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Legge di bilancio 2017: le proposte per ristrutturazioni edilizie, ecobonus e sismabonus

Il disegno di legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2017 e per il triennio 2017-2019, approvato lo scorso 15 ottobre dal Consiglio dei Ministri, prevede 3 miliardi di incentivi in 3 anni per bonus dedicati alle ristrutturazioni edilizie (anche per condomini e alberghi), per il contrasto al dissesto idrogeologico e per l’edilizia scolastica. Previsto il potenziamento degli incentivi per la riqualificazione energetica e per gli adeguamenti antisismici.

Il disegno di legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2017 e per il triennio 2017-2019, approvato lo scorso 15 ottobre dal Consiglio dei Ministri, prevede 3 miliardi di incentivi in 3 anni per bonus dedicati alle ristrutturazioni edilizie (anche per condomini e alberghi), per il contrasto al dissesto idrogeologico e per l’edilizia scolastica. Previsto il potenziamento degli incentivi per la riqualificazione energetica e per gli adeguamenti antisismici.
 
Ristrutturazioni edilizie: il disegno di legge conferma la detrazione Irpef del 50% nell’arco di dieci anni fino alla fine del 2017 con un tetto di spesa di 96.000 euro. Restano invariate le modalità e i criteri di accesso per i contribuenti.
 
Ecobonus: la detrazione del 65% viene prorogata per un anno con un periodo di detrazione decennale e viene esteso anche alle strutture alberghiere. Inoltre se l’intervento di riqualificazione energetica riguarda l’intero involucro dell’edificio l’incentivo è stabilizzato per tre (o cinque anni) ed è rafforzato come segue:
  • ecobonus 70% per gli interventi che hanno un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio;
  • ecobonus 75% per gli interventi di miglioramento della prestazione invernale ed estiva dell’edificio con un tetto di spesa di 40.000 euro per appartamento.
Sismabonus: il Ddl di bilancio stabilizza per il quinquennio 2017-2021 la detrazione Irpef del 50% in 5 anni per le spese sostenute per l’adeguamento degli immobili in zone ad alta pericolosità sismica alle misure antisismiche. L’incentivo è rivolto alle abitazioni (anche seconde case) e alla attività produttive in zona sismica 1 e 2 (ad alta pericolosità) e anche in zona 3 (rischio moderato). Le spese detraibili sono riconosciute entro il limite massimo di spesa di 96.000 euro e possono includere anche quelle per la classificazione e verifica sismica. Anche per il sismabonus sono previsti incentivi a crescere in funzione dell’entità degli interventi:
  • sismabonus 70% per interventi che migliorano la sicurezza antisismica dell’edificio di una classe di rischio;
  • sismabonus 80% per interventi che migliorano la sicurezza antisismica dell’edificio di due classi di rischio.
Se gli interventi riguardano l’intero condominio la detrazione sale da 70% a 75% e da 80% a 85% in funzione dell’entità di miglioramento della classe di rischio.
 

Sia in relazione all’ecobonus sia al sismabonus viene introdotta la possibilità di cedere il credito fiscale maturato a tutti i potenziali beneficiari, intesi non più solo come imprese che effettuano i lavori, ma anche a soggetti terzi, escluse le banche. Si tratta di una misura per agevolare ulteriormente i contribuenti che rientrano nella “no tax area” o che non hanno disponibilità immediata delle risorse per gli interventi e per superare le criticità riscontrate in questi anni per l’attuazione degli interventi nei condomini. 

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