Lo sperimentatore del laboratorio prove su materiali e costruzioni esistenti: una figura professionale fortemente richiesta da un mercato in evoluzione
Il testo sottolinea l'importanza delle prove nel settore dell'ingegneria civile, specialmente in relazione alla sicurezza delle infrastrutture. Gli eventi catastrofici hanno evidenziato la vulnerabilità delle strutture mal progettate o costruite con materiali di scarsa qualità. La figura dello sperimentatore deve possedere conoscenze specifiche e qualifiche rilevanti per garantire il corretto funzionamento dei laboratori e la sicurezza delle infrastrutture.
L'importanza delle prove nel settore dell'ingegneria civile
La turbata sensibilità nazionale scaturita dalle recenti tragedie, verificatesi in concomitanza di eventi naturali ed accidentali, ha di fatto posto all’ordine del giorno in modo drammatico il tema della sicurezza delle infrastrutture strategiche e delle costruzioni sia pubbliche che private. In particolare, gli eventi calamitosi insegnano che le strutture possono essere vulnerabili se mal progettate, realizzate con materiali di scarsa qualità, non soggette a manutenzione ed a un monitoraggio programmato.
Nell’aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 17 Gennaio 2018, si sono confermate, evidenziate ed innovate le responsabilità dei vari organi competenti nel settore delle costruzioni.
Le prove sui materiali forniti e posti in opera, sui terreni, sulle rocce e sulle strutture ed infrastrutture esistenti hanno assunto negli ultimi anni una sempre maggiore rilevanza per l’accettazione, la diagnosi ed il controllo delle costruzioni civili anche in virtù delle mutate e sopravvenute disposizioni normative. Si rileva lo straordinario contributo che tali esami e metodologie di prova sono in grado di fornire riguardo agli obiettivi primari di prevenzione e sicurezza delle strutture.
L’attualità di tali controlli e la crescente attenzione di tutti gli attori della filiera di processo del settore costruzioni è riconducibile ad una serie di motivazioni precise e tra di loro strettamente connesse, in particolare:
- obsolescenza delle costruzioni;
- recente evoluzione normativa (passaggio da un sistema di tipo prescrittivo ad un sistema di tipo prestazionale);
- incremento degli standard di qualità nelle costruzioni.
Il fabbisogno occupazionale
L’Associazione MASTER annovera tra i suoi 400 associati circa 90 laboratori ufficiali e autorizzati, in vari settori ed ambiti. Da un’attenta analisi e confronto con essi, che rappresentano una discreta popolazione campionaria, considerato il repentino aumento negli ultimi 5 anni dei laboratori ufficiali ed autorizzati presenti sul territorio nazionale ed il parallelo incremento delle prestazioni richieste in termini di controllo del costruito e delle infrastrutture esistenti, è emersa l’impellente necessità ed esigenza di reperire sperimentatori da inserire negli organici.
I laboratori ufficiali ed autorizzati
L’art. 59 “Laboratori” del D.P.R.380/2001 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia” annovera al comma 1 come “ufficiali”:
- i laboratori degli istituti universitari dei politecnici e delle facoltà di ingegneria e delle facoltà o istituti universitari di architettura;
- il laboratorio di scienza delle costruzioni del centro studi ed esperienze dei servizi antincendi e di protezione civile (Roma);
- b-bis) il laboratorio dell’Istituto sperimentale di rete ferroviaria italiana spa;
- b-ter) il Centro sperimentale dell'Ente nazionale per le strade (ANAS) di Cesano (Roma), autorizzando lo stesso ad effettuare prove di crash test per le barriere metalliche.
Nel comma 2 si conferisce al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la possibilità di autorizzare, con proprio decreto, altri laboratori ad effettuare e certificare:
a) prove sui materiali da costruzione.
Per questa tipologia di laboratori esistono due distinte autorizzazioni disciplinate dalla Circolare 08 settembre 2010, n. 7617/STC “Criteri per il rilascio dell’autorizzazione ai Laboratori per l’esecuzione e certificazione di prove sui materiali da costruzione”:
- Settore A) relativo alle prove su “Calcestruzzi - Acciai - Laterizi -Leganti idraulici”;
- Settore B) relativo alle prove su “Legno massiccio - Legno lamellare - Pannelli a base di legno”.
c) prove di laboratorio su terre e rocce.
Per questa tipologia di laboratori esistono due distinte autorizzazioni disciplinate dalla Circolare 08 settembre 2010, n. 7618/STC “Criteri per il rilascio dell’autorizzazione ai Laboratori per l’esecuzione e certificazione di prove su terre e rocce”:
- Settore A) relativo alle prove sulle terre;
- Settore B) relativo alle prove sulle rocce.
c-bis) prove e controlli su materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti.
Per questa tipologia di laboratori esistono tre distinte autorizzazioni disciplinate dalla Circolare 03 dicembre 2019, n. 633/STC “Criteri per il rilascio dell’autorizzazione ai Laboratori per prove e controlli sui materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti”:
- Settore A) relativo alle prove su strutture in calcestruzzo armato normale, precompresso e muratura;
- Settore B) relativo alle prove su strutture metalliche e strutture composte;
- Settore C) relativo alle prove dinamiche sulle strutture.
L'attività dei laboratori è annoverata, ai sensi dell’art. 59 del D.P.R.380/2001, come servizio di pubblica utilità.
