Legge di Bilancio 2024 | Superbonus | Incentivi
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Legge di Bilancio 2024, novità casa e fisco: tassa affitti brevi, bonifici e plusvalenze Superbonus, mutui prima casa

Nel testo bollinato della Manovra, l'aumento dell'aliquota sugli affitti brevi che sale dal 21 al 26% è confermato ma solo a partire dal secondo appartamento. Confermata la tassa del 26% sulla plusvalenza per la vendita della casa ristrutturata fruendo del Superbonus e l'aumento della ritenuta sui bonifici Superbonus che sale dall'8 all'11% e va a penalizzare le imprese edili.

Il DDL Bilancio 2024 (Legge di Bilancio) ha compiuto un altro passo verso la sua definitiva stesura, comunque ancora 'lontana': il testo bollinato del 30 ottobre, trasmesso al Parlamento che ora inizierà l'esame (al Senato), contiene comunque svariate misure di interesse per i professionisti e l'edilizia per le quali rimandamo all'articolo dedicato.

In questa 'sede', però, riepiloghiamo le misure che riguardano la 'casa' e il 'Superbonus', perché se è vero che non ci sono state proroghe, è altrettanto vero che alcune misure direttamente o indirettamente lo vedono ancora protagonista nella Manovra finanziaria del Governo.

Agevolazioni mutui prima casa fino al 31 dicembre 2024

Gli Under 36, le coppie giovani, i genitori single o i conduttori degli alloggi IACP potranno, anche per il prossimo anno, acquistare immobili con i mutui agevolati prima casa.

Per qusta agevolazione, la Manovra ha assegnato altri 282 milioni di euro al "Fondo di garanzia per la prima casa".

Va ricordato, sul questo Fondo, che:

  • è gestito da CONSAP ed è dedicato a tutti i cittadini non proprietari di altri immobili ad uso abitazione. L'immobile per il quale si chiede il mutuo, entro i 250 mila euro, deve essere abitazione principale e non rientrare tra gli immobili di lusso;
  • è agevolato anche l'acquisto con lavori di ristrutturazione se portano un miglioramento di efficienza energetica dell'immobile stesso;
  • la garanzia pubblica è del 50%, ma può arrivare all'80% a favore delle categorie citate in precedenza. Tali soggetti non devono avere un ISEE oltre i 4o mila euro l'anno.

Affitti brevi: cedolare al 26% ma solo dal secondo appartamento. Nuovo codice identificativo per scoprire il 'nero'

Una delle misure più 'contestate' delle prime versioni della Manovra era quella per la tassa sugli affitti brevi, salita dal 21 al 26%.

Con un accordo raggiunto in extremis, l'articolo 18 comma 1 lettera a) del testo bollinato è stato modificato in modo che l'aumento della cedolare secca operi "in caso di destinazione alla locazione breve di più di un appartamento per ciascun periodo d'imposta".

Tradotto: l'aumento è confermato ma solo a partire dal secondo appartamento.

Come anticipato da Il Sole24Ore, in materia di affitti brevi, sarà introdotto nella conversione del decreto fiscale collegato alla Manovra un nuovo codice identificativo nazionale per gli affitti brevi, che traccierà l'utilizzo che viene fatto degli appartamenti, per andare a 'scoperchiare' il sommerso.

Plusvalenza per vendita di casa ristrutturata fruendo del Superbonus: tassa al 26%

Il comma 2 dell'art.18 porta al 26% l'aliquota della plusvalenza per la cessione degli immobili, diversi dall'abitazione principale e da quelli pervenuti per successione, se nel quinquennio precedente sono stati effettuati interventi che hanno beneficiato del Superbonus.

