ISI - ASSOCIAZIONE INGEGNERIA SISMICA ITALIANA
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Luca Ferrari confermato Presidente ISI - Associazione Ingegneria Sismica Italiana

Luca Ferrari confermato Presidente ISI

Nel corso dell’assemblea ordinaria di ISI (Associazione Ingegneria Sismica Italiana) tenutasi ieri a Milano - che ha provveduto al rinnovo delle cariche sociali - Luca Ferrari è stato confermato alla presidenza per il biennio 2014-2016. Alla vice-presidenza è stato invece eletto Marcello Guelpa.

"Devo ringraziare tutti i soci per la rinnovata fiducia – dice l’ingegner Ferrari presidente di ISI dal settembre 2012 – e vorrei ricordare come i risultati ottenuti da ISI, tra i quali possiamo senza dubbio annoverare la promozione nel nostro Paese della Classificazione del Rischio Sismico, sono il frutto di una straordinaria unità d’intenti tra tutti gli associati. Ad ISI è stata infatti affidata la Segreteria Tecnica del Gruppo di Studio, istituito con il D.M. del 17.10.2013 dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, che ha come obiettivo la proposizione di uno o più documenti normativi per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni, finalizzata all'incentivazione fiscale di interventi per la riduzione dello stesso rischio”.
“In un momento difficile per l’economia italiana, in particolare nel settore delle costruzioni, il sistema di classificazione della vulnerabilità sismica, voluto dal ministro Lupi, rappresenta uno strumento indispensabile per dare attuazione alle norme introdotte con il decreto "ecobonus" (DL 63/2013 convertito dalla Legge 90/2013). Consentirà, infatti, di individuare le modalità di applicazione di incentivi fiscali per interventi di riduzione del rischio sismico, graduati sulla base della tipologia di interventi, della valutazione quantitativa del rischio effettivo e della riduzione di rischio ottenuta con l'intervento. Esso permetterà inoltre di introdurre meccanismi di valorizzazione dell'accoppiamento di tali interventi con quelli finalizzati alla qualificazione energetica degli edifici. Va sottolineato che poter disporre di un sistema di classificazione del rischio sismico diffonde una conoscenza che permette di valutare consapevolmente le decisioni relative ad interventi di miglioramento sulla base di criteri semplici ed oggettivi a beneficio di corretti investimenti nel settore delle Costruzioni, rilancio economico del comparto e miglioramento della resilienza del patrimonio immobiliare del Paese”.
“ISI nonostante la sua relativa gioventù, essendo stata fondata poco più di quattro anni fa, ha già assunto un ruolo significativo nel panorama nazionale e la crescita significativa del numero dei propri associati - sicuramente in contro tendenza in questo periodo rispetto ad altre realtà associative – ne è la conferma. È certamente mio intendimento, grazie al contributo dei componenti del Consiglio Direttivo e, più in generale di tutti i soci, perseguire l’obiettivo principale di ISI: ridurre le criticità causate dagli eventi sismici che purtroppo con frequenza ciclica si ripresentano nel nostro paese. Per raggiungere questo risultato l’Associazione continuerà, ad esempio, a promuovere e divulgare studi e ricerche per lo sviluppo di tecnologie antisismiche, e la conseguente sicurezza delle opere da costruire o da riabilitare, nonché a favorire l’aggiornamento continuo delle conoscenze professionali, scientifiche e tecniche di coloro che operano nel campo dell’ingegneria antisismica”.
Sicuramente una delle caratteristiche che rendono unica ISI in questo ambito è la trasversalità dei componenti dell’associazione stessa. Tra i propri associati si annoverano realtà appartenenti al mondo dell’industria produttiva nel settore delle tecnologie antisismiche, dell’università e della ricerca, laboratori di controllo e certificazione, software house, società di ingegneria e singoli professionisti, studenti universitari, e associazioni di categoria. Questa trasversalità, ben rappresentata anche all’interno del Consiglio Direttivo, consente ad ISI di promuovere iniziative che si rivolgano ad ampio spettro a tutti i principali attori della filiera, nessuno escluso.”
“Per quanto riguarda le linee d’azione per il prossimo futuro, ISI su indicazione del proprio Comitato Scientifico – del quale cui fanno parte parecchi tra i principali esperti italiani di ingegneria sismica e che ha lo scopo di proporre al Consiglio Direttivo le linee d’azione più idonee al conseguimento degli obiettivi dell’associazione – orienterà la propria attenzione al tema dei cosiddetti “elementi non strutturali”, quali ad esempio i tamponamenti, i soffitti e gli impianti presenti all’interno dei fabbricati, il cui danneggiamento molto spesso, come è avvenuto nei recenti accadimenti emiliani, è fonte di danni economici superiori a quelli dovuti agli elementi strutturali nonché, in molti casi, della perdita di agibilità dei fabbricati stessi. I risultati di tale attività saranno presentati in un Convegno Nazionale che si terrà in occasione della prossima edizione del SAIE di Bologna.”

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