Marone (Federcostruzioni) sul Superbonus: "Non si guardi solo al disavanzo"

I bonus fiscali la scelta giusta per avere edifici meno energivori e  più sostenibili

Alessandro Morelli, sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha partecipato su invito della presidente Paola Marone alla riunione del Consiglio Generale di Federcostruzioni.

Al centro dell’incontro il tema del miglioramento sismico degli edifici, in particolare le Scuole ed Ospedali, hanno partecipato anche Massimiliano Valerii, direttore CENSIS e altre figure di spicco nell’ambito degli argomenti trattati.
Alessandro Morelli ha evidenziato l’importanza di studi indipendenti sui numeri e gli effetti dei bonus, per consentire al governo di prendere le decisioni più corrette e risolvere il problema della monetizzazione dei crediti.

L’ing. Paola Marone, nel corso della sua relazione ha riportato al sottosegretario "La transizione ecologica, processo lungo ma ineluttabile, è alla base del PNRR in linea con le strategie europee. La riqualificazione degli edifici volta ad assicurarne una maggiore efficienza sotto il profilo energetico, visto che sono responsabili del 40% del consumo, è una delle azioni da mettere in atto per ottenere un’Europa sostenibile sul piano ambientale. Inoltre la UE richiede al settore edilizio di decarbonizzare il patrimonio immobiliare, responsabile del 36% delle emissioni di CO₂ nell’Unione.»

La soluzione corretta era stata individuata, ha aggiunto la Presidente "Gli incentivi fiscali si sono rivelati strumenti principali per raggiungere il duplice obiettivo di diminuire l’impatto energetico e climatico del vetusto stock abitativo italiano. Consideriamo che il nostro patrimonio residenziale nazionale ha più di 50 anni."

E non è solo un problema di efficienza energetica o sostenibilità «Da sottolineare l’aspetto primario del rischio sismico.

Bonus che ha avuto un peso sull’economia italiana "La misura ha rimesso in moto un settore chiave dell’economia italiana da anni in crisi, colpito dallo stop alle attività produttive durante l’anno pandemico, ma contraddistinto da un effetto moltiplicatore eccezionale. Le costruzioni sono legate a quasi il 90% dei settori produttivi. La spesa aggiuntiva di 1 miliardo nelle costruzioni genera effetti diretti ed indiretti per 2,3 miliardi di euro che arrivano a 3,5 nel lungo periodo. In termini di occupazione produce un incremento di oltre 15.500 posti di lavoro. L’attenzione di tutti i report ufficiali è focalizzata proprio nel determinare se lo Stato in compartecipazione con il capitale privato possa raggiungere questi obiettivi e soprattutto la loro sostenibilità fiscale. Questo il tema essenziale. Molti gli studi, tutti autorevoli, sul tema.»

Centro Studi Ance a CENSIS confermano la straordinarietà della misura. L’autorevole e recente pubblicazione del CENSIS se lo chiede, cercando di dare una risposta. L’interessante studio "Ecobonus e superbonus per la transizione energetica del Paese", realizzato dal Censis in collaborazione con Harley&Dikkinson afferma che 55 miliardi di investimenti certificati da Enea fino al 30/09/22 per il SuperEcobonus hanno attivato direttamente un valore della produzione nella filiera delle costruzioni e dei servizi tecnici connessi pari a 79,7 mld di euro (effetto diretto) a cui si aggiungono 36 mld di produzione attivati in altri settori del sistema economico connesso alle componenti dell'indotto (effetto indiretto). L’occupazione totale attivata è stimata in 900 mila unità.

Paola Marone ha concluso «Il punto essenziale su cui tutti dovrebbero riflettere è che secondo gli autori dello studio, ogni intervento sulla rimodulazione dei Superbonus dovrebbe basarsi sulla valutazione di più parametri, non soffermandosi esclusivamente sul disavanzo di bilancio generato dalla spesa per gli incentivi alla riqualificazione degli edifici.»