Maltempo: l'alluvione colpisce la Toscana, danni e disagi in tutta Italia
La tempesta Cieran, arrivata in Italia dal Nord Europa, sta lasciando dietro di se morti e distruzione, soprattutto in Toscana, dove cinque persone sono morte e 40mila sono prive di elettricità. Per oggi, 3 novembre, allerta rossa su parte del Veneto e del Friuli, arancione su quasi tutte le regioni del Centro-Nord.
Raffiche di vento a oltre 120 km/h a Livorno, sul litorale romano mareggiate con onde alte 3 metri
Come annunciato, il maltempo ha flagellato l'Italia: la tempesta Ciaran sta transitando sul Nord del Paese e in giornata si sposterà nelle zone più centrali. La situazione più difficile al momento la si registra in Toscana, dove sette persone sono morte e alcune risultano ancora disperse dopo le piogge e i conseguenti allagamenti. Le province più colpite risultano essere quelle di Prato, Firenze e Pistoia, dove 40mila persone sono senza energia elettrica.
"Il sopralluogo in città è stato uno shock. Una botta nello stomaco, un dolore che ti fa venire da piangere. Ma dopo una serata e una notte di devastazione ci tireremo su le maniche per pulire, sistemare e riportare alla normalità la nostra città". Così si è espresso sui social il Sindaco di Prato Matteo Biffoni.
Il primo cittadino di Montemurlo (cittadina a circa 20 km da Prato) Simone Calamai rende noto che alle sei di questa mattina erano caduti 200 mm in poche ore: "Un'ondata senza precedenti, la priorità in queste ore è il salvataggio delle vite umane, delle persone rimaste imprigionate nelle auto o bloccate in casa, soprattutto gli anziani non autosufficienti e i malati".
Quarrata, in provincia di Pistoia, è andata completamente sott'acqua, strade come fiumi e allagamenti diffusi. Danni alle abitazioni e residenti isolati. La protezione civile ha lavorato per tutta la notte con i mezzi anfibi per soccorrere la popolazione.
A Borgo San Lorenzo (Firenze), la Sieve, che defluisce a sfioro dell’argine, non riesce più a ricevere le acque provenienti dalle fognature, il fiume sta uscendo dai tombini invadendo una piazzetta vicino all’argine e il livello sta salendo avvicinandosi alla strada provinciale. A Barberino di Mugello criticità diffuse sul reticolo idrogeologico secondario. Problemi con la situazione del torrente Stura, ed è in corso un’evacuazione preventiva nelle aree centrali del paese limitrofe al corso d’acqua.
Registrate frane importanti tra San Quirico, Sassetta e sul Montalbano.
A Firenze è passata senza criticità la piena dell'Arno, mentre a Milano si tengono sotto stretta osservazione il Lambro e il Seveso.
Secondo i dati del Consorzio Lamma a Pontedera è caduto in tre ore più di quanto accade di solito nell'intero mese di novembre (che è il più piovoso dell'anno), lo stesso è successo nella provincia di Prato.
A Pontedera sono caduti 192 millimetri d’acqua in tre ore, a Gello (sempre nel Pisano) 182 e nella prima ora rispettivamente 113 e 108 millimetri
Danni e limitazioni anche nel resto d'Italia: a Livorno chiuso il traffico portuale a causa di raffiche di vento che arrivano a 120km/h, a Casacalenda (Campobasso) per lo stesso motivo è crollata la parete di una scuola elementare. Raffiche di vento e allagamenti anche in Versilia. A Belluno sono in corso le ricerche di un Vigile del Fuoco caduto nel tardo pomeriggio di ieri nel canale Rui a Puos D'Alpago (Belluno).
Sul litorale di Roma si registra una forte mareggiata, con onde alte più di 3 metri.
Il maltempo continuerà a sferzare il Paese per tutta la giornata di oggi, venerdì 3 novembre, dove è allerta rossa su parte del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, codice arancione in vigore sulla Campania, l'Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia, la Liguria, la Lombardia, la Toscana, il Trentino Alto Adige e il Veneto.
Per domani è previsto invece un miglioramento su quasi tutto il Paese.
Cambiamenti climatici: non possiamo più parlare di mitigazione ma solo di adattamento
Alla luce di quello che è accaduto in questi giorni in Toscana e nel Nord Italia, ma anche a maggio in Emilia Romagna o nelle Marche nel settembre 2022, è evidente a tutti come non possiamo più parlare di mitigazione ma solo di adattamento.
Sull'argomento è intervento anche Mauro Grassi, esperto in materia di dissesto idrogeologico che nella intervista realizzata in occasione del SAIE Bari 2023, sottolinea come dobbiamo ormai adattarci a questi cambiamenti climatici e affrontare il problema dell'acqua, o della troppa acqua, come nelle alluvioni o della poca acqua e quindi dei fenomeni di siccità. Occorre, da qui a 20 anni, investire molte risorse e in maniera organizzata per affrontare questa grande sfida.
GUARDA L'INTERVISTA
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