Appalti Pubblici | Infrastrutture
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Malcostumi o controlli spettacolo: la vicenda dell'Autostrada dei Parchi ci costa quasi due miliardi e mezzo

Il Tribunale Civile di Roma ha recentemente stabilito un indennizzo di 500 milioni di euro per Strada dei Parchi nella controversia sulle autostrade A24-A25. Nell'articolo di Andrea Dari, un riepilogo della storia di questo contenzioso, e un commento finale di critica ai 'controlli spettacolo' e alla spettacolarizzazione dell'ingegneria che forse hanno fatto da base per uno spreco di risorse, quasi due miliardi e mezzo di euro.

Tribunale Civile di Roma conferma Provvisionale di 500 Milioni per Strada dei Parchi nella Vertenza Autostrade A24-A25

Il Tribunale civile di Roma ha confermato la provvisionale di 500 milioni di euro a favore di Strada dei Parchi, parte di un indennizzo complessivo stimato in 2,39 miliardi di euro, nel quadro della controversia riguardante la revoca della concessione delle autostrade A24-A25.

Questa decisione rappresenta un passo significativo verso la soluzione definitiva del contenzioso relativo alla concessionaria Strada dei Parchi, parte del Gruppo Toto.

La vicenda inizia quando il governo Draghi, nel luglio 2022, revoca la concessione delle autostrade Roma-L'Aquila-Teramo (A24) e l'autostrada Torano-Pescara (A25) a Strada dei Parchi. Il motivo ufficiale per questa decisione era basato su presunti gravi inadempimenti manutentivi che avrebbero potuto recare danno agli utenti. Tuttavia, le accuse sono state successivamente ritenute infondate, come dimostrato dalle assoluzioni con formula piena pronunciate dai Tribunali de L'Aquila e di Teramo.

In seguito, Strada dei Parchi ha intrapreso un contenzioso legale per vedersi riconosciuti i propri diritti lesi. Il Tribunale civile di Roma, nella sua ultima sentenza, ha riconosciuto il diritto dell'ex concessionario a ricevere una provvisionale di 500 milioni di euro, parte di un indennizzo complessivo stimato in 2,39 miliardi di euro.

Questa somma, già stanziata dal precedente governo, rappresenta un importante sostegno finanziario per Strada dei Parchi, che potrebbe utilizzarla per saldare al 100% i fornitori e scongiurare la procedura di liquidazione giudiziaria della società. La XVI sezione del Tribunale di Roma ha rilevato che la corresponsione di una provvisionale è funzionale al buon esito del piano concordatario presentato dalla società.

La decisione del Tribunale ha un impatto significativo anche sulle future decisioni del governo. Si discute infatti la possibilità di restituire la gestione delle autostrade al gruppo Toto, evitando così al ministero altri risarcimenti milionari.

La vicenda di Strada dei Parchi evidenzia le sfide legali e amministrative che possono emergere nella gestione delle infrastrutture pubbliche e la necessità di equilibri delicati tra interessi pubblici e privati.

Resta da vedere come questa vicenda influenzerà la politica e la gestione delle autostrade in Italia in futuro.

Ma vista l'importanza della vicenda vorrei riprenderne alcuni passi salienti.

Memoria corta? tutto partito con Toninelli nel 2018 dopo il crollo del ponte sul Polcevera

Il 18 novembre 2018 il Manifesto titolava "Strada dei Parchi diffida il ministro. Scontro con Toninelli" e riportava:

"All’allarme lanciato dal ministro delle Infrastrutture che martedì aveva riferito di aver visto con i propri occhi alcuni piloni che sorreggono i 176 viadotti dell’autostrada «in condizioni così degradate da risultare allarmanti», ha risposto ieri il Gruppo Toto che dal 2009 gestisce le due autostrade classificate come «montane» che collegano Roma con la costa adriatica abruzzese. Con una diffida. Nella lunga missiva inviata al Mit per sbloccare subito i 192 milioni di euro destinati, tramite il decreto Genova, alla messa in sicurezza antisismica dei viadotti dell’A24/25, la società del costruttore abruzzese diffida il governo a «voler adottare senza ulteriore indugio e comunque entro e non oltre 5 giorni ogni atto autorizzativo teso a consentire l’avvio di lavori urgenti o comunque ritenuti necessari, con ogni conseguente assunzione di responsabilità in caso di ulteriori ritardi e/o espresso diniego». Toni duri dovuti ad un allarme «ingiustificato», secondo Strada dei Parchi, e che ha gettato nel panico amministratori e cittadini laziali e abruzzesi, spaesati davanti all’inattività del Mit. Il Gruppo Toto intima così di sbloccare quei fondi «senza inutilmente procrastinare i tempi – si legge ancora nella diffida – con note di chiaro contenuto dilatorio rispetto alle quali non si può più replicare tacendo sull’inerzia che dalle stesse trapela»."

