Le Torri della Freedom Plaza nel verde pubblico di Manhattan a firma studio BIG-Bjarke Ingels Group

Museo, podio e quattro torri nel Freedom Plaza, il progetto di BIG-Bjarke Ingels Group

La Freedom Plaza, progettata dal BIG-Bjarke Ingels Group, sarà caratterizzata da uno spazio aperto di 4,77 acri lungo il fiume East River di Manhattan, con un museo, alloggi accessibili e strutture alberghiere. Il progetto, sviluppato da Soloviev Group e Mohegan, offrirà spazi verdi, alloggi accessibili, due hotel e un'area di gioco, contribuendo alla riqualificazione urbana e alla creazione di un nuovo polo culturale e civico.

La Freedom Plaza prevede di creare un nuovo polo civico e culturale lungo l'East River di Manhattan. Lo sviluppo porterà alla creazione di uno spazio aperto pubblico di 4,77 acri - approssimativamente delle dimensioni di Bryant Park - in un'area storicamente carente di spazi verdi, con piani per un museo all'interno del parco, alloggi residenziali, due hotel, vendite al dettaglio e ristoranti. 

Progettata da BIG-Bjarke Ingels Group e sviluppata da Soloviev Group e Mohegan, Freedom Plaza si trova sul più grande terreno non sviluppato di Manhattan, un sito di 6,7 acri lungo la riva a sud della sede delle Nazioni Unite nel quartiere Midtown East di Manhattan. BIG ha progettato il museo, il podio e le quattro torri che incorniciano lo spazio verde pubblico progettato dall'architettura del paesaggio di OJB. Due torri residenziali di 50 e 60 piani includeranno 1.325 appartamenti, quasi il 40% dei quali saranno designati come alloggi accessibili permanenti. Due torri dell'hotel di 51 piani ospiteranno il primo hotel Banyan Tree a cinque stelle di New York City e un hotel Mohegan, oltre a un centro conferenze e intrattenimento.

"Il nostro piano è di sviluppare questo sito in modo che offra benefici per il quartiere e la città nel suo complesso, degno del suo profilo urbano e della sua posizione lungo il fiume, e degno del ruolo chiave di New York City come leader nell'economia culturale globale. Apprezziamo il contributo della comunità che abbiamo ricevuto durante tutto il processo di pianificazione e siamo orgogliosi di contribuire a soddisfare il bisogno di alloggi residenziali e accessibili e spazi aperti pubblici, oltre a fornire un asilo nido, un mercato alimentare e una serie di nuove offerte di ristorazione e vendita al dettaglio." - Michael Hershman, CEO, Soloviev Group

Le torri della Freedom Plaza si allineano con la griglia ortogonale di Manhattan per estendere i corridoi visuali da Midtown verso est fino all'East River e Queens. Il design rispetta il celebre complesso dell'ONU a nord, aggiungendo elementi giocosi e scultorei alla riva. Le due torri residenziali omaggiano gli edifici modernisti di New York degli anni '50 e '60, con facciate a strisce in vetro e alluminio collegate alla base attraverso un podio che ospiterà un mercato alimentare e negozi al dettaglio. Le due torri dell'hotel rivestite in metallo dal colore caldo si collegano al tetto, creando un'unità visiva tra gli edifici.

"Quando Le Corbusier, Niemeyer e Harrison hanno progettato il Palazzo dei Congressi delle Nazioni Unite, hanno portato un'oasi di modernismo internazionale nella densa griglia urbana di Manhattan, creando un parco sul fiume incorniciato da torri e padiglioni. A causa della natura del lavoro dell'ONU, l'accesso a quel parco - sebbene aperto a tutte le nazioni - rimane necessariamente limitato, per buoni motivi.
Con il nostro progetto per la Freedom Plaza, continuiamo a costruire su questi principi architettonici unendo tre blocchi della città per formare uno spazio verde pubblico che arriva da 1st Avenue all'osservatorio sull'East River, creando un collegamento verde fino al bordo dell'acqua. I due gruppi di torri, affiancati alla base o in cima e ognuno che incornicia una piazza d'angolo: uno che mostra la vita della città e l'altro che forma un ingresso urbano dalla città al parco superiore e oltre all'East River. Bilanciato su un'edicola che si affaccia sul fiume, il Museo della Libertà e della Democrazia confina con le torri e celebra l'origine e l'evoluzione di una delle invenzioni più impattanti dell'umanità e il nostro continuo sforzo di costruire, mantenere e proteggere le istituzioni che la sostengono. Siamo incredibilmente onorati e entusiasti di far parte del team che può immaginare un nuovo spazio pubblico importante in questa grande città, contribuire al profilo iconico della riva di Manhattan e immaginare l'architettura del museo che celebra una delle più grandi invenzioni dell'umanità: la democrazia." - Bjarke Ingels, fondatore e direttore creativo, BIG

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Il progetto sorto nel porto della città di Copenaghen e pensato dal famoso studio danese BIG LEAP fondato nel 2005 dall'architetto Bjarke Ingels. L'edificio di 4.880 metri quadrati diventerà il quarto ufficio progettato dallo studio.

