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Mercato immobiliare: su cosa punteranno gli investitori? Analisi e previsioni al Forum di Scenari Immobiliari

Al 28° Forum di Scenari Immobiliari a Santa Margherita Ligure hanno preso parte oltre 200 manager e imprenditori per analizzare l'impatto che la pandemia ha avuto sul real estate e delineare i nuovi trend del settore immobiliare.

Residenziale, logistico/industriale e terziario: sono questi i settori su cui il mercato immobiliare punterà maggiormente nel prossimo periodo a Milano e a Roma.

La crisi sanitaria porterà a un riequilibrio dei valori immobiliari e spingerà a nuove modalità di progettazione degli immobili, con una maggiore attenzione per la qualità del costruito in termini di comfort, ampiezza vani e spazi intermedi.

Sono alcune delle considerazioni emerse durante la 28esima edizione del Forum di Scenari Immobiliari a Santa Margherita Ligure, a cui hanno preso parte oltre 200 imprenditori e manager.

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Il mercato immobiliare Post-Covid: corrono residenziale, logistica e terziario

Dopo il forte impatto che la pandemia ha avuto e continua ad avere nel 2020, le previsioni per il futuro sono più ottimistiche, con un sistema economico che dovrebbe migliorare leggermente sia nel 2021 che nei prossimi 3-5 anni. Anche il comparto del settore immobiliare è previsto in ripresa nel medio periodo, mentre è ancora stabile il prossimo anno, con compravendite in moderato aumento nel comparto residenziale, mentre i prezzi resteranno fermi. Queste sono alcune delle previsioni degli oltre 200 tra imprenditori e manager riuniti al 28° Forum organizzato a S.Margherita Ligure da Scenari Immobiliari, Istituto indipendente di studi e ricerche.

«Il mercato immobiliare italiano – ha commentato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, nella giornata di chiusura del Forum – non smetterà di attrarre investimenti che nel 2021 privilegeranno in particolare i segmenti residenziale, logistico/industriale e terziario a Milano così come a Roma dove anche i mercati di nicchia si ritaglieranno una buona fetta del totale. Dal nostro sondaggio è emerso che l’eredità della crisi sanitaria si concretizzerà in un riequilibrio dei valori immobiliari, con un calo dei rendimenti sul breve periodo e più investimenti sul lungo, in nuove modalità di progettazione degli immobili, con una maggiore attenzione per la qualità del costruito in termini di comfort, ampiezza vani, spazi intermedi».

L'analisi di Mario Breglia: come cambierà il real estate?

Nel 2021 il mercato immobiliare pronto al rimbalzo

«Verranno penalizzati gli immobili in cattive condizioni con conseguente aumento sul mercato di quelli in disuso. Gli uffici dovranno essere ripensati in chiave smart working, sottolineando ancora di più la sicurezza e la salute dei lavoratori. Ci sarà un evidente rallentamento fino all'esaurirsi della pandemia – ha concluso Breglia – dopo di che il mercato vivrà un forte rimbalzo».

Quasi la metà (44%) degli imprenditori e manager intervistati durante il 28° Forum di Scenari Immobiliari prevede che il sistema economico italiano migliorerà leggermente nel 2021, mentre poco meno di un terzo (30%) prevede un leggero peggioramento. Aumentano gli ottimisti nel medio periodo (3-5 anni): più di 5 su 10 degli intervistati ipotizzano un piccolo miglioramento, mentre 2 su 10 una certa stabilità.

Dal sondaggio di Scenari Immobiliari emerge che se per il 2021 le previsioni di oltre un quarto degli intervistati (26%) puntano a un lieve miglioramento dell’industria immobiliare, privilegiando in oltre il 40% dei casi una certa stabilità per i prossimi 3-5 anni gli scenari ipotizzati sono più rosei e in quasi il 60% dei casi vedono un piccolo miglioramento, con la stabilità che scende a valori in torno a 25%.

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La maggioranza (44%) di imprenditori e manager intervistati si esprimono positivamente verso un incremento moderato delle compravendite residenziali nel 2021 e solo un (34%) verso una situazione di stabilità. Sul fronte dei prezzi, invece, prevale la cautela che in 4 casi su 10 si traduce in una previsione di stabilità mentre solo in 2 casi su 10 azzarda un incremento moderato.

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Il mercato del Real Estate: le previsioni per fine 2020 

Secondo l'European Outlook 2021, presentato in occasione del Forum, nel 2020 l’effetto della crisi sanitaria del Covid-19 sui mercati immobiliari europei determina un calo del fatturato superiore al dieci per cento, con una punta del 18,3 per cento in Spagna.

Sta migliorando il mercato italiano che si stima che chiuderà con un meno 15,2 per cento. Si prevede un calo di quasi il 10 per cento per il mercato statunitense, dove la discesa potrebbe essere più forte e anche più lunga, data la mancanza di politiche di protezione dal virus. Come dopo ogni tempesta, anche nel real estate tornerà la quiete e per il prossimo anno sono attesi rimbalzi importanti in tutti i Paesi, con un più 7,8 per cento per l’Italia, trainato dal settore residenziale (più 9 per cento).

