questo tipo richiedono inevitabilmente 15-20 anni per essere realizzate».

Allies and Morrison in Italia sono stati coinvolti nelle prime fasi di sviluppo del masterplan per MIND, il Milano Innovation District, pre-pandemia.

«Quanto accaduto e progettato a Londra, che rimane un modello influente a livello mondiale in termini di rigenerazione urbana, può dare elementi utili per la città di Milano, che sta vivendo ormai da diversi anni estesi processi di trasformazione. Discuterne in chiave critica, consapevoli delle differenze dei contesti, è senza dubbio un’opportunità per Milano, i suoi progettisti e i cittadini interessati, all’interno del ricco palinsesto della Arch Week», dichiara Alberto Bortolotti, vicepresidente dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Milano.

La lecture di Bob Allies fa parte delle iniziative organizzate dall’Ordine per la Milano Arch Week, la settimana dedicata all'architettura, alle trasformazioni urbane e al futuro delle città, promossa dal 2017 da Comune di Milano, Politecnico di Milano e Triennale Milano.

In continuità con le riflessioni avviate nel corso della scorsa edizione, la Milano Arch Week 2024 si svilupperà attorno all’idea di architettura debole che si pone in ascolto dei bisogni e delle aspettative dei cittadini, che dialoga con il territorio e i suoi abitanti.

Tra gli oltre 80 appuntamenti che si svolgono nelle 46 sedi diffuse in città, da lunedì 20 a domenica 26 maggio 2024, protagonista anche l’Ordine degli Architetti di Milano che apre le porte della sua sede per quattro eventi che proporranno un focus sull’aggiudicazione della nona edizione del Premio europeo sull’housing sociale Baffa Rivolta e la questione dell’abitare giovanile in continuità con i temi emersi nel 2023 nel Festival Cara Casa.

«Per questa Arch Week, incentrata sul tema dell’architettura debole, abbiamo voluto portare una riflessione sull’abitare, argomento a noi caro da tempo, la cui fragilità è emersa con forza a Milano nel corso di questo ultimo anno. Con i quattro eventi organizzati dall’Ordine e dalla sua Fondazione abbiamo inteso portare alcuni spunti di riflessione che vogliamo siano costruttivi in questa occasione di confronto pubblico sulle modalità di trasformazione futura della città», commenta Marialisa Santi, presidente della Fondazione dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Milano.

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Il programma

Sede dell’Ordine degli Architetti PPC di Milano e dalla sua Fondazione, in via Solferino 17

  • Martedì 21 maggio

In sede e online, continuano gli incontri organizzati con la rivista Arketipo, con una serata dedicata al tema dell'abitare, nella quale verrà presentato il terzo numero della rivista sotto la guida della neo-direzione editoriale di Benedetta Tagliabue. Un focus sui progetti residenziali con gli interventi di Laura Elisabetta Malighetti, Alessandro Rossi, Michele Roveri e Roberto Galli.

 

  • Mercoledì 22 maggio, dalle 18:30 alle 20:30

Lecture di Bob Allies, fondatore dello studio Allies and Morrison che, dal 1984, si occupa del rapporto tra architettura e urbanistica e della trasformazione della città su vasta scala. Tra i lavori più significativi i masterplan per l’area di King’s Cross e per i Giochi Olimpici di Londra nel 2012, nonché, nell'ambito della progettazione architettonica, la nuova sede del London College of Fashion per la University of the Arts London, l'edificio di Ingegneria Biomedica dell'Imperial College, il complesso residenziale di Bayside Worthing, il nuovo shopping centre Elephant & Castle, l'estensione del Wimbledon Tennis Club e la riqualificazione del noto Barbican Arts Centre.
 

  • Intervento Quale futuro per gli edifici alti del dopoguerra a Milano?
    L’Arch. Massimo Roj racconta l’intervento sulle Torri Garibaldi: da obsoleto complesso a nuovo landmark della smart city di oggi

Triennale Milano, Viale Alemagna 6
Mercoledì 22 maggio, ore 16.30
Ingresso libero su registrazione: triennale.org

In occasione di Milano Arch Week 2024, Massimo Roj, Founding partner e CEO di Progetto CMR, società specializzata in progettazione integrata che nel 2024 celebra 30 anni di attività, è relatore alla conferenza "(A new) Torre Velasca? I grattacieli milanesi tra storia e progetto", e prenderà parte alla tavola rotonda “Quale futuro per gli edifici alti del dopoguerra a Milano”.

 

Torri Garibaldi CMR
Torri Garibaldi (Gruppo Progetto CMR)

 

Appuntamento mercoledì 22 maggio dalle ore 16:30 in Triennale per riflettere sulla fragilità e valore di queste icone del paesaggio urbano contemporaneo che hanno necessità di tutela e valorizzazione.