Nel dettaglio, sale al 26% l'aliquota per "le plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso di beni immobili, in relazione ai quali il cedente o gli altri aventi diritto abbiano eseguito gli interventi agevolati di cui all’articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, che si siano conclusi da non più di cinque anni all’atto della cessione, esclusi gli immobili acquisiti per successione e quelli che siano stati adibiti ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari per la maggior parte dei cinque anni antecedenti alla cessione o, qualora tra la data di acquisto o di costruzione e la cessione sia decorso un periodo inferiore a cinque anni, per la maggior parte di tale periodo".

Tradotto: coloro che hanno ristrutturato una seconda casa, in caso di vendita entro 10 anni dai lavori, si vedranno formare una plusvalenza tassata al 26%, nel proprio reddito. 

Per i primi 5 anni, poi, i costi di ristrutturazione non si potranno dedurre - come avviene adesso - dalla plusvalenza, mentre per i 5 anni successivi (cioè dal sesto al decimo) si potranno dedurre al 50%.

Sono esclusi gli immobili ereditati.

Ritenuta sui bonifici per i bonus edilizi: dall'8 all'11%

L'art.23 del testo bollinato, rubricato "Misure di contrasto all'evasione e razionalizzazione delle procedure di compensazione dei crediti e di pignoramento dei rapporti finanziari", col comma 1 va a toccare l'art.25 del DL 78/2010 alzando dall'8 all'11% la ritenuta a titolo di acconto dell'imposta sul reddito dovuta dai beneficiari, con obbligo di rivalsa, all'atto dell'accredito dei pagamenti relativi ai bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o per i quali spetta la detrazione d'imposta.

La ritenuta - che sarà innalzata dal mese di marzo 2024, come indicato in Manovra - va quindi a 'togliere' liquidità alle imprese che ricevono il bonifico, in quanto incassano una somma decurtata dalla ritenuta stessa.

In definitiva, in questo caso l'impatto sui cittadini o coloro che seguono il bonifico è indiretto, mentre va a impattare per circa 1 miliardo sui mancati introiti delle imprese.

Compensazione dei crediti INPS coi crediti per le agevolazioni fiscali (anche Superbonus)

L'articolo 23 comma 10 lettera a) della versione della Legge di Bilancio 2024 'bollinata' modifica l'art.17 del d.lgs. 241/1997, stabilendo nello specifico che la compensazione dei crediti di qualsiasi importo maturati a titolo di contributi nei confronti dell'INPS, può essere effettuata tra l'altro:

  • dai datori di lavoro non agricoli a partire dal quindicesimo giorno successivo a quello di scadenza del termine mensile per la trasmissione in via telematica dei dati retributivi e delle informazioni necessarie per il calcolo dei contributi da cui il credito emerge o dal quindicesimo giorno successivo alla sua presentazione, se tardiva;
  • dai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali degli artigiani ed esercenti attività commerciali e dai liberi professionisti iscritti alla Gestione separata Inps a decorrere dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi da cui il credito emerge.

Resta impregiudicata la verifica sulla correttezza sostanziale del credito compensato. Sono escluse dalle compensazioni le aziende committenti per i compensi assoggettati a contribuzione alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 335/1995.

Per maggiori approfondimenti sulle novità inerenti la compensazione contenute nel DDL Bilancio 2024, rimandiamo all'articolo dedicato.

Immobili detenuti all'estero: sale la tassa IVIE

La Legge di Bilancio 2024 aumenta anche il carico fiscale sugli immobili detenuti all'estero. L'aliquota dell'imposta IVIE passerà dal 7.6 per mille al livello massimo del 10.6 per mille.

Controlli fiscali: incrocio ristrutturazioni Superbonus - Catasto

La Manovra prevede anche un nuovo sistema di controlli incrociato 'catasto-Superbonus', per verificare che siano state effetuate le variazioni previste dalla normativa.


IL TESTO BOLLINATO DELLA LEGGE DI BILANCIO 2024 TRASMESSO AL PARLAMENTO PER L'AVVIO DELL'ESAME (NON ANCORA IN VIGORE) E' SCARICABILE IN ALLEGATO PREVIA REGISTRAZIONE AL PORTALE.

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