«Le previsioni per gli ultimi mesi del 2020 - ha commentato Mario Breglia - sono decisamente meno negative di quelle, catastrofiche, attese del primo trimestre. Dopo i vari lockdown i mercati hanno ripreso una modesta attività in Europa e nel quarto trimestre si dovrebbe tornare ai trend normali in tuti i Paesi dell’area UE. Nel complesso, ci stiamo avviando verso una fase di ‘quiete’ che prenderà vita nel 2021, ovviamente in uno scenario dove i vaccini siano distribuiti a gran parte della popolazione mondiale, con l’economica, anche grazie ai grandi interventi pubblici, in ripresa. E’ indubbio, ad ogni modo, che quanto accaduto cambierà profondamente il real estate e le aspettative di investitori e utilizzatori. Il ‘niente sarà come prima’ nel settore immobiliare è una realtà che si concretizzerà nei prossimi anni, con profonde trasformazioni sui prodotti e nei mercati».

Il fatturato del mercato immobiliare italiano nel 2020 non raggiungerà di centodieci miliardi di euro.

Mentre il comparto residenziale perde il dieci per cento, l’alberghiero si contrae del settanta per cento e il terziario di quasi il trenta per cento. Riduzioni importanti anche nel settore commerciale, dove il calo di scambi si accompagna ad una netta discesa delle quotazioni. La crisi del settore commerciale dovrebbe continuare anche il prossimo anno. Mentre per gli alberghi si attende un vero boom (ovviamente nei limiti di un mercato dalle dimensioni modeste). Per il 2021 il fatturato globale dovrebbe tornare vicino alla soglia dei centoventi miliardi di euro.

Sul fronte degli investimenti nel 2020 non si dovrebbero superare i 5 miliardi di euro, contro i 12 dello scorso anno mentre per il 2021 è atteso un ritorno sui livelli medi dello scorso decennio (oltre 8 miliardi), chiaramente con Milano protagonista e in forte ripresa.

Le prospettive del settore immobiliare: la parola a investitori e stakeholder del settore

Manager, investitori, immobiliaristi, progettisti, imprese costruttrici e società di consulenza: tante le riflessioni emerse durante l'edizione 2020 del Forum organizzato da Scenari Immobiliari. 

Ingenio ha raccolto le opinioni di alcuni dei principali esperti del settore:

Effetto South Working: cresce la ricerca di case al Sud

Secondo l'indagine condotta da Casa.it il lockdown non ha spento l'interesse degli italiani a ricercare casa: come spiegato da Mario Franci, direttore commerciale e marketing di Casa.it, ora si chiedono abitazioni più grandi, con spazi verdi e terrazzi ed è cresciuta anche la ricerca di immobili nelle Regioni e province del Sud.

L'intervista


L'emergenza sanitaria ha cambiato gli scenari d'investimento? L'analisi settore per settore

Alessandro Mazzanti, Ceo di CBRE Italia, fa il punto sugli effetti che la pandemia ha avuto sugli investimenti nei diversi settori del mercato immobiliare, che ha subito un rallentamento legato all'incertezza del periodo e che potrebbe riprendere, con un leggero miglioramento, già dal prossimo anno. 

L'intervista


Gli asset per il rilancio dell'immobiliare? «Logistica di prossimità e residenziale in affitto»

Mario Abbadessa, Senior Managing Director e Country Head di Hines Italy, fa il punto sugli scenari futuri del settore immobiliare: le veri classi d'investimento nell'epoca della pandemia sono la logistica dell'ultimo miglio e il residenziale in affitto per famiglie e studenti. Senza dimenticare che la chiave del nuovo sviluppo immobiliare sarà proprio l'offerta di servizi. 

L'intervista


Dal Pastro (Covivio): «Gli uffici? Resteranno un asset fondamentale. Avanti con il format Wellio»

Anche se la pandemia ha avuto un impatto significativo sul settore immobiliare, per Alexei Dal Pastro, Ceo di Covivio Italia, l'ufficio resterà un asset fondamentale. Anzi, il gruppo immobiliare, pur continuando a investire sull'offerta tradizionale di uffici in locazione, punterà anche sul format Wellio, creando nuovi spazi per il pro-working. 

L'intervista


Catella: «La rigenerazione urbana è una priorità». Il focus? Non sarà più solo Milano

L'emergenza sanitaria trasformerà le città? Torneranno forti o dovranno essere ripensate? 

Secondo Manfredi Catella, Ceo di Coima, Milano continuerà a essere determinante per il mercato immobiliare italiano, ma la crescente digitalizzazione e il lavoro da remoto, potrebbero consentire a territori e città, che si erano parzialmente remotizzati, di acquisire una nuova attualità». 

L'intervista


Appartamenti più ampi, spazi esterni, tecnologia e servizi: come cambia la casa ai tempi del Covid

La quarantena imposta dall'emergenza sanitaria ha davvero influito sulla domanda abitativa?

Per Giuseppe Crupi, amministratore unico di Abitare e Co., oggi le esigenze sono cambiate: si apprezzano di più le case grandi, con balconi e aree verdi e le residenze che includano servizi aggiuntivi come aree per il lavoro, quelle dedicate ai bambini e al relax, fino ad arrivare a spazi progettati per l'assistenza alla persona. Tutto questo senza ovviamente dimenticare la componente tecnologica. 

L'intervista


Le città dopo la pandemia? La priorità è la rigenerazione urbana delle periferie

L'architetto Massimo Roj, fondatore e amministratore delegato di Progetto CMR, interviene sul tema della rigenerazione urbana delle periferie. Riqualificare le aree marginali dei grandi centri urbani è oggi più che mai prioritario per garantire una miglior vivibilità delle città, soprattutto dopo che il lockdown dei mesi scorsi ci ha fatto riscoprire maggiormente "la vita di quartiere". Nell'intervista, l'architetto Roj anticipa anche gli obiettivi della proposta progettuale per la rigenerazione dei quartieri ERP di Milano messa a punto insieme all'Ing. Gianni Verga.

L'intervista