Allo stato attuale sono stati autorizzati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti:
- n. 163 (settore A) e n. 3 (settore B) laboratori secondo la Circolare n. 7617/STC;
- n. 143 (settore A) e n. 66 (settore B) laboratori secondo la Circolare n. 7618/STC;
- n. 61 laboratori secondo la Circolare n. 633/STC.
Requisiti della figura dello sperimentatore
Le tre distinte Circolari, al punto 3.1, definiscono i requisiti che devono possedere gli sperimentatori:
- Laboratori prove sui materiali da costruzione (Circolare n. 7617/STC): il personale addetto alla sperimentazione deve avere una perfetta conoscenza delle procedure di prova e delle modalità di funzionamento delle apparecchiature e dei sistemi di acquisizione dei dati.
La qualificazione degli sperimentatori dovrà essere documentata da un titolo di studio non inferiore al diploma di secondo grado, preferibilmente tecnico, nonché dall'attività svolta nel campo delle prove di laboratorio sui materiali da costruzione, riferita ad un periodo di almeno due anni. Tale esperienza può essere acquisita anche attraverso l’esercizio dell’attività di aiuto-sperimentatore, mediante contratti di formazione o simili.
Gli sperimentatori dovranno assicurare, ciascuno per quanto attiene alla propria qualifica, ruolo e competenza, ed in osservanza alle procedure definite nel Manuale della Qualità, il funzionamento del laboratorio secondo le indicazioni impartite dal Direttore.
In particolare, il personale dovrà:
- curare l'accettazione e l'archiviazione dei campioni;
- curare lo svolgimento delle prove, secondo il programma e le modalità stabilite dal Direttore;
- gestire l'archivio dell'attività del laboratorio e dei campioni esaminati.
- Laboratori prove su terre e rocce (Circolare n. 7618/STC) il personale addetto alla sperimentazione deve avere una perfetta conoscenza delle procedure di prova e delle modalità di funzionamento delle apparecchiature e dei sistemi di acquisizione dei dati.
La qualificazione degli sperimentatori dovrà essere documentata da un titolo di studio non inferiore al diploma di secondo grado, preferibilmente tecnico, nonché dall'attività svolta nel campo delle prove di laboratorio su terre e/o rocce, riferita ad un periodo di almeno due anni. Tale esperienza può essere acquisita anche attraverso l’esercizio dell’attività di aiuto-sperimentatore, mediante contratti di formazione o simili.
Gli sperimentatori dovranno assicurare, ciascuno per quanto attiene alla propria qualifica, ruolo e competenza, ed in osservanza alle procedure definite nel Manuale della Qualità, il funzionamento del laboratorio secondo le indicazioni impartite dal Direttore.
In particolare, il personale dovrà:
- curare l'accettazione e l'archiviazione dei campioni;
- curare lo svolgimento delle prove, secondo il programma e le modalità stabilite dal Direttore;
- gestire l'archivio dell'attività del laboratorio e dei campioni esaminati.
- Laboratori prove e controlli sui materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti (Circolare n. 633/STC) il personale addetto alla sperimentazione deve avere una perfetta conoscenza delle procedure di prova e delle modalità di funzionamento delle apparecchiature e dei sistemi di acquisizione dei dati. La qualificazione degli sperimentatori dovrà essere documentata da un titolo di studio non inferiore al diploma di secondo grado, ad indirizzo tecnico o scientifico, nonché dall'attività svolta nello specifico settore dei materiali da costruzione e delle prove e controlli sui materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti almeno quinquennale. Tale esperienza può essere acquisita anche attraverso l’esercizio dell’attività di aiuto-sperimentatore, mediante contratti di formazione o simili.
Agli sperimentatori è inoltre richiesta la certificazione della competenza di “Livello 2” (secondo UNI/PdR 56 e successiva trasformazione in norma UNI per i settori A e C ed UNI EN ISO 9712 per il settore B), nelle specifiche metodologie di prova oggetto dell’autorizzazione, rilasciata da Organismo di Certificazione accreditato secondo la UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012 “Requisiti generali per gli organismi che operano la certificazione delle persone”.
Il Curriculum vitae, la qualificazione e l’esperienza degli sperimentatori devono essere adeguatamente documentate con riferimento a studi ed attività rientranti nel campo specifico delle prove e controlli sui materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti, per le quali si richiede l’autorizzazione.
Gli sperimentatori dovranno assicurare, ciascuno per quanto attiene alla propria qualifica, ruolo e competenza, ed in osservanza alle procedure definite nel SGQ, il funzionamento del laboratorio secondo le indicazioni impartite dal Direttore.
In particolare, il personale dovrà:
- curare lo svolgimento delle prove in situ, secondo il programma e le modalità stabilite dal Direttore;
- curare la gestione in laboratorio dei campioni eventualmente prelevati;
- gestire l’archivio dell’attività del laboratorio e dei campioni esaminati.
Lo sperimentatore rappresenta, di fatto, figura professionale fondamentale di tutte le attività di prova e ricerca che un laboratorio è chiamato ad eseguire e certificare.
Svolgendo questa attività da oltre 30 anni non posso far altro che incentivare e spingere i giovani (e non solo) verso una professione, quella dello sperimentatore, fortemente dinamica che necessita di un aggiornamento continuo delle conoscenze scientifiche, delle normative, delle tecniche e strumentazioni in continua evoluzione.
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