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Legge di Bilancio 2024 approvata dal Governo: normalizzazione Superbonus, flat tax, riforma IRPEF, Nuova Sabatini

Nel primo testo della Manovra approvata dal Governo e che passa all'esame del Parlamento per il varo definitivo entro la fine dell'anno, viene confermata la flat tax al 15% per gli autonomi, con rifinanziamento della Nuova Sabatini (beni strumentali) e anticipo della riforma dell'IRPEF in un decreto legislativo collegato alla Finanziaria.

Il Governo, nella seduta del CdM del 16 ottobre, ha approvato la Manovra finanziaria per l'anno 2024, cd. Legge di Bilancio (DDL bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e il bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 e l’aggiornamento del Documento programmatico di bilancio - DPB), che come ben sappiamo ora, passerà all'esame del Parlamento per la definizione della vera e propria versione finale, con eventuali modifiche e/o aggiunte (da perfezionare entro il 31/12/2023 per l'entrata in vigore dal 1° gennaio 2024).

Contestualmente, sono stati approvati anche altri due provvedimenti a matrice fiscale, collegati alla Manovra, il decreto-legge "Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili", e il decreto legislativo (esame preliminare) "Attuazione del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche e altre misure in tema di imposte sui redditi".

Il vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenuto in conferenza stampa ha espresso soddisfazione perchè "ci sono investimenti sulle ferrovie, sulle strade e sulle autostrade, sugli alloggi universitari e c'è la copertura per il collegamento stabile fra Sicilia, Calabria, Italia e Europa".

La Manovra vale, in totale, poco meno di 24 miliardi di euro (16 miliardi di extragettito, per il resto tagli di spese).

In attesa, ovviamente, di un primo testo da analizzare, possiamo segnalare le principali misure che interessano il comparto edilizia e professionisti, partendo dalla conferenza stampa tenuta dagli esponenti dell'Esecutivo subito dopo l'approvazione della Finanziaria.

Normalizzazione Superbonus: ultima scadenza per le unifamiliari al 110% è il 31 dicembre 2023

In primis, come poi era già chiaro da tempo, il Superbonus non sarà rifinanziato e inizierà il decalage per i condomini, mentre si attendono eventuali novità per gli altri bonus, anche se la sensazione è che quelli in scadenza a fine 2024 (Ristrutturazioni, Ecobonus, Sismabonus, Sismabonus Acquisti, ecc) non verranno toccati, in attesa del decreto che andrà a fissare i contorni del Bonus edilizio unico di cui ha anticipato i contenuti il ministro Pichetto qualche giorno fa.

Non ci saranno neppure ulteriori modifiche in merito alla scadenza del pagamento per le spese sostenute (al 31/12/2023) per i lavori sulle case unifamiliari (Superbonus 110%) che abbiano terminato però il 30% degli stessi entro il 30/9/2022.

Non ci sarà più invece la possibilità di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito per le case unifamiliari al 110% 'fuori tempo massimo', cioè quelle sulle quali era stato completato il 30% dei lavori al 30 settembre 2022 ma per le quali non è stato versato integralmente il corrispettivo (cioè non sono state pagate le spese) entro il 31/12/2023. In merito alla coincidenza tra il pagamento dell'ultimo SAL e il termine effettivo dei lavori, segnaliamo che secondo quanto precisato dall'Agenzia delle Entrate a Telefisco 2023, è possibile usufruire del Superbonus 110% per le spese sostenute entro il 2023 solo se trovano corrispondenza in un SAL riferito al 31 dicembre (serve un visto di conformità rilasciato a fine SAL o a fine lavori).

Secondo il "Sole 24 Ore", però, la possibilità di utilizzare le detrazioni in 10 anni dovrebbe permetterne l'utilizzo anche a chi non ha capacità fiscale sufficiente, cioè la maggior parte dei contribuenti.

Il presidente Giorgia Meloni, peraltro, sul tema ha affermato che "il quadro è chiaramente abbastanza complesso: noi nel 2024 avremo circa 13 miliardi euro di maggiori interessi sul debito, da pagare in forza delle decisioni assunte dalla Bce, e circa 20 di superbonus. L’aumento dei tassi e il Superbonus fanno complessivamente più della manovra di bilancio".

