Lettera aperta al Ministro Delrio: ora poche ipocrisie e molta sostanza
Signor Ministro, le chiediamo azione, non ipocrisie politiche. Signor Minsitro ecco una prima lista: Presidente del Cosniglio dei Lavori Pubblici, nuove NTC e classificazione sismica degli edifici: solo pochi fatti, ma sostanziali.
Caro Ministro Delrio:
non avevamo fatto in tempo a spaventarci per la scossa che abbiamo sentito in Romagna di magnitudo 4, che ci hanno ricordato un recente sisma della vicina Emilia, che il terremoto del Nepal di magnitudo 7,8 è arrivato come l'apocalisse, ed è tornato a cambiarci i sistemi di riferimento. Un terremoto tremendo, di cui la lista dei lutti e dei feriti sarà purtroppo lunga.
Un terremoto di intensità tremenda, di cui i sismologi dicono che l’energia che è stata prodotta sia tata pari quella di 300 terremoti de L’Aquila.
Attenzione Ministro, in Italia abbiamo avuto un terremoto così forte: il terremoto di Reggio Calabria e Messina il 28 dicembre 1908, con Magnitudo 7.2, e circa 120.000 vittime. Segno che il nostro Paese non è immune a scosse di questo tipo.
E Ministro, purtroppo anche se qualche giudice pensa il contrario non si riesce a sapere dove e quando.
E cosa succederebbe oggi se un sisma importante colpisse l’Italia ? I dati ufficiali di un rapporto della Protezione Civile di ottobre 2014 evidenziano rischio sismico a cui è esposto il nostro paese: Numero di crolli, case inagibili, abitazioni danneggiate, percentuale dei crolli sul totale e così via. La stima include anche il fattore umano cioè, la stima sulle persone che in futuro potrebbero essere coinvolte, cioè il totale di morti e feriti nel caso di un “forte” terremoto (per ogni zona in base alla pericolosità), sono agghiaccianti: 161.829 a Catania, 111.622 a Messina, 84.559 a Reggio Calabria, 45.991 a Catanzaro, 31.858 a Benevento, 19.053 a Potenza, 73.539 a Foggia, 24.016 a Campobasso, 20.683 a Rieti. Nemmeno Roma verrebbe risparmiata con 6.907 abitanti sotto le macerie. A Verona sarebbero 7.601, a Belluno 17.520, a Brescia 5.224. Anche Milano dovrebbe organizzare le ricerche e il soccorso di 962 persone travolte dai crolli e l'assistenza a 26.400 senza tetto. Vanno poi sommati gli effetti nei paesi e nelle città vicine, aggravando così il bilancio del disastro.
Signor Ministro, siamo affranti e vicini alla popolazione nepalese, ci uniamo rispettosamente a questo enorme lutto, molti di noi (professionisti) partiranno per dare un supporto, ma non possiamo dimenticarci della situazione italiana: abbiamo un’edilizia residenziale, industriale, dei servizi ad alto rischio. Pensi, di 900.000 alloggi popolari il 20%, quasi duecentomila sono sfitti perchè in stato di non utilizzo.
Per questo ci sentiamo di scriverle, e per dirle il vero siamo un po' preoccupati.
Perchè Ministro, abbiamo visto che appena arrivato la sua prima decisione è stata quella di bloccare un’elezione attesa da mesi e appena definita: quella del Presidente dei LL.PP.. Il neo eletto Ing. Musci si presentava come una figura di carattere, una grande esperienza e un conoscenza tecnica. Siamo certi (è un atto di fede, speriamo meritato) che avendolo bloccato abbia un mente una figura di almeno pari qualità … SIgnor Ministro, quindi non perda tempo, lo nomini perché immaginiamo che lei sappia che in Italia le norme tecniche, quelle che riguardano la sismica, le fa il Consiglio Superiore dei LLPP, e senza Presidente non si fanno. E immaginiamo che lei sappia che la revisione delle nostre norme è ferma da 7 anni, un periodo in cui abbiamo avuto un nuovo sisma devastante, in cui la ricerca ha fatto passi avanti, la tecnologia ha trovato nuove soluzioni, ma noi continuiamo a non avere un nuovo testo normativo.
Signor Ministro, In questi giorni tutti esprimeremo il nostro sentimento per le popolazioni colpite dal sisma ma lei può colmare questa commozione con della sostanza, dando una prova concreta del fatto che vuole che non si ripetano queste disgrazie, perché invece purtroppo i terremoti non potranno che ripetersi.
La prevenzione non si fa con la commozione ne con la speranza.
Signor Ministro, è appena arrivato, e ci dimostri che ragiona con l’amore per il paese e non con l’appartenenza politica. Il Ministro Lupi, suo predecessore, aveva creato un gruppo di lavoro per la classificazione sismica degli edifici con nostri esperti di valore mondiale: Braga, Calvi, Dolce, Manfredi, insieme a importanti funzionari e dirigenti del Ministero e l’Associazione dell’Ingegneria Sismica. Bene, ora non butti a mare questo lavoro appena concluso. Lo renda legge, senza troppi imbarazzi, dimostri che il bene comune vale di più della bandiera politica.
Signor Ministro, molti sindaci hanno fatto finta di valutare la reale pericolosità degli edifici pubblici (un esempio ? guardi se con il terremoto dell’aquila ha resistito l’edificio del sindaco, ossia il comune …). Questo perché avrebbero individuato una situazione disastrosa e difficile da sanare con le vecchie norme. Ministro riapra l’indagine, e con il documento sulla classificazione sismica suddetta (come l’avrà approvata) potrà fare una lista delle priorità, e con le nuove norme tecniche (come le avrà approvate) potrà fare eseguire i miglioramenti che servono.
Perché Ministro, questo è il Paese dove fra qualche giorno si apre l’EXPO e … non abbiamo neanche collaudato gli edifici, non li abbiamo neanche fatti certificare da chi ha diretto i lavori, ma da chi li ha progettati … è come se all’esame di maturità promuovessimo gli studenti perché la Montessori ha predisposto un buon sistema scolastico, senza esami finali, sulla fiducia.Signor Ministro, le chiediamo azione, non ipocrisie politiche.
Signor Minsitro ecco una prima lista: Presidente del Cosniglio dei Lavori Pubblici, nuove NTC e classificazione sismica degli edifici: solo pochi fatti, ma sostanziali.