Messa in sicurezza strade, ponti e viadotti: il Decreto Asset finanzia anche la progettazione
L'articolo 14 del Decreto 'Omnibus' istituisce un Fondo del totale di 50 milioni di euro, suddivisi in 18 milioni per il 2023, 20 milioni per il 2024 e 12 milioni per il 2025, per il finanziamento di interventi di messa in sicurezza di tratti stradali, ponti e viadotti di competenza degli enti locali
Il Decreto Asset e Investimenti (104/2023), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 10 agosto, contiene al suo interno un articolo, il n.14, dedicato esclusivamente alla messa in sicurezza delle strade, dei ponti e dei viadotti di competenza degli enti locali.
La misura è importante non solo per le gare d'appalto che a cascata ne deriveranno, ma anche perché tra le attività finanziabili rientrano anche quelle di progettazione.
50 milioni per la sicurezza di strade: ripartizione e priorità
Nello specifico, viene istituito - nella disponibilità del MIT - un Fondo del totale di 50 milioni di euro, suddivisi in 18 milioni per il 2023, 20 milioni per il 2024 e 12 milioni per il 2025, per il finanziamento di interventi di messa in sicurezza e manutenzione di strade comunali.
Sono considerate ammissibili anche le spese di progettazione, ove previste.
Per quel che riguarda l'anno 2023, le risorse sono assegnate prioritariamente ai comuni per i quali nel medesimo anno sia stato dichiarato lo stato di emergenza ai sensi del decreto legislativo 1/2018.
Serve un decreto per far partire l'iter
Con decreto interministeriale da adottare entro il 15 ottobre 2023, sono definiti:
- a) i requisiti per la presentazione da parte dei comuni delle istanze di accesso al fondo, parametrati sul relativo numero di abitanti;
- b) l'importo massimo del contributo complessivamente concesso a ciascun comune beneficiario, determinato in relazione alle soglie di cui all'art.50 del decreto legislativo 36/2023;
- c) i contenuti e le modalità di presentazione dell’istanza da parte del comune;
- d) i criteri e i parametri per l'elaborazione della graduatoria, nonché le modalità di scorrimento della medesima graduatoria;
- e) le procedure di erogazione, monitoraggio, revoca e rendicontazione delle risorse assegnate.
Entro il 31 ottobre 2023, i comuni presentano al MIT apposita istanza di accesso al fondo.
Gli interventi inclusi nell'istanza devono essere identificati tramite il codice unico di progetto (CUP).
Graduatorie entro il 15 novembre, poi l'erogazione e di conseguenza gli appalti (e le progettazioni)
Entro il 15 novembre il MIT approverà la graduatoria degli interventi ammessi al finanziamento. Entro 90 giorni dalla data di adozione del decreto di finanziamento, quindi, il comune beneficiario dovrà stipulare il contratto relativo ai lavori per la realizzazione dell'investimento. Tali lavori dovranno comunque concludersi entro i successivi 120 giorni.
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