In occasione del SAMOTER 2014, abbiamo incontrato Renato Biavati, Direttore Commerciale Europa CIFA a cui abbiamo rivolto qualche domanda per conoscere mercato e tendenze dei mezzi per il trasporto e consegna del calcestruzzo.
In occasione del SAMOTER 2014, abbiamo incontrato Renato Biavati, Direttore Commerciale Europa CIFA a cui abbiamo rivolto qualche domanda per conoscere mercato e tendenze dei mezzi per il trasporto e consegna del calcestruzzo. Intervista di Stefania Alessandrini, IMREADY
La situazione del mercato europeo Il mercato europeo delle macchine per calcestruzzo – ha spiegato Biavati – presenta una situazione con dei chiari e degli scuri. Ci sono regioni, come quelle del Nord Europa dove il mercato manifesta segnali positivi e i dati di vendita del gruppo risultano molto interessanti. Nel Centro Europa le regioni in crescita sono la Polonia e la Russia, mentre si confermano negativi i dati provenienti dai paesi del Sud Europa ad eccezione della Turchia.
Dati difficili anche per l’Italia dove però il mercato delle betonpompe manifesta comunque segnali e margini di miglioramento a differenza delle autobetoniere e pompe il cui mercato risulta abbastanza fermo.
Le tendenze delle macchine nel settore del calcestruzzo
Il peso è l’elemento cruciale quando si parla di macchine per il trasporto e consegna del calcestruzzo.
In particolare parlando di pompe, avere oggi un braccio il più lungo possibile rimanendo nei pesi legali – ha sottolineato Biavati - rappresenta un grosso elemento di successo.
Per questo CIFA ultimamente si è concentrata sui materiali compositi (carbontech) che per le loro caratteristiche permettono di avere bracci più lunghi nei limiti legali di peso.
Energya E9
Energya E9 è l’ultima nata in casa CIFA, a risposta delle sempre più sentite esigenze di sostenibilità che il mercato richiede, soprattutto nordeuropeo. Energya E9 è una autobetoniera ibrida che al di la di un costo iniziale superiore, è in grado di far risparmiare su base annua, circa 10.000 euro (considerando circa 40.000 km/anno), permettendo quindi di recuperare il maggior costo iniziale nel giro di 2/3 anni.
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