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Mies Van Der Rohe: vita, architetture e pensiero di uno dei maestri del Modernismo

La vita, il pensiero e le opere principali dell'arch. Mies Van Der Rohe uno dei maestri dell'architettura del '900.

Mies Van der Rohe: gli esordi dell'architetto

Mies van der Rohe (1886-1969) è stato un architetto tedesco naturalizzato americano noto per essere stato uno tra i più importanti esponenti del Modernismo tedesco e la sua filosofia "Less is more".

Nasce ad Aquisgrana, in Germania, inizia la sua carriera come apprendista falegname e successivamente si trasferisce a Berlino per studiare presso l'Accademia d'arte locale. L'arrivo di Mies a Berlino ha coinciso con una fase di transizione di importanza decisiva per la storia dell'architettura e del design in Germania.

Nel 1908 inizia a lavorare per l'architetto Peter Behrens, dove incontra altre figure importanti dell'ambiente: Walter Gropius e Le Corbusier , che sarebbero diventati suoi amici e colleghi. Il suo successo come progettista si accresce negli anni '20 realizzando opere importanti come Villa Tugendhat a Brno, in Repubblica Ceca. Un anno dopo la pubblicazione del secondo volume di "Il Declino dell'Occidente", saggio pubblicato nel 1918 dal filosofo tedesco Oswald Spengler, Mies scriveva:

"L'architettura è la volontà dell'epoca concepita spazialmente; non l'ieri né il domani, solo l'oggi è plasmabile" e aggiungeva " plasmare la forma in base all'essenza del compito e con i mezzi della nostra epoca. Questo è il nostro lavoro".

Nel 1930 diventa direttore della Scuola di Bauhaus di Berlino, che verrà però poi chiusa dalle autorità naziste. 

Il Bauhaus (casa del costruire) è un nuovo modello di scuola di architettura, arte e design che viene fondata nel 1919 dall'architetto tedesco Walter Gropius che operò in Germania, a Weimar dal 1919 al 1925, a Dessau dal 1925 al 1932 e a Berlino dal 1932 al 1933.
La scuola aveva l'obiettivo di conciliare creazione artistica e il metodo artigianale con la produzione industriale, unendo cioè il valore estetico di un oggetto, la sua bellezza, con la componente tecnica e funzionale. 

Nel 1937, l'architetto si trasferisce negli Stati Uniti, dove insegna all'Illinois Institute of Technology a Chicago e  continua a progettare edifici di grande impatto. Vediamo di seguito nel dettaglio il suo approccio progettuale e le sue opere più significative.

 

Approccio progettuale, linee pulite e geometrie semplici: le sue opere più note

Mies affermava che l'edificio moderno deve essere la realizzazione concreta dello spirito moderno che in architettura raggiunge la massima evidenza nella tecnologia dell'acciaio e del vetro. L'architettura per lui doveva essere un processo razionale che portava a una verità incontestabile.

Inoltre, l'architetto abbracciava la teoria "Dio sta nei dettagli", infatti in tutti i suoi progetti c'era uno studio approfondito delle migliori soluzioni possibili nei dettagli costruttivi (angoli all'incrocio fra i muri, vetrate, i  pilastri cruciformi).

Durante la sua carriera, si è distinto per il suo approccio minimalista e razionale al design, caratterizzato da linee pulite e geometrie semplici. Era noto per l'utilizzo di materiali moderni e innovativi nei suoi progetti architettonici. Il suo stile si caratterizza per la razionalità, la pulizia delle linee e la chiarezza espressiva.

Tra le opere più note di Mies ci sono:

  • il progetto dell'edificio alto per uffici intorno al 1921 in un lotto triangolare delimitato dalla Friedrichstrasse a Berlino, un accostamento di tre torri prismatiche disposte ad angoli obliqui, alte venti piani collegate da corridoi e uno scheletro in acciaio con solai a sbalzo completamente rivestito da vetro.
  • Il monumento Liebknecht -Luxemburg realizzato nel 1926 a Berlino, dove l'architetto si avvicina a un'architettura dal forte contenuto psicologico. Un muro o meglio una scultura di mattoni dalla geometria lineare attraverso prismi rettangolari posizionati in strati orizzontali sfalsati.
  • La Villa Tugendhat a Brno, realizzata nel 1929, è considerata uno dei capolavori dell'architettura moderna ed è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. 
  • la Casa Farnsworth a Plano, Illinois, progettata nel 1946, è un esempio di architettura minimalista, dove il gioco di luci e ombre crea una forte sensazione di spazialità.
  • il Lake Shore Drive Buildings Apartments di Chicago (1948 - 1951), invece, Mies inventa il cosiddetto curtain wall (facciata continua), un sistema costituito da intelaiatura in acciaio e lastre di vetro. Importante per creare nuovi rapporti tra interno ed esterno dell'edificio, dato che precedentemente esisteva solo la facciata in muratura con finestre.
  • Il Seagram Building a New York, costruito tra il 1954 e il 1958, è stato uno dei primi grattacieli a utilizzare il telaio in acciaio come elemento portante, con un effetto di grande leggerezza e trasparenza.
  • Il Crown Hall dell'Illinois Institute of Technology, costruito tra il 1950 e il 1956, è un esempio di architettura modernista in cui il vetro e l'acciaio creano una struttura ariosa e aperta.

 

Seagram Building, Mies Van Der Rohe. fonte: wikipedia https://www.flickr.com/photos/dandeluca/2849325954/
Seagram Building, Mies Van Der Rohe. fonte: wikipedia https://www.flickr.com/photos/dandeluca/2849325954/
(dandeluca)
  • Il "Barcelona Pavilion", progettato per l'Esposizione Universale del 1929, è stato uno dei primi esempi di architettura moderna in cui l'interno e l'esterno si fondono in modo armonioso, creando uno spazio fluido e continuo. Un edificio dedicato alla rappresentazione, uno spazio vuoto e tuttavia organizzato: un'architettura come arte libera, espressione di impegno spirituale.

 

Padiglione tedesco per l'Esposizione Universale,1929.
Padiglione tedesco per l'Esposizione Universale, 1929.
(© Nadine Venturi)

  

Mies Van Der Rohe: materiali e tecniche costruttive innovative

Mies van der Rohe era noto per l'utilizzo di materiali moderni e tecnologie innovative nella sua architettura. Le sue opere erano caratterizzate dalla razionalità, dalla semplicità e dalla pulizia delle linee, in cui i materiali erano utilizzati per creare un'architettura trasparente e leggera, capace di fondersi con il paesaggio circostante.

Tra i materiali preferiti da Mies van der Rohe c'era l'acciaio, che utilizzava per creare strutture a telaio portante, che offrivano grande leggerezza e trasparenza. Utilizzava anche il vetro, che permetteva di creare uno spazio fluido e continuo, dove l'interno e l'esterno si fondono in modo armonioso. Il marmo era spesso usato per pavimentazioni, scale e rivestimenti interni, conferendo agli ambienti un aspetto elegante e solido.

Era solito adottare tecniche di costruzione prefabbricate, che consentivano di ridurre i tempi di costruzione e i costi.

In sintesi, Mies van der Rohe preferiva materiali moderni come acciaio, vetro e marmo e adottava tecniche di costruzione innovative e prefabbricate, che gli permettevano di creare edifici con un aspetto moderno e funzionale.

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Il focus dedicato a uno dei più importanti esponenti dell'architettura del '900. La vita, i materiali e le opere preferite di uno dei progettisti più iconici del panorama architettonico.

 

Mies Van Der Rohe e il Padiglione di Barcellona

Uno dei lavori più celebri di Mies van der Rohe è il Padiglione Tedesco per l'Esposizione Universale del 1929 a Barcellona, conosciuto anche come il "Barcelona Pavilion". Questa struttura temporanea, costruita per rappresentare la Germania all'Esposizione, è diventata un simbolo dell'architettura modernista del XX secolo.

Il progetto venne realizzato nella parte occidentale dell'ampio viale che arrivava al Palazzo Nazionale della città spagnola con il fronte più lungo dei lati posizionato perpendicolarmente alla piazza dove era inserito.

Il basamento del padiglione ha lo stesso effetto di un podio romano, e lo sviluppo orizzontale e il tetto piano potrebbero ricordare un tempio. All'estremità sud del podio si eleva un muro di travertino e dopo una piccola scalinata si trova una terrazza sempre in travertino e una grande piscina riflettente rivestita di vetro verde.

Lo spazio all'interno del padiglione è asimmetrico ma regolare, di fronte al muro verde antico sono collocate una fila di colonne sottili, di acciaio cromato con sezione a x equidistanti fra loro. All'interno una parete isolata realizzata con un marmo raro (onice dorato con venature dall'oro scuro a quello bianco) e di fronte si trova una parete di opalina illuminata con vicino un tavolo e una coppia di poltrone con struttura metallica (sedie "Barcelona").

  

Interno del Paglione con parete in marmo (onice dorato con venature dall'oro scuro a quello bianco).
Interno del Padiglione con parete in marmo (onice dorato con venature dall'oro scuro a quello bianco).
 (© Nadine Venturi)

 

Il padiglione è stato realizzato come uno spazio fluido associato alla percezione di una ricca colorazione e di superfici opulenti e un gioco di riflessi dati dall'uso di materiali come marmi levigati e il vetro. É presente una piattaforma sul bordo di una seconda piscina rivestita di vetro nero. Qui è posizionata la statua "Sera" dello scultore Georg Kolbe, contemporaneo dell'architetto.

Il movimento diventava un fattore centrale nella concezione formale e spaziale del Padiglione di Barcellona creando una forte connessione tra interno ed esterno.

Il padiglione di Barcellona è considerato uno dei capolavori dell'architettura moderna, grazie alla sua eleganza formale, alla sua grande precisione costruttiva e alla sua capacità di creare un ambiente spaziale unico, in cui l'architettura diventa l'espressione di un'idea di modernità.

 

Padiglione di Barcellona, Mies Van Der Rohe.
Padiglione di Barcellona, Mies Van Der Rohe.
(© Nadine Venturi)

 

Villa Tugendhat

Tra gli anni 1928-30 Mies progetta la Villa Tugendhat in un lotto di forte pendenza nella città di Brno. All'interno del progetto vengono inseriti un sacco di elementi architettonici tipici del progetto di Mies che erano stati già inseriti nel Padiglione di Barcellona.

La casa è stata addossata al pendio e progettata su due piani sul lato giardino. Il lato più di rappresentanza è stato collocato su un piano parallelo alla strada in cima alla collina.

La facciata su strada era suddivisa in un'ala residenziale più ampia rivolta a est e in un'ala di servizio a ovest.
Il piano superiore dell'ala residenziale era diviso in due blocchi di camere da letto leggermente sfalsati che affacciavano sulla terrazza.

L'abitazione presenta un ambiente molto ampio con solo un muro in curva e uno rettilineo da definire lo spazio. Il movimento si spiega all'interno di un ordine strutturale regolare oggettivamente giustificato. Le colonne in acciaio cruciformi sorreggono l'edificio e diventano un carattere distintivo dell'architettura di Mies Van Der Rohe.

 

Villa Tugendhat, Brno esterno.
Villa Tugendhat, Brno esterno. fonte: wikipedia autore: Petr1987.

  

Mies Van der Rohe in Italia

L'architetto ha avuto un impatto significativo anche sull'architettura italiana del XX secolo. Nonostante non abbia progettato molte opere in Italia, la sua influenza si è fatta sentire attraverso il movimento dell'architettura razionale, che ha avuto un forte impatto sulle generazioni successive di architetti italiani.

Infatti, molti tra cui Giuseppe Terragni, Luigi Moretti e Franco Albini, si sono ispirati alle idee dell'architetto per creare opere di architettura moderne e funzionali, che hanno contribuito a definire l'architettura italiana del XX secolo.

 

Mies van der Rohe negli Stati Uniti d'America

Nel 1938, Mies van der Rohe emigrò negli Stati Uniti per accettare la posizione di direttore della Scuola di Architettura dell'Istituto di Tecnologia di Chicago (IIT). Questa opportunità gli permise di lasciare un'impronta duratura sul paesaggio architettonico americano. 

Uno dei progetti più iconici di Mies van der Rohe negli Stati Uniti è il Farnsworth House, completato nel 1951. Situata a Plano, Illinois, questa casa è considerata un esempio fondamentale dell'architettura modernista.

Caratterizzata da una struttura di acciaio e grandi pareti di vetro, la casa sembra quasi fluttuare sul suo terreno circostante, creando una relazione diretta tra l'interno e l'esterno. La Farnsworth House rappresenta l'essenza dell'approccio di Mies van der Rohe alla progettazione, in cui la funzionalità, la purezza delle linee e la trasparenza sono elementi chiave.

 

https://www.flickr.com/photos/...
https://www.flickr.com/photos/...
Farnsworth House, Mies Van Der Rohe, Fonte: wikipedia, (tinyfroglet)

  

Un altro progetto di spicco realizzato da Mies van der Rohe negli Stati Uniti è il Seagram Building, completato nel 1958 a New York. Questo grattacielo è stato uno dei primi edifici a impiegare un sistema strutturale a telaio in acciaio e vetro, che divenne uno standard per i grattacieli successivi. Il Seagram Building è caratterizzato da una facciata bronzea e una planimetria aperta che consente una flessibilità nello spazio interno. Questo edificio rappresenta il raffinamento estetico di Mies van der Rohe, con l'attenzione per i dettagli e la proporzione che lo hanno reso un maestro dell'architettura moderna.

Il suo approccio razionale e minimalista ha contribuito a ridefinire il concetto di spazio e forma, introducendo una nuova estetica basata sulla purezza delle linee e sulla trasparenza. Le sue opere sono caratterizzate da una forte coerenza concettuale e una grande attenzione per i dettagli, che si traduce in un'esperienza spaziale unica.

Oltre alla Farnsworth House e al Seagram Building, l'architetto tedesco ha realizzato numerosi altri progetti negli Stati Uniti, tra cui il Lake Shore Drive Apartments a Chicago, il Crown Hall presso l'IIT e il Bacardi Building a Miami. In ognuno di questi edifici, si può apprezzare la sua estetica distintiva e la sua maestria nell'utilizzo dei materiali.

Il suo impatto sull'architettura americana si estende oltre le singole opere. Come direttore dell'IIT, Mies van der Rohe ha formato una generazione di architetti che hanno portato avanti la sua eredità, diffondendo i principi del modernismo in tutto il paese. Il suo approccio razionale e la sua filosofia del design hanno avuto una profonda influenza sulla progettazione architettonica negli Stati Uniti e nel mondo.

 

L'urbanistica e la pianificazione urbana

Mies van der Rohe ha avuto un impatto significativo anche sull'urbanistica e sulla pianificazione urbana, con particolare riferimento alla teoria del "campo libero" (free space), una concezione di città aperta e senza confini precisi, che consentiva ai cittadini di organizzare il proprio spazio in modo libero e spontaneo.

Secondo Mies van der Rohe, l'architettura e l'urbanistica dovrebbero essere basate sulla razionalità e sulla funzionalità, ma anche sulla libertà e sulla creatività dei cittadini. In questo senso, egli si opponeva alla pianificazione urbana autoritaria e centralizzata, che imponesse agli abitanti degli spazi rigidi e prefissati.

L'impegno professionale più importante  fu quello della supervisione dell'intervento residenziale Weissenhofsiedlung a Stoccarda, portato a termine nel 1927 insieme al Deutscher Werkbund.

Nel 1907 venne fondata l'associazione tedesca Deutscher Werkbund dall'architetto Muthesius, dall'imprenditore Karl Schmidt e dal pastore protestante e politico liberale Friedrich Naumann. Lo scopo era quello di proporre una nuova cultura del lavoro industriale dove venissero analizzati i costi di produzione, il valore dell'artigianalità, le modalità ed i tempi di produzione, cercando di coniugarli con le politiche aziendali.

Egli riunì un gran numero di progettisti internazionali e gli edifici che vennero costruiti a Stoccarda attestavano il trionfo dell'architettura moderna. Il comprensorio includeva 33 edifici, per un totale di 63 abitazioni. La planimetria generale insieme al blocco di appartamenti che costituirono il suo contributo e il progetto della Stanza di Vetro per un'esposizione ad esso collegata incarnavano i principi progettuali dell'architetto.

Nel 1929, Mies van der Rohe partecipò alla realizzazione del Piano di sviluppo urbano di Berlino, che prevedeva la creazione di una città aperta e dinamica, basata sulla libertà di movimento e sulla creazione di spazi verdi e di incontro. Il piano prevedeva inoltre la demolizione di alcune delle zone più degradate della città, per creare spazi pubblici e residenziali moderni e funzionali.

Infine, va ricordato il contributo di Mies van der Rohe alla progettazione di ville e complessi residenziali moderni, che hanno influenzato in modo significativo l'urbanistica e la pianificazione urbana del XX secolo. Mies van der Rohe concepiva l'architettura come uno strumento di trasformazione sociale, in grado di migliorare la vita delle persone e di creare un ambiente più sano e più funzionale per tutti.

  

Mies van Der Rohe e il design

Mies van der Rohe ha prestato particolare attenzione all'arredo dei suoi edifici, che era spesso progettato da lui stesso o in collaborazione con altri designer. Il suo stile minimalista e razionale si rifletteva anche nell'arredo, che era caratterizzato da forme essenziali e lineari, privo di decorazioni e orpelli.

Come già accennato, una delle sue creazioni più famose in campo dell'arredo è la "poltrona Barcelona", che è diventata un simbolo dell'architettura moderna e del design contemporaneo. La poltrona è stata progettata appositamente per il padiglione tedesco all'Esposizione Internazionale di Barcellona nel 1929 e si caratterizza per la sua eleganza essenziale e la sua funzionalità.

Oltre alla poltrona Barcellona, Mies van der Rohe ha progettato anche altri mobili iconici, come la sedia Brno, il tavolo Barcellona e il divano Barcellona. Tutti questi oggetti si caratterizzano per le loro forme pulite e lineari, che li rendono estremamente versatili e adatti ad ogni ambiente.

Mies van der Rohe ha sempre considerato l'arredo come parte integrante del suo progetto architettonico, e non come un elemento separato. In questo senso, egli cercava di creare un'atmosfera coerente e armoniosa in ogni aspetto dell'ambiente costruito, compreso l'arredo. La sua idea era quella di creare un ambiente funzionale e confortevole, che fosse anche esteticamente piacevole e armonioso.

 

Mies Van der Rohe e collaborazioni

Mies van der Rohe ha collaborato con molti artisti e designer durante la sua carriera, che hanno contribuito a definire il suo stile e la sua estetica minimalista e razionale. Tra le sue collaborazioni più importanti si possono citare:

  • Lilly Reich: Mies van der Rohe ha collaborato con la designer tedesca Lilly Reich in molti progetti di arredamento e di architettura. Reich ha lavorato con Mies van der Rohe alla creazione del padiglione tedesco all'Esposizione Internazionale di Barcellona nel 1929, progettando gli arredi e i tessuti per l'edificio. Inoltre, Reich ha collaborato con Mies van der Rohe alla progettazione dell'arredamento per la villa Tugendhat a Brno, in Repubblica Ceca.
  • Walter Gropius: Mies van der Rohe ha conosciuto Walter Gropius nel periodo in cui entrambi facevano parte della scuola di design Bauhaus. In seguito, i due hanno collaborato alla progettazione della Werkbundausstellung di Stoccarda nel 1927, un'importante esposizione di architettura e di design.
  • Le Corbusier: ha avuto anche una collaborazione con l'architetto svizzero-francese Le Corbusier, con cui ha condiviso l'interesse per la creazione di un'architettura moderna e razionale. In particolare, i due hanno lavorato insieme alla progettazione del Congresso Internazionale di Architettura Moderna (CIAM) nel 1929.
  • Philip Johnson: ha avuto una collaborazione particolarmente fruttuosa con l'architetto americano Philip Johnson, con cui ha condiviso l'interesse per l'architettura moderna e minimalista. I due hanno lavorato insieme alla progettazione del Seagram Building a New York nel 1958, che è diventato uno dei simboli dell'architettura moderna.

Mies van der Rohe muore il 17 agosto 1969, a Chicago, negli Stati Uniti, all'età di 83 anni.

Mies van der Rohe ha lasciato un grande eredità nell'architettura moderna, grazie alla sua visione razionale ed essenziale, che ha influenzato molti architetti e designer successivi. Il suo lavoro è stato caratterizzato dalla ricerca di una sintesi tra funzionalità, estetica e tecnologia, che ha portato alla creazione di edifici iconici e innovativi.


Fonte: wikipedia/MiesVanDerRohe

Immagini

© Nadine Venturi

Padiglione di Barcellona Mies Van Der Rohe esterno

Hans Knips

Neue_Nationalgalerie_ Mies Van Der Rohe

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