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Le piastrelle in ceramica nell’architettura pubblica: sollecitazioni ed esigenze dei pavimenti nel pubblico

I pavimenti e le pareti dei locali pubblici - e dunque i materiali di rivestimento che le ricoprono - sono esposti ad azioni e sollecitazioni di diversa natura ed entità, in funzione delle specifiche condizioni di esercizio. Ai pavimenti e pareti di ambienti pubblici non è richiesto solo di non rompersi, di non alterarsi a causa delle sollecitazioni – una resistenza, insomma, come assicurazione che non si verifichi un danno - ma anche di assicurare il soddisfacimento di precise ed importanti esigenze. Esigenze “positive” dunque, