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Legambiente: quanta energia sprecano gli edifici in Italia

In occasione della Giornata mondiale dell'ambiente, Legambiente ha presentato a Roma il rapporto della campagna sull'efficienza energetica ''Tutti in classe A''. In classe A si vive meglio: nessuna, o quasi, dispersione di calore e consumi energetici ridotti, d’estate come d’inverno.

I tecnici dell'associazione, in particolare, hanno esaminato 200 immobili in 21 città d’Italia, raccogliendo i risultati nel rapporto 2012 Tutti in classe A, in seguito ad un’analisi termografica che ha riguardato edifici costruiti nel dopoguerra e altri più recenti. Sono state verificate anche le prestazioni di quelli certificati di Classe A e di quelli ristrutturati.

Legambiente ricorre a questo strumento nuovo con un obiettivo semplice e preciso: mostrare i vantaggi degli edifici ben costruiti e gli svantaggi di quelli fatti male. In pagella solo le Province di Trento e Bolzano, e le Regioni Piemonte e Lombardia sono ''promosse'', perché hanno anticipato il recepimento delle direttive europee e stabilito controlli e sanzioni per la certificazione.

Su quasi tutti questi immobili “nuovi e già vecchi” i problemi sono evidenti - dal Villaggio Olimpico di Torino, alla Giudecca a Venezia fino alla periferia di Bari, dal complesso Porta Nuova di Pescara o al quartiere Bufalotta a Roma, ad esempio - si ravvisano problemi di elementi disperdenti, con distribuzione delle temperature superficiali estremamente eterogenee.

Gravi carenze sono state riscontrate anche in edifici pubblicizzati come “villette in Classe A” o costruiti secondo criteri di bioedilizia, come un complesso del 2010 in via Canova a Firenze o delle villette dello stesso anno in via San Lorenzo a Campobasso.

L'edilizia anni '70, fortemente presente sul territorio, rivela forti dispersioni termiche. La conseguenza e' che si hanno temperature più elevate del dovuto d'estate e più fredde d'inverno, con forte disagio e bollette più care.

A dimostrare, però, che migliorare le condizioni di chi abita in queste abitazioni è possibile sono le termografie effettuate su edifici di Pescara, Firenze e Pesaro nei quali sono stati realizzati interventi di isolamento attraverso “cappotti termici”, spesso usufruendo della detrazione fiscale del 55%.

Bocciati anche alcuni edifici progettati da archistar e costruiti negli ultimi dieci anni, secondo le termografie realizzate su edifici costruiti a Milano e Alessandria da Fuksas, Krier e Gregotti. Le case in via Leoni a Milano, nel quartiere Pista di Alessandria e Bicocca di Milano presentano risultati simili a quelli di altri edifici recenti e di firme meno prestigiose, con difetti nelle superfici perimetrali ed elementi disperdenti nelle strutture portanti.

E' dunque importantissimo intervenire in questo settore, se si vuole invertire la situazione e ridurre le emissioni di CO2. La direttiva europea 2002/91 ha introdotto precisi obiettivi in termini di rendimento energetico e l'obbligo della certificazione degli edifici nuovi (con le diverse classi di appartenenza, dalla A alla G) e nelle compravendite di quelle esistenti.
Legambiente chiede al Governo regole omogenee in tutta Italia per la certificazione, controlli sugli edifici e sanzioni per chi non rispetta le regole; chiede di stabilire per i nuovi edifici e per le ristrutturazioni importanti lo standard minimo obbligatorio di Classe A; infine premiare nelle ristrutturazioni edilizie il miglioramento della classe energetica.