 

L'ex Ministro Danilo Toninelli fa il sopraluogo tecnico dei piloni dell'Autostrada dei Parchi
L'ex Ministro Danilo Toninelli e il sopraluogo tecnico dei piloni dell'Autostrada dei Parchi

 

E nell'articolo si riporta ancora, sempre come dichiarazioni del Gruppo Toto "In ogni caso, aggiunge, «il ministro non faccia allarmismi, perché in caso contrario la gente si preoccupa e a quel punto diminuisce il traffico. E se diminuisce il traffico si crea un danno, e per contratto se cala il traffico ci sono le condizioni per aumentare i pedaggi». Fabris avverte così Toninelli di non esagerare con gli annunci ad effetto, come quello twittato a inizio ottobre, mentre annunciava il blocco temporaneo dell’aumento dei pedaggi concesso ai sindaci in rivolta, di «cambiare i termini della concessione».

E quale la puntualizzazione del Ministro: "sostiene Toninelli, «lo Stato, a causa della vecchia politica dei cosiddetti esperti, non ha il potere di chiudere alcuna infrastruttura autostradale». «Io ho potuto visionare coi miei occhi i piloni che sostengono questa autostrada e sono dissestati – ha puntualizzato l’esponente pentastellato – perciò ho detto ai miei tecnici “andate a controllare».”

 

Il video con le Iene e il Ministro Danilo Toninelli sotto i piloni dei ponti dell'A24

 

E la conclusione della vicenda, quella che oggi emerge dalla sentenza, l'aveva già suggerita l'ex ministro Delrio

La concessionaria richiamava il governo ad approvare il nuovo Piano economico finanziario da 3,1 miliardi di investimenti, necessario «per dare attuazione agli interventi stabiliti nella legge 228 del 24 dicembre 2012».

Un piano che, ricorda anche l’ex ministro Graziano Delrio, era già pronto, ed «è stato validato dal Consiglio superiore dei lavori Pubblici e concordato con l’Ue perché non rientrasse negli aiuti di Stato. Basterebbe – aggiunge rivolto a Toninelli – che parlasse con i suoi uffici. Dovrebbe sapere anche che il piano è finanziato per oltre un miliardo con il Fondo investimenti del 2018. Si concentri dunque ad applicare il piano e si attivi per usare le risorse del Fondo bloccate da mesi a Palazzo Chigi»."

Ma dal 2018 di acqua ne è passata sotto i ponti, anche dell'A24 e A25

E sì, perchè la sentenza si rifà alla decisione del governo Draghi.

Da Toninelli alla decisione ci passa un secondo governo Conte, con la Paola De Micheli come Ministro alle Infrastrutture, e il governo Draghi, per l'appunto, con il Ministro Enrico Giovannini.

Nel febbraio 2020 il ministro De Micheli puntava sugli interventi tecnici sull'infrastruttura: "... abbiamo preso un po’ di tempo e abbiamo approvato una norma, nella legge di bilancio, che consentisse approfondimenti sia progettuali che economici. Ora abbiamo chiuso una proposta inviata al concessionario, siamo in attesa che ci risponda”. Un piano che prevedeva la messa in sicurezza strutturale antisismica delle due arterie, in particolare, ponti e viadotti, con un intervento di 3,1 miliardi di euro, di cui 2 a carico dello Stato e la restante parte assicurata dalla concessionaria.

Nella programmazione, approvata dal Cipe, era previsto lo stanziamento di una prima tranche di circa 700 milioni di euro.

Ma per la gestione dei fondi per gli interventi la Ministra punta in realtà a un Commissario. Con il DL Rilancio (Art. 206) la Ministra De Micheli punta infatti ad ottenere la nomina di un terzo commissario per gestire direttamente i 2 mld€ di contributi pubblici per la messa in sicurezza antisismica di A24 e A25 (differentemente da quanto previsto dalla L. 228/2012). Commissario che dovrebbe rimanere in carica 5 anni, che potrà avvalersi di una nuova struttura di 10 persone e collaborazioni esterne, per un costo di 60 milioni di euro come stabilisce lo stesso Articolo 206 del DL Rilancio, che stanzia però appena 80 milioni di euro nei prossimi 3 anni.

Sulla questione dei commissari invito alla lettura - per chi vuole appassionarsi - dei numerosi articoli e passaggi che portano alla nomina non di uno, non di due, ma di tre commissari.

 

2022 - La lega le vuole declassare e rendere gratuite

Il primo maggio 2022, la consigliera regionale abruzzese della Lega Antonietta La Porta propone il declassamento dell'autostrada a superstrada: "Le autostrade abruzzesi, nate come fattore di crescita della regione - accusa - grazie alle privatizzazioni degli anni '90 sono diventate una sciagura per l’Abruzzo, una palla al piede e un freno allo sviluppo, al contrario di quello che è successo alle regioni limitrofe come Lazio, Umbria e Marche, che con una rete di moderne e gratuite superstrade collegano comodamente tutti i loro territori a costo zero per i cittadini".