Il premier ha aggiunto che "lo sconto in fattura l’abbiamo già abolito, ciononostante la dinamica del Superbonus continua imperterrita. Noi non abbiamo fatto nessun intervento in legge di bilancio su questo: i lavori devono essere completati entro la fine dell’anno, se si vuole beneficiare dello sconto in fattura. Altrimenti parte il meccanismo delle detrazioni senza la possibilità di sconto in fattura e cessioni, salvo quelli maturati in precedenza".

Superbonus, Ecobonus, Sismabonus, Ristrutturazioni, Verde: scadenze aggiornate di tutti i bonus edilizi e tabella ANCE

In virtù dell'ultima modifica apportata dal Decreto Asset e Investimenti, le case unifamiliari sulle quali, entro il 30 settembre 2022, sono stati completati almeno il 30% dei lavori (SAL), prenderanno il Superbonus nella vecchia aliquota maggiorata (110%) per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023.


Il riepilogo delle scadenze su Ingenio!

Flat tax confermata al 15%, arriva l'indennità straordinaria per i lavoratori autonomi

Per i lavori autonomi, inoltre, viene confermata la flat tax al 15% e prorogata per altri 3 anni la cd. indennità straordinaria di continuità, una sorta di cassa integrazione anche per i lavoratori autonomi "e quindi risponde al principio che un lavoratore è un lavoratore e va tutelato indipendentemente dal tipo di contratto o di mansione che svolge, e abbiamo anche ampliato il reddito previsto per poter usufruire di questo ammortizzatore sociale", ha detto in merito il premier Meloni.

Taglio detrazioni di 260 euro per i redditi sopra i 50 mila euro

Da segnalare anche che, nella bozza in entrata del decreto legislativo Irpef-Ires che accompagna la Legge di Bilancio, è previsto inoltre poi un taglio lineare alle detrazioni da 260 euro per chi ha un reddito “complessivo superiore a 50.000 euro”.

Taglio cuneo fiscale

Circa 10 miliardi della Manovra sono destinati al rinnovo nel 2024 del taglio del cuneo fiscale-contributivo (7% per i redditi fino a 25 mila euro, 6% per i redditi fino a 35 mila euro).

Anticipo riforma IRPEF

Giorgia Meloni Meloni ha sottolineato che "il Governo ha deciso l'anticipo della riforma dell'Irpef cominciando dagli scaglioni più bassi. Eliminiamo di fatto il secondo scaglione e quindi estendiamo il primo scaglione con la tassazione al 23% oggi previsto per i redditi fino a 15 mila euro a tutto il secondo scaglione. Quindi si paga il 23% fino ai 28 mila euro di reddito".

"Altra cosa molto importante - ha aggiunto Meloni - all'interno delle altre norme che abbiamo approvato insieme alla Manovra è che, per la prima volta, quest'anno i lavoratori autonomi non dovranno pagare l'anticipo dell'IRPEF tutto insieme a novembre ma potranno, se vorranno, rateizzarlo in cinque rate da gennaio fino a giugno. Altra misura che io credo possa essere molto ben considerata dai lavoratori autonomi".

Nuova Sabatini: rifinanziamento per il 2023

Con i provvedimenti contenuti negli altri decreti approvati nel Consiglio dei Ministri del 16 ottobre viene anche rifinanziata per l'anno 2023 la cd. Nuova Sabatini, con 50 milioni di euro a disposizione.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, in riferimento provvedimenti contenuti nei decreti cd. “Anticipazioni Finanziarie” e “Fiscalità internazionale”, ha infatti affermato, sulla Nuova sabatini, che la novità più importante "è che il finanziamento sarà reso fruibile per le imprese richiedenti in un’unica tranche consentendo l’accorpamento delle rate. La misura sostiene gli investimenti in beni strumentali effettuati da micro, piccole e medie imprese facilitando l’accesso al credito con tassi di interesse agevolati".

Copertura Ponte sullo Stretto, infrastrutture e autonomie

La manovra assicura le risorse necessarie per avviare i lavori di costruzione del ponte sullo Stretto di Messina (12 milioni) e diversi investimenti a vantaggio delle Regioni (50 milioni), enti territoriali (per la progettazione 100 milioni) e amministrazioni centrali (circa 27 miliardi nel periodo 2024-2038).


Per maggiori dettagli, rimandiamo al comunicato stampa ufficiale del CdM 54/2023.


IN ALLEGATO, SONO SCARICABILI LE BOZZE DEI DUE PROVVEDIMENTI COLLEGATI ALLA MANOVRA E L'INDICE DEL DDL DI BILANCIO 2024.

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