Mercato residenziale nel 2024: stop di compravendite (-7,2%) per mancanza di offerta, incertezza e potere d'acquisto
Il mercato immobiliare residenziale in Italia ha visto un calo del 7,2% nel primo trimestre del 2024, dovuto a scarsa offerta di case nuove, incertezza economica e difficoltà di accesso al credito. Milano è l'unica grande città con una quota significativa di nuove case, ma a livello nazionale l'offerta non riesce a soddisfare la crescente domanda di abitazioni sostenibili.
Mercato immobiliare residenziale in fase di stallo nel primo trimestre 2024
Il mercato immobiliare residenziale in Italia apre il 2024 con un segno negativo: -7,2% di compravendute nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, per un totale di 154.770 abitazioni passate di mano. Un dato preoccupante che, sebbene non inaspettato, evidenzia la necessità di un intervento strutturale per rilanciare il settore.
Le cause della frenata sono molteplici e complesse:
- Scarsa offerta di nuove case ad alta efficienza energetica: Un fattore cruciale, soprattutto per le fasce di acquirenti con budget limitati, come i giovani e le famiglie numerose. A fronte di una domanda in crescita per abitazioni sostenibili e moderne, l'offerta fatica a rispondere in modo adeguato, penalizzando il mercato e limitando le scelte dei potenziali acquirenti.
- Incertezza economica e perdita di potere d'acquisto: Le famiglie italiane si trovano ad affrontare un contesto economico incerto, caratterizzato da un aumento del costo del denaro e un'inflazione persistente. Questi fattori erodono il potere d'acquisto delle famiglie, rendendo più difficile l'accesso al credito e l'acquisto di una casa, soprattutto per le giovani generazioni.
- Difficoltà di accesso al credito: I mutui, diventati più costosi a causa dell'aumento dei tassi di interesse, sono meno accessibili per molte famiglie. Questo ha portato a una contrazione del numero di acquirenti che possono far ricorso al finanziamento, con un impatto negativo sulle compravendite, soprattutto per le abitazioni di fascia alta.
- Crollo degli investimenti nel residenziale: -35% nel primo trimestre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, principalmente a causa dell'aumento dei tassi di interesse e della minore redditività degli investimenti immobiliari. Questo calo degli investimenti penalizza il mercato e limita la disponibilità di nuove abitazioni.
- Ritiro dal mercato di immobili ristrutturati con il Superbonus: La tassazione delle plusvalenze e il trasferimento delle detrazioni scoraggiano la vendita di queste abitazioni, creando un ulteriore ostacolo alla circolazione degli immobili sul mercato.
Oltre alle cause sopracitate, l'analisi evidenzia altri punti chiave:
- Le nuove case rappresentano solo il 6,8% del totale delle vendite, con un calo del -23% rispetto al primo trimestre 2023. Questo dato sottolinea la difficoltà di reperire sul mercato nuove abitazioni, soprattutto quelle ad alta efficienza energetica, che sono maggiormente richieste.
- Milano è l'unica grande città con una quota di nuove case superiore al 10% (12,6%). Nelle altre grandi città, la quota di nuove case è decisamente inferiore, con valori che oscillano tra l'8,1% di Firenze e lo 0,4% di Genova.
- La domanda di case nuove, soprattutto quelle ad alta efficienza energetica, è ancora molto forte, ma l'offerta è inadeguata. Questo divario tra domanda e offerta rappresenta un ostacolo significativo alla crescita del mercato.
Gli acquirenti sono sempre più attenti all'impatto ambientale e ai servizi comuni dedicati alle persone, aspetti che spesso non trovano riscontro nell'offerta attuale. C'è una crescente richiesta di abitazioni sostenibili e dotate di servizi condominiali che favoriscano la socializzazione e la qualità della vita, ma l'offerta fatica ad adeguarsi a queste nuove esigenze.
Le previsioni per il futuro del mercato immobiliare residenziale non sono rosee. Se da un lato si attende una stabilizzazione dei tassi di interesse, dall'altro persistono le incertezze legate all'andamento dell'economia e all'inflazione. In questo scenario, è fondamentale un intervento strutturale da parte delle istituzioni e degli operatori del settore per rilanciare il mercato.
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Fonte: comunicato di Abitare Co.
Fonte: Elaborazione Abitare Co. su base dati Osservatorio Mercato Immobiliare (OMI) – Agenzia delle Entrate
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