 

2022 - Il Ministro Giovanni rompe il contratto

Il decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri sulla revoca della concessione a Strada dei Parchi della gestione delle autostrade A24 e A25 che dispone l'immediato subentro di ANAS S.p.A. nella gestione dell'autostrada che, per assicurare la continuità dell'esercizio autostradale è arrivato infatti all'inizio del mese di luglio del 2022.

E la decisione viene motivata dal governo come contestazione dei lavori, sicurezza e manutenzione ordinaria e mancati pagamenti, oltre al fatto che la concessionaria sia finita sotto inchiesta nelle procure abruzzesi per lo stato della infrastruttura.

E ciò malgrado il fatto che il concessionario avesse ottenuto nel frattempo sentenze favorevoli, tra cui il blocco del pignoramento intentato da Anas sancito dal tribunale di Roma che ha riconosciuto il principio della compensazione sottolineando che lo stato deve al privato una somma maggiore dei circa 500 milioni di euro rivendicati.

Nel Pef, oltre ai costi dei pedaggi, emerge l'altra grande questione: il mega piano di messa in sicurezza sismica di circa 6,2 miliardi di euro per rispettare i dettami della legge di stabilità del 2012, dopo il terremoto dell'Aquila, che considera le due arterie strategiche in caso di calamità naturali.

A quella decisione era sortita la reazione del governatore abruzzese, Marco Marsilio, secondo il quale la vicenda "darà vita a un contenzioso micidiale" considerando che "Benetton e Atlantia sono stati liquidati con 8 miliardi di euro dopo aver fatto crollare un ponte con decine di morti". Una Cassandra.

Nei mesi successivi i giudici rintervengono. Il Tar, con due pronunce, ha sospeso gli effetti della revoca della concessione, ma il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione.

Il Tar ha reputato che, per tutelare la sicurezza della circolazione, vada salvaguardata la «continuità gestionale», lasciando la concessione a Strada dei parchi. Anche perché «la tempestiva attuazione dei necessari interventi» è tutelata da un Commissario Straordinario istituito dalla legge.

Due volte la decisione è stata annullata dal Consiglio di Stato che, sottolineano fonti di Sdp, ha ribaltato il verdetto con due argomentazioni diverse: nel primo caso con il pericolo crollo, nel secondo caso con il fatto che il privato non avesse i fondi, richiesti allo Stato, per mettere in sicurezza le due arterie. Le stesse fonti ricordano come lo stesso Consiglio di Stato nel novembre del 2020 aveva nominato un commissario ad acta con il compito di approvare il nuovo piano economico finanziario (Pef), non aggiornato dal 2014, proprio per le inadempienze dell’allora Ministero per le Infrastrutture.

2023 - Imprevisti: vai al "parco della Vittoria"

E ora l'ultima novità: il Tribunale civile di Roma ha confermato la provvisionale di 500 milioni di euro a favore di Strada dei Parchi, parte di un indennizzo complessivo stimato in 2,39 miliardi di euro, nel quadro della controversia riguardante la revoca della concessione delle autostrade A24-A25.

Soldi nostri, ovviamente perchè chi ha preso certe decisioni non risponde in solido.

Ma finirà qui ? altri ricorsi e sentenze interverranno sulla questione.

Ovviamente il sottoscritto non ha nessun titolo per poter entrare nel merito dal punto di vista giuridico, ma una domanda mi sento di farla: se allora si fossero fatti i controlli in modo serio, invece di andare con le "Iene", un caschetto e una picozza sotto i ponti non avremmo forse evitato tutto questo spreco di denaro pubblico e privato? 

personalmente sono contro i "controlli spettacolo" o la "spettacolarizzazione dei controlli", sono contro gli "sciamani dell'ingegneria", coloro che parlano di aspetti tecnici senza alcun tipo di supporto dei dati e delle informazioni tecniche, sono per l'ingegneria vera, che mi sembra sia mancata in questa lunga vicenda.


FONTI:

  • Strada dei Parchi diffida il ministro. Scontro con Toninelli, Il Manifesto
  • Autostrada dei Parchi A24-A25, revocata la concessione. "Decisione storica"
  • A24 e A25, la proposta del ministero a Strada dei Parchi per la messa in sicurezza, ilcapoluogo.it
  • Declassare le autostrade abruzzesi a superstrade gratuite": la proposta provocatoria della Lega, chietitoday.it
  • DL Rilancio: si prepara esproprio di Strada dei Parchi, aiscat.it
  • A24-A25: revoca gestione, Tar Lazio rinvia. Nuovo ricorso Sdp, rete8.it

Video

Toninelli e Le Iene sotto i viadotti di Strada dei Parchi

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