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Lettere di compliance Superbonus: primi controlli per le rendite troppo basse

Come chiarito dal MEF, le prime comunicazioni di compliance Superbonus riguarderanno, in questa prima fase, gli intestatari catastali di immobili oggetto di interventi "che risultano all'attualità iscritti al catasto privi di rendita catastale o con valori catastali di modesta entità rispetto ai costi sostenuti per effettuare gli interventi edilizi".

L'invio delle lettere di 'compliance' per la regolamentazione delle rendite catastali da Superbonus non sarà 'a pioggia' ma calibrato: lo ha chiarito la Sottosegretaria del Ministero dell'Economia e delle Finanze, Lucia Albano, che ha risposto il 12 febbraio ad un'interrogazione in Commissione Finanze della Camera.

L'interrogazione è stata presentata dall'onorevole Fenu all'indomani dell'annuncio dell'invio, da parte dell'Agenzia delle Entrate, delle lettere di 'verifica' della corrispondenza tra gli interventi agevolabili con Superbonus e il relativo aumento delle rendite catastali.

 

Lettere Superbonus: intervento mirato

Il MEF chiarisce che non si sparerà nel mucchio, cioè non si invieranno lettere a tutti coloro che hanno fruito del Superbonus, ma si procederà con invii mirati alle rendite catastali troppo basse in rapporto al tipo - e all'entità economica - dei lavori svolti, cioè quando si configura il sospetto di un comportamento non regolamentare.

 

I criteri per l'invio delle lettere di compliance

Nell'interrogazione, si chiede al MEF di esporre i criteri utilizzati dal Fisco per la definizione delle liste dei contribuenti ai quali inviare le lettere.

La Sottosegretaria ha quindi spiegato che le comunicazioni riguarderanno, in questa prima fase, gli intestatari catastali di immobili oggetto di interventi di Superbonus "che risultano all’attualità iscritti al catasto privi di rendita catastale o con valori catastali di modesta entità rispetto ai costi sostenuti per effettuare gli interventi edilizi".

Insomma, in lista ci sono quegli immobili che, teoricamente, dovrebbero 'passare di categoria' e che invece restano a valori catastali troppo bassi rispetto agli nterventi di recupero del patrimonio edilizio svolto.

 

Rendite catastali Superbonus: ecco le comunicazioni del Fisco sulle dimenticanze

I contribuenti sono tenuti a dichiarare la variazione dello stato degli immobili interessati dagli interventi agevolati con il Superbonus: chi non l'ha fatto, riceverà una lettera dall'Agenzia delle Entrate e dovrà provvedere a mettersi in regola.


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La regola base: dopo un intervento Superbonus bisogna controllare la rendita catastale

In ogni caso, il MEF ha ricordato che quando vengono eseguiti lavori edilizi con utilizzo di bonus, i proprietari devono controllare - anche con il supporto di un tecnico abilitato - se tali interventi possano aver determinato modifiche alla consistenza o se hanno comportato un impatto sul classamento e quindi un aumento della rendita catastale, per essere sempre in regola con eventuali modifiche da comunicare al Fisco.

Infatti, se scatta l'aumento della rendita, bisogna inviare la pratica di aggiornamento catastale alle Entrate.

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