Museo della Libertà e della Democrazia nato dalla forma a spirale del nastro di Möbius

Il cuore dello spazio verde della Freedom Plaza sarà il Museo della Libertà e della Democrazia. Prendendo la forma di del nastro di Möbius, il museo si avvolge su se stesso, consentendo percorsi a piedi all'aperto. Il museo forma una geometria spirale e infinita sopra l'anfiteatro come simbolo di unità e prende spunto dal tradizionale teatro greco come omaggio a coloro che hanno creato la democrazia migliaia di anni fa.

"Lo sviluppo urbano a questa scala risulta impossibile con un podio multipiano con parcheggio e servizi privati inaccessibili su un tetto del podio. La Freedom Plaza, tuttavia, si libera da quel cliché integrando tutti i programmi del podio come parcheggio, vendita al dettaglio, sala da ballo, giochi e intrattenimento sottoterra, il che ci consente di creare uno spazio verde generoso accessibile a tutti." - Martin Voelkle, partner, BIG

La Freedom Plaza si ispira ai molti spazi pubblici interni-esterni di New York, inclusi il vicino Ford Foundation Center for Social Justice. Quando gli ospiti degli hotel arrivano, entrano in un "atrio foresta" luminoso che porta lo spazio pubblico esterno all'interno attraverso lucernari e fioriere galleggianti. Da questo atrio, gli ospiti possono accedere ai vari punti di ristoro, sale convegni ed eventi, strutture di gioco e vendita al dettaglio a livello stradale. Per ridurre ulteriormente i problemi di traffico, un'entrata speciale al complesso resort sarà istituita sul lato di 41st Street della proprietà.

Le due torri dell'hotel si collegano tramite un atrio a sbalzo sopra l'angolo del sito di East 41st St. e 1st Avenue. Il lobby dell'atrio presenta una piattaforma di osservazione multipiano con pavimento e soffitto in vetro, e la Galleria d'Arte della Fondazione Soloviev, mentre una piscina a sfioro che contiene circa 600 litri - una delle più grandi piscine sul tetto del Nord America - sarà posizionata sul tetto. Le strutture dell'hotel Banyan Tree, incluse una spa e un centro benessere, ristoranti e bar e giochi privati, sono anche situate all'interno del ponte.

La Freedom Plaza intende essere un progetto con emissioni zero di carbonio. Il sito è progettato per utilizzare l'East River come una fonte di calore supplementare per i sistemi di riscaldamento, raffreddamento e acqua calda sanitaria degli edifici, riducendo la domanda di acqua potabile di un grande quantitativo. La cattura e la ritenzione delle acque piovane, così come gli alberi maturi del parco, contribuiranno a ridurre al minimo l'effetto isola di calore urbano.

Inoltre, verrà utilizzato un minimo del 20% di stazioni di ricarica per veicoli elettrici per il parcheggio in loco con capacità di scalare fino al 60%.

Il progetto è pensato per soddisfare le esigenze del quartiere di più spazi verdi pubblici, una migliore connettività con la riva e più alloggi, creando contemporaneamente un polo di intrattenimento nella città. 

DATI DEL PROGETTO
Dimensioni: circa 400.000 metri quadri
Posizione: New York City, Stati Uniti
Cliente: Soloviev Group e Mohegan
Collaboratori: Adamson Associates Architects, OJB Landscape Architecture, The Friedmutter Group, HBA, Thornton Tomasetti, WSP, Langan, Rizzo-Brookbridge, Herrick Feinstein, Kilograph

TEAM DI BIG
Bjarke Ingels Group
Partner Responsabili: Bjarke Ingels, Martin Voelkle
Project Manager: Andreas Buettner
Progettista del Progetto: Kristian Hindsberg
Squadra: Ahmad Tabbakh, Alejandro Guadarrama, Alvaro Velosa, Bernardo Schuhmacher, Brendan Murphy, Cheng Zhong, Hudson Parris, Jan Klaska, Jeff Tao, Joanne Zheng, Johannes Alexander Hackl, Omer Khan, Otilia Pupezeanu, Paul Heberle, Rafael Alvarez, SangHa Jung, Sparsh Gandhi, Sung-Hwan Um, Will Chuanrui Yu, Youjin Rhee, Beat Schenk, Margaret Tyrpa