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Mercato immobiliare: in Italia raggiunto il valore di 127 mld di euro (+3.2%)

Il mercato immobiliare globale, dopo un anno positivo nel 2022, sta affrontando difficoltà generalizzate, tranne per il risparmio gestito in immobili attraverso fondi immobiliari e Reits, che mantengono valori positivi grazie a strategie di qualità. Il valore del patrimonio immobiliare globale è stimato crescere del 2,3%, raggiungendo i 4.550 miliardi di euro nel 2023, con l'Europa in aumento del 3,3%.

Dopo un 2022 positivo, quest'anno il mercato regge grazie al risparmio gestito dai fondi 

Dopo un anno 2022 che ha fatto segnare risultati particolarmente positivi, il mercato immobiliare globale sta ora attraversando un periodo di complessità, con impatti evidenti in quasi tutti i suoi comparti. Tuttavia, un settore che sta dimostrando di mantenere la sua stabilità è quello del risparmio gestito in immobili attraverso fondi immobiliari e Reits.

Questi veicoli di investimento stanno reagendo in modo positivo alla sfida attuale, mantenendo saldi i propri valori grazie a una strategia incentrata sulla qualità. Tale approccio si manifesta attraverso operazioni mirate di dismissioni, acquisizioni e semplificazioni. A livello mondiale, il valore del patrimonio immobiliare gestito da questi fondi ha registrato una crescita complessiva del 2,3%, raggiungendo la notevole cifra di 4.550 miliardi di euro alla fine del 2023, un aumento rispetto ai dodici mesi precedenti.

L'Europa, contribuente significativo al patrimonio mondiale con quasi il 35%, ha visto un aumento del 3,3%, raggiungendo i 1.580 miliardi di euro. L'Italia segue questo trend di crescita, con un valore di 127 miliardi di euro nel 2023, che rappresenta un aumento del 3,2% rispetto al 2022. Le prospettive per il 2024 sono altrettanto positive, con una previsione di raggiungere i 132 miliardi di euro, indicando un incremento del 3,9%.

Questi dati emergono dall'aggiornamento del Rapporto 2023 su “I Fondi immobiliari in Italia e all’estero”, presentato a Roma da Scenari Immobiliari in collaborazione con lo Studio Casadei, che ha curato la parte di analisi finanziaria.

Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, ha sottolineato l'importanza dei fondi immobiliari per il mercato europeo e italiano, evidenziando la loro stabilità anche in periodi complicati. Breglia ha notato che nonostante il fenomeno dello smart working, le grandi aziende nel settore terziario continuano a preferire la qualità degli spazi immobiliari, generando una domanda crescente di ambienti funzionali. Ciò si riflette nei livelli elevati di occupazione degli immobili, con il tasso di vacanza nel terziario nuovo inferiore al 2%, a differenza del 15% per gli immobili meno adatti.

Il Rapporto di Scenari Immobiliari e lo Studio Casadei indicano che nel 2023 ha proseguito il ciclo espansivo dei fondi immobiliari italiani. Il patrimonio gestito nel nostro Paese ha toccato quasi il 12% del totale dell'area UE, con un valore di 127 miliardi di euro detenuti direttamente dai 630 fondi attivi. Ciò rappresenta un aumento di circa il 3,3% rispetto all'anno precedente.

Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari, ha confermato che i valori positivi registrati nel 2023 si prevede che continueranno nel 2024, con un aumento del 2,7% per l'Net Asset Value (Nav) e del 3,9% per il patrimonio. Le previsioni indicano che il patrimonio dei fondi in Italia raggiungerà i 132 miliardi di euro nel 2024, con un aumento di venti unità per un totale di 650 veicoli.

Nonostante il trend positivo dell'ultimo trimestre, le stime di fine anno indicano che il mercato potrebbe raggiungere i 5,5 miliardi di euro, al di sotto delle aspettative. Tuttavia, si prevede una ripresa più sostenuta delle attività di investimento nella seconda metà del 2024. L'Italia rimane un mercato attraente, con la componente internazionale dei capitali che continua a prevalere sugli investimenti complessivi. Milano e Roma sono ancora i principali poli attrattivi, nonostante l'interesse crescente per i mercati regionali.

L'aggiornamento del Rapporto è stato presentato da Mario Breglia e Francesca Zirnstein di Scenari Immobiliari, insieme a Gottardo Casadei dello Studio Casadei, e è stato commentato dai responsabili delle SGR che aderiscono al gruppo di lavoro. Fabio Bergallo (POLIS FONDI SGR), Alessandro Busci (PRELIOS SGR), Riccardo Corsi (FABRICA IMMOBILIARE SGR), Luca D’Antrassi (DEA CAPITAL REAL ESTATE SGR), Domenico Giusti (CASTELLO SGR), Rosario Grimaldi (INVESTIRE SGR), Gabriella Pelosi (GENERALI REAL ESTATE SGR), Cristiano Rossetto (COIMA SGR), Vincenzo Scerbo (COLLIERS GLOBAL INVESTORS ITALY SGR) hanno fornito ulteriori prospettive positive, sottolineando la tendenza alla diversificazione dei portafogli rispetto alla composizione attuale.

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