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Le polizze di responsabilità civile professionale e i Lloyd’s di Londra

Col diffondersi sul mercato assicurativo italiano delle cosiddette polizze All Risk di modello anglosassone, sarà capitato a molti professionisti di imbattersi in polizze di responsabilità civile professionale riportanti lo stesso marchio Lloyd’s ma con testi e condizioni anche molto diversi tra loro.
Nell’articolo dedicato alle differenze tra le polizze RC Professionali All Risk, abbiamo già spiegato come ciò sia possibile accennando alla struttura operativa dei Lloyd’s di Londra, ma vale certamente la pena approfondire il tema per capire alcuni aspetti particolari di questo mercato assicurativo che ha una storia plurisecolare e che rimane, ad oggi, tra i più importanti al mondo.
Innanzitutto ricordiamo che Lloyd's Assicurazioni (conosciuta semplicemente come Lloyd's) è una corporazione inglese di assicurazioni con sede principale nel più importante distretto finanziario di Londra, la City of London.
I Lloyd’s non sono quindi una compagnia nell’accezione italiana del termine ma sono un mercato i cui membri (compagnie assicurative e società di capitali operanti a livello mondiale) si riuniscono in sindacati (i Syndacates) per assicurare e riassicurare i vari rischi proposti al mercato stesso attraverso i Lloyd’s Brokers.
Possiamo capire meglio il complesso funzionamento di questo mercato se pensiamo alla storia dei Lloyd’s.
I Lloyd’s sono nati verso la fine del XVII secolo da un gruppo di armatori e uomini d’affari che cominciarono a riunirsi nella coffee house di Edward Lloyd a Londra, vicino al fiume Tamigi.
In quel periodo di fiorente commercio marittimo, il naufragio di una nave e la perdita del relativo carico poteva comportare la rovina per il singolo armatore. Distribuendo il rischio su più armatori invece, la perdita di una singola nave poteva essere tranquillamente affrontata e superata. Prese piede così l’usanza secondo cui chi voleva garantirsi da un possibile danno, poteva presentare un foglio con le sue richieste: coloro che erano disposti ad addossarsi, ad un determinato premio, le conseguenze di un naufragio (o di altri rischi) sottoscrivevano le richieste, apponendo la loro firma in calce al foglio.
Da questa usanza, coloro che si assumevano il rischio furono chiamati underwriters, ovvero Sottoscrittori, e ancora oggi questo termine è rimasto a designare gli assicuratori Lloyd’s.
Così come a quei tempi Edward Lloyd metteva a disposizione la propria coffee house e forniva inchiostro e carta per sottoscrivere gli accordi ma non assicurava personalmente nessun rischio, allo stesso modo, anche oggi, i Lloyd’s non assicurano nel senso stretto del termine: la loro attività consiste nel fornire uffici e logistica e soprattutto nel fissare e far rispettare le regole del mercato assicurativo in cui si incontrano gli “assicuratori” (i Sottoscrittori) e gli “assicurati” rappresentati nei loro interessi e richieste dai cosiddetti Lloyd’s Brokers.
Già allora, come oggi (seppur con regole e meccanismi più complessi e articolati), per diventare membro occorreva dimostrare integrità e solvibilità, “congelare” un forte deposito a garanzia e versare tutti i premi riscossi in un fondo da cui venivano riscosse le spese e i pagamenti ai clienti: non si potevano ritirare utili finché tutte le eccedenze passive non erano state bilanciate. In caso di insolvenza o fallimento improvviso di un sottoscrittore, i Lloyd’s proteggevano l’assicurato servendosi di un fondo centrale costituito con il contributo di tutti. Il concetto base della corporazione, seppur con tutte le evoluzioni e ampliamenti del mercato avvenuti nel tempo, è rimasto lo stesso.
Le contrattazioni che un tempo avvenivano nella coffe house di Edward Lloyd si tengono oggi nella Underwriting Room (sala delle contrattazioni) che si sviluppa sui 14 piani della nuova sede dei Lloyd’s, il Lloyd’s Building, un avveniristico edificio a torre nella City (progetto dell’architetto Richard Rogers), inconfondibile nello skyline londinese con i suoi ascensori in vetro, le scale e i condotti in acciaio esterni che lasciano spazio, all’interno, all’impressionante atrio libero su tutti e 60 metri di altezza e coronato dal tetto di vetro a botte.
Proprio nell’atrio, al centro della cosiddetta Underwriting Room, è conservata la Lutine Bell, la famosa campana che per quasi un secolo ha annunciato le notizie buone o cattive a tutti gli operatori interessati (oggi utilizzata solo in particolari cerimonie): un solo rintocco annunciava la perdita di una nave, due rintocchi annunciavano l'arrivo in porto di una nave ormai considerata dispersa. Gli eventi venivano annotati a mano su un registro ancora visibile sotto la Lutine Bell.
In questa sede si incontrano fisicamente ogni giorno, per le contrattazioni, i Sottoscrittori e i Lloyd’s Brokers, in rappresentanza dei potenziali clienti da assicurare.
Infatti occorre precisare che il mercato dei Lloyd’s non è accessibile a chiunque: è possibile proporre affari ai Sottoscrittori solo attraverso degli intermediari accreditati denominati appunto Lloyd’s Brokers che operano per conto di clienti finali o anche per conto di altri brokers e intermediari che non siano accreditati ad operare direttamente.
Oggi i Lloyd’s operano in oltre 200 paesi e territori in tutto il mondo.
Sul mercato italiano, come in molti altri paesi, i Lloyd’s si avvalgono della collaborazione di intermediari “privilegiati”, i cosiddetti Coverholders, attraverso i quali i Sindacati possono operare nel paese come fossero un assicuratore locale. Ciò è possibile in quanto i Sindacati Lloyd’s delegano, in tutto o in parte, la loro autorità di sottoscrizione (Binding Authorities) al Coverholder attraverso uno specifico accordo (denominato Binder) che precisa i poteri e le autonomie del Coverholder stesso nell’assunzione dei rischi e nell’emissione delle polizze.
Ciascuno dei Coverholder italiani, attraverso la stipula di un Binder con uno dei Sottoscrittori Lloyd’s, concorda i testi e le condizioni di copertura dei vari rischi compreso quello professionale ed è per questo motivo che si trovano sul mercato polizze RC Professionali diverse tra loro anche se tutte con lo stesso marchio Lloyd’s.
Ricordiamo infine che in Italia le polizze Lloyd’s possono essere intermediate anche dai cosiddetti Open Market Correspondent (ovvero Broker o Agenti senza “procura” nè facoltà di emissione, che possono segnalare clienti e stipulare polizze solo per tramite di un Lloyd's Broker o di un Coverholder Lloyd’s) o attraverso Broker o Agenti che abbiano instaurato un rapporto di libera collaborazione con un Coverholder Lloyd’s (in questo caso il Coverholder esercita l’attività di Wholesale, ovvero di grossista).
E’ sempre buona norma quindi che l’assicurato si informi anche sull’intermediario attraverso il quale stipula una polizza Lloyd’s per capire i vari passaggi e le varie figure intermedie tra assicurato e assicuratore che nel caso dei Lloyd’s, come abbiamo visto, possono essere più d’uno.

Anna Manzoni

Ingegnere libero professionista e Risk Manager Area Professioni Tecniche di Gava Broker srl

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