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Meccanica, piccola crescita per l'export italiano (+2%). Si impenna quello nel Medio Oriente (+35%)

Nel primo trimestre del 2024, l'industria meccanica italiana ha registrato un incremento del 2% nelle esportazioni, con una crescita significativa verso l'America Settentrionale (+11%) e il Medio Oriente (+35%). Nonostante le tensioni geopolitiche, l'export verso gli Stati Uniti è aumentato del 12,8%, mentre le importazioni complessive sono diminuite del 10%.

Nel primo trimestre del 2024, l’industria meccanica italiana ha dimostrato una notevole resilienza sui mercati esteri, registrando un incremento dell’export del 2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questo dato positivo, elaborato dall’Ufficio statistica di Anima Confindustria, è particolarmente significativo in un contesto economico e geopolitico segnato da numerose criticità.

 

Crescita dell’export verso l’America Settentrionale e il Medio Oriente

Le esportazioni italiane hanno visto una crescita notevole in alcuni mercati chiave. L’America Settentrionale ha registrato un aumento dell'11%, mentre il Medio Oriente ha segnato un impressionante +35%. Gli Stati Uniti si sono confermati il principale mercato di destinazione, con esportazioni che hanno raggiunto 1,1 miliardi di euro, in crescita del 12,8% rispetto al primo trimestre del 2023. Questo risultato rafforza ulteriormente l'importanza del mercato statunitense per l'industria meccanica italiana.

In contrasto, la Germania ha perso il primato con 916,8 milioni di euro di esportazioni, segnando un calo del 7,5%. Anche la Francia ha visto una leggera diminuzione delle esportazioni italiane, con un calo dell'1,3%.

 

Espansione nei mercati del Medio Oriente

I paesi del Medio Oriente stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante per l’export italiano. In particolare, l’Arabia Saudita e il Qatar hanno mostrato crescite significative, rispettivamente del 50% e del 145%. Questi dati indicano un crescente interesse e una maggiore penetrazione del Made in Italy in queste regioni.

 

Calo delle importazioni: -10%

Parallelamente alla crescita dell’export, l’industria meccanica italiana ha registrato un netto calo delle importazioni, pari al 10% rispetto al primo trimestre del 2023. In particolare, si è osservata una riduzione degli acquisti dalla Germania (-13,7%) e dalla Cina (-12,4%). Questo calo delle importazioni dalla Cina riflette una tendenza al reshoring, con le imprese europee che riportano la produzione più vicino ai propri mercati principali. In controtendenza, le importazioni dagli Stati Uniti sono aumentate del 32%.

Pietro Almici, presidente di Anima Confindustria, ha commentato positivamente i dati sull’export, sottolineando l’importanza della stabilità ottenuta nonostante le difficoltà internazionali. Almici ha evidenziato le sfide poste dalla guerra in Ucraina e dal conflitto israelo-palestinese, oltre alla forte incertezza legata alle elezioni presidenziali americane.

«I dati relativi all’export rappresentano un segnale positivo per l’industria meccanica italiana, rivelando uno scenario di stabilità importante alla luce delle difficoltà che hanno caratterizzato lo scorso anno e i primi mesi del 2024 proprio sul piano internazionale», ha dichiarato Almici. «Pensiamo alla guerra in Ucraina che non dà segnali di risoluzione, a cui si è aggiunto lo scoppio del conflitto israelo-palestinese, due eventi che determinano pesanti ricadute anche sui commerci. Oltre alle tensioni geopolitiche, pesa la forte incertezza che sta interessando i mercati, anche in relazione alle prossime elezioni presidenziali americane

Anima Confindustria continua a supportare la vocazione internazionale del settore meccanico italiano attraverso iniziative come gli Export Days, tenutisi il 20 e 21 giugno, che hanno visto la partecipazione di 120 aziende e l’organizzazione di 780 incontri con buyer provenienti da oltre 20 paesi.

Almici ha concluso sottolineando l’importanza di valorizzare la presenza internazionale del comparto: «Come federazione, continueremo a collaborare con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con ICE Agenzia e con ambasciate e consolati con l’obiettivo di incrementare i contatti delle nostre aziende manifatturiere con l’estero, partecipando a missioni e fiere in tutto il mondo e organizzando eventi sul territorio nazionale.»

In un contesto globale complesso, l’industria meccanica italiana conferma la sua eccellenza e capacità di adattamento, dimostrandosi una forza trainante dell’economia del paese.

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