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Manutenzione e verifiche nel tempo per i sistemi radianti

Gli interventi di manutenzione da attuare nel tempo su un impianto radiante, con particolare attenzione al trattamento dell’acqua e alla verifica dell'efficienza alla luce delle novità legislative e normative.

I tre ambiti della manutenzione dei sistemi radianti

Il tema della manutenzione dei sistemi radianti riguarda tre ambiti, talvolta reciprocamente correlati. Questi sono:

  1. trattamento dell’acqua nell’impianto;
  2. verifica dell’efficienza;
  3. ribilanciamento delle portate (taratura).

Nel presente articolo sono approfonditi i primi due, anche alla luce delle novità legislative e normative degli scorsi anni.

 

Termografie di un teatro a Bolzano (uffici, immagine a sinistra) e sala (a destra).
Termografie di un teatro a Bolzano (uffici, immagine a sinistra) e sala (a destra).

 

Il trattamento dell'acqua

La norma UNI 8065 dal titolo “Trattamento dell'acqua negli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva, per la produzione di acqua calda sanitaria e negli impianti solari termici” (versione Luglio 2019), costituisce la regola tecnica da rispettare in quanto espressamente richiamata da più disposti legislativi tra cui, il più recente è Decreto Ministeriale del 26 Giugno 2015.

Per questo motivo il linguaggio adottato nel testo normativo utilizza frequentemente termini prescrittivi, che è molto più facile trovare in una legge piuttosto che in una norma tecnica. Le leggi riguardano la qualità dell’acqua, gli impianti, le prestazioni energetiche degli edifici e i materiali che possono entrare in contatto con l’acqua potabile. La norma ne costituisce l’attuazione. Molti dei parametri, delle caratteristiche degli impianti e dei riferimenti ai materiali che sono riportati nella norma UNI 8065:2019, sono riportati ancor prima nelle leggi che disciplinano il settore.

Le imposizioni sul trattamento dell'acqua riguardano non solo gli impianti nuovi, ma anche quelli sottoposti a ristrutturazione o a semplice sostituzione del generatore.

 

Riferimento normativi e legislativi

Riferimenti obbligatori (leggi, decreti) e quelli normativi (che diventano obbligatori quando sono citati in un riferimento obbligatorio – ne è un esempio la norma UNI 8065) sono riassunti nella tabella.

 

* DiCO = Dichiarazione di conformità secondo il DM 37/2008 Le prescrizioni del “Decreto Ministeriale del 26 Giugno 2015” sono riportate nell’estratto in figura.
* DiCO = Dichiarazione di conformità secondo il DM 37/2008
Le prescrizioni del “Decreto Ministeriale del 26 Giugno 2015” sono riportate nell’estratto in figura.
Estratto “Decreto Ministeriale del 26 Giugno 2015”
Estratto “Decreto Ministeriale del 26 Giugno 2015”.

Le attività di revisioni di alcuni documenti legislativi importanti sono seguite dai Gruppi Consultivi CTI (con acronimo GC) che operano su tematiche specifiche non direttamente collegate con la predisposizione di normativa tecnica.

 

GC 90 - Gruppo Consultivo "Legge 90"

Il Gruppo Consultivo ha come scopo principale quello di fornire supporto tecnico al Ministero dello Sviluppo Economico (ora Ministero delle Imprese e del Made in Italy) sulle tematiche riguardanti la Legge 90 e i relativi decreti attuativi, la certificazione energetica e l’efficienza energetica degli edifici. Il Gruppo Consultivo è l’organo del CTI all’interno del quale possono essere discusse argomentazioni di interesse dei Soci CTI riguardanti le tematiche sopra elencate.

Il gruppo sta curando la revisione del DM 26 giugno 2015, la cui revisione procederà per tutto il 2023.

 

GC LIBR - Gruppo Consultivo "Libretto di impianto"

Il Gruppo Consultivo sta lavorando alla revisione del DPR 74.

 

La norma UNI 8065

La norma UNI 8065:2019 nell’ambito di applicazione ai sistemi radianti si può riassumere in quattro punti:

  • obbligo di trattare con inibitore l’acqua di tutti i circuiti di riscaldamento e obbligo di installare un filtro sul ritorno caldaia;
  • l’inibitore deve proteggere dalla corrosione tutti i metalli presenti;
  • obbligo di effettuare il lavaggio in occasione di ogni modifica sull’impianto (es. sostituzione caldaia) e anche il lavaggio preliminare degli impianti nuovi;
  •  estensione dei controlli periodici sull’acqua dell’impianto.

  

Schema di esempio di sistema radiante abbinato ad un generatore di calore (potenza al focolare  100kW)
Schema di esempio di sistema radiante abbinato ad un generatore di calore (potenza al focolare  100kW).

 

Per quanto riguarda i trattamenti fisici o chimico-fisici la norma li descrive e li dettaglia. Questi sono:

  •  filtrazione e/o defangazione per la protezione delle apparecchiature poste a valle e del circuito idraulico;
  •  disaerazione;
  • addolcimento mediante resine a scambio ionico;
  • rimineralizzazione;
  • rimozione selettiva di nitrati e altri ioni mediante resine a scambio ionico;
  • demineralizzazione.

Il condizionamento chimico dell'acqua del circuito di climatizzazione estiva ed invernale deve presentare le seguenti funzioni:

  • inibizione delle incrostazioni;
  • dispersione dei depositi;
  •  inibizione dei fenomeni corrosivi;
  • correzione del pH;
  • controllo delle crescite microbiologiche;
  • funzione antigelo.

La scelta dei trattamenti è un passaggio fondamentale che la norma guida dettagliandone le scelte; infatti i trattamenti (fisici, chimico-fisici, chimici) si utilizzano, secondo necessità, singolarmente o in combinazione tra di loro. La scelta del tipo di trattamento deve essere effettuata in base:

  • alle caratteristiche dell'acqua da trattare;
  • alla tipologia di impianto;
  •  alla potenza complessiva dell'impianto termico (nel caso di impianti di climatizzazione e acqua calda sanitaria);
  • ai requisiti prescritti dalla legislazione vigente (al momento della stesura della presente norma Decreto 26.06.2015, D.P.R. n. 412/93, D.M. n. 25/12, D.M. n. 174/04. D.P.R. 74/13. D.M 10/2/2014 e s.m.i.).

Lo scorso anno (2022) era stata discussa a livello CTI una ipotesi di revisione della norma. Tale attività però è stata sospesa e verrà rivalutata nel corso del 2023.

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Cosa troverai nel pdf? Come si possono fare valutazioni nel tempo per capire se il proprio impianto radiante funziona correttamente? Le verifiche nel tempo per queste tipologie di impianti con alcuni esempi pratici.

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