L’Architetto Roj, con la moderazione della Prof.ssa Francesca Albani del Politecnico di Milano, porterà il caso dell’intervento sulle Torri Garibaldi, concluso nel 2013, che ha trasformato un obsoleto complesso degli anni ’80 nelle prime “green towers” italiane.

Il restyling di Progetto CMR ha consentito la realizzazione di edifici, di 23 piani ciascuno, progettati secondo criteri eco-sostenibili grazie a pannelli solari e fotovoltaici, ventilazione naturale, facciate interattive e serre bioclimatiche a ogni piano.

Progetto CMR fondata nel 1994 e parte del Gruppo Progetto CMR, è tra le principali società italiane specializzate nella progettazione integrata – architettura, ingegneria e design. Grazie a un team multidisciplinare di oltre 200 professionisti di 20 nazionalità – architetti, ingegneri, esperti di pianificazione degli spazi, project manager, designer, esperti di sostenibilità e tecnici – la società, con sede a Milano e uffici in diverse città nel Mondo, a partire da un’attenta analisi delle esigenze della committenza, segue il progetto in tutte le sue fasi, dal concept fino alla realizzazione, e fornisce consulenze che spaziano dall’architettura alla pianificazione urbana, dal design di prodotto al disegno degli interni. Progetto CMR è inoltre partner di EAN - European Architect Network. 

Progetto CMR International è la holding di molteplici società appartenenti al Gruppo Progetto CMR attive nell’ambito dell’architettura, dell’ingegneria, del design, della realizzazione di spazi e della consulenza specialistica. Progetto CMR International si posiziona al primo posto della classifica 2023 “The Top 15 Italian Architecture Groups” di Guamari, con un fatturato di oltre 40 milioni di euro nel 2022. Le società che fanno capo alla holding sono: Progetto CMR, specializzata in progettazione integrata che nel 2024 celebra 30 anni di attività, Sportium, Progetto Design & Build, Bimfactory, Progetto DVA, Agevola 360, Dontstop Architettura, Blue Factory e InFire.

 

Facciata Torre Garibaldi Gruppo Progetto CMR
Facciata Torre Garibaldi. (Gruppo Progetto CMR)

  

  • Giovedì 23 maggio, dalle 9:30 alle 13.30

L’incontro approfondisce l’abitare giovanile, indagando le modalità che la residenzialità può assumere per incontrare i bisogni dei giovani e le politiche che possono influire sull’offerta partendo dalla presentazione degli esiti della ricerca di Abitare Fluido, approfonditi nella pubblicazione “Cooperare e Abitare. Il diritto alla casa nelle metropoli per le nuove generazioni” curata da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. L’evento è in continuità con Cara Casa - il Festival itinerante sull’abitare tra Milano, Venezia, Bologna e Genova, progetto vincitore nel 2023.

La mattinata oltre alla Fondazione degli Architetti di Milano è promossa dalla Fondazione Housing Sociale, in collaborazione con Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e AmbienteAcqua APS.

 

  • Venerdì 24 maggio, dalle 17.30 alle 20.00

L'incontro vedrà la premiazione della 9°edizione del Premio Europeo di Architettura Baffa Rivolta 2023 da parte di Marialisa Santi, Giovanni Rivolta e alcuni giurati del premio, a cui seguirà una lectio di David Lorente Ibáñez di H Arquitectes. Il dibattito sull'housing si allargherà poi anche a esempi del secolo scorso, con la presentazione del libro "Housing Atlas: Europe 20th Century" insieme agli autori - Carmen Espegel, Dick van Gameren e Orsina Simona Pierini - moderati da Stefano Tropea

 

  • Triennale: l’omaggio a Emilio Ambasz. Proiezione del film sul profeta dell’architettura green.

Alla Triennale l’omaggio al Maestro Emilio Ambasz con la proiezione di ‘Green Over Gray’, il film diretto da Francesca Molteni e Mattia Colombo. Ingresso gratuito, su registrazione.

Proiezione venerdì 24 maggio, ore 20
Giardino di Triennale Milano
Con un’introduzione di Francesca Molteni e Mattia Colombo

"Green Over Gray. Emilio Ambasz" Triennale Milano. 24 maggio 2024, ore 20.00 (Triennale Milano)

REGISTRATI QUI

Fonte: Ordine degli Architetti PPC di Milano, Triennale di Milano

#MilanoArchWeek2024

Immagini

Triennale di Milano

Triennale di Milano

Politecnico di Milano

Lecture Patio architettura Politecnico

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