Metodo di classificazione acustica delle unità immobiliari: qual è la norma UNI di riferimento?
Una sintesi delle principali novità introdotte nell'ultima revisione della norma UNI 11367:2023 Acustica in edilizia - Classificazione acustica delle unità immobiliari - Procedura di valutazione e verifica in opera.
UNI 11367: le novità introdotte nell'ultima revisione
Dopo 12 anni era necessario intervenire sulla UNI 11367. Frutto di un lavoro di revisione iniziato nel 2018, la nuova versione della UNI 11367 è stata pubblicata il 26 gennaio 2023. La norma tratta i criteri per la misurazione e valutazione di alcuni dei requisiti acustici prestazionali degli edifici, o come individua il titolo, delle unità immobiliari.
Da ciò deriva una classificazione acustica per l’intera unità immobiliare a seconda di ciascun requisito.
La norma, inoltre, propone una valutazione sintetica dell’insieme dei requisiti per unità immobiliare attraverso un unico indice descrittore. Sono esclusi dal campo di applicazione della norma tutti quei fabbricati che hanno una destinazione agricola, artigianale e industriale. Come nella versione del 2010, la nuova è completa di appendici che approfondiscono alcuni specifici argomenti.
La discussione è stata ampia e il lavoro ha impegnato per diversi anni la Sottocommissione UNI/CT 002/SC 01 Acustica in edilizia, il cui gruppo di lavoro GL 05 Classificazione acustica degli edifici ha avuto l’onere di redigere il testo.
Proviamo a vedere le principali novità rispetto alla versione del 2010.
UNI 11367 stabilisce un metodo di classificazione acustica
La prima balza all’occhio proprio nel punto 1 dello scopo e campo di applicazione. Infatti, sono state introdotte due note importanti che forniscono una ulteriore chiave di lettura del testo.
La prima specifica che la norma fornisce metodi oggettivi di valutazione e comparazione per alcune delle prestazioni acustiche, i cui metodi di classificazione possono trovare applicazione in diversi ambiti, sia per la valutazione di requisiti cogenti, sia per la rispondenza a richieste contrattuali.
La seconda nota esprime chiaramente le relazioni tra la norma italiana e la norma ISO/TS 19488, in quanto i risultati ottenuti con l’uso delle due norme non sono confrontabili. La norma internazionale è stata oggetto di approfondimenti e dibattito perché rischiava di sovrapporsi completamente alla UNI 11367. Tuttavia, un esame attento del testo definitivo della norma internazionale ha permesso di evidenziare alcune criticità rispetto ai requisiti legali minimi vigenti con il DPCM 5/12/1997 e con i parametri indicati nei CAM Edilizia, che ha condotto alla scelta di proseguire con la pubblicazione della UNI 11367 senza adottare la ISO/TS 19488.
Nella UNI 11367 troviamo i contenuti della UNI 11444
Uno dei motivi per il quale fu avviata la revisione della UNI 11367, probabilmente il più impattante sul nuovo testo, è l’inserimento dei concetti espressi dalla UNI 11444, pubblicata all’epoca due anni dopo la prima versione della UNI 11367. Questa norma permetteva di selezionare le unità immobiliare in edifici con caratteristiche non seriali. Sulla base dei metodi previsti dalla UNI 11444, pur non garantendo l’effettiva individuazione in opera della prestazione minima assoluta reale per ciascuna unità immobiliare, la determinazione degli elementi edilizi “peggiori” consente di avere un criterio oggettivo e riferibile che offre il vantaggio di attuare una sorta di model checking anche per edifici non gestiti in ottica BIM.
Nella nuova versione della UNI 11367 possiamo ritrovare i contenuti della UNI 11444 aggiornati nella appendice F, che fornisce i criteri per la selezione degli elementi tecnici, degli ambienti e delle unità immobiliari sulla base della criticità acustica in sistemi edilizi non seriali ai fini dell’effettuazione delle prove. La UNI 11444, perciò, è stata ritirata.
Adeguamento ai più recenti riferimenti normativi
Essendo passati 12 anni dalla precedente versione, un altro sforzo è stato quello di adeguare i riferimenti normativi, introducendo anche nuove norme che nel frattempo erano state pubblicate.
In particolare, sono state inserite le norme delle misure in opera necessarie per ottenere i dati delle misure di classificazione e sono stati aggiornati i riferimenti relativi alle incertezze, cioè le tre parti che compongono la serie UNI EN ISO 16283.
Oltre a queste, si fa riferimento alle due parti della UNI 11532 che permettono di descrivere la qualità acustica di un ambiente, indicandone i valori di riferimento in relazione alla destinazione d’uso dell’ambiente stesso.
Infine, si fa cenno alle norme di posa degli elementi tecnologici come la UNI 11673-1 e la UNI 11296 sulla posa dei serramenti come supporto alla valutazione così da evitare che errori di posa possano comportare scostamenti, anche rilevanti, tra la valutazione previsionale e il risultato finale.
Versione più snella della UNI 11367
Ultima modifica sostanziale della nuova UNI 11367 ha riguardato il volume del testo. Infatti, ad una prima vista si passa dalle 100 pagine della versione precedente alle 50 della versione attuale. Questo scostamento di pagine è dovuto al fatto che l’appendice contenente gli esempi applicativi è stata stralciata. Essa non andrà persa, ma verrà sviluppata, ampliata ed integrata in una specifica tecnica di prossima pubblicazione.
UNI 11367 è di supporto al progettista per conformarsi ai CAM
Tralasciando le modifiche editoriali e quelle minori che hanno avuto il compito di migliorare il testo, è bene ricordare che la UNI 11367 è di supporto al progettista per conformarsi ai Criteri Ambientali Minimi, decreto 23 giugno 2022. Infatti la norma UNI 11367 è citata al punto 2.4.11 Prestazioni e comfort acustici.
Si legge nel criterio presente nel dispositivo legislativo: i valori prestazionali dei requisiti acustici passivi dei singoli elementi tecnici dell’edificio, partizioni orizzontali e verticali, facciate, impianti tecnici, definiti dalla norma UNI 11367 corrispondono almeno a quelli della classe II del prospetto 1 di tale norma. Il testo prosegue con altri riferimenti ai prospetti della norma per soddisfare i parametri previsti.
Pertanto nei CAM si fa riferimento alla norma in maniera cogente per i valori prestazionali da conseguire per gli edifici pubblici e la verifica di tale criterio prevede una relazione acustica di calcolo previsionale secondo le norme tecniche stesse.
Questa sussidiarietà norme tecniche e leggi riconosce che il lavoro svolto negli organi tecnici UNI ad opera di esperti rappresentanti di tutti i portatori di interesse sia fatto bene e allo stesso tempo comporta una maggiore attenzione e prontezza nella revisione e aggiornamento dei testi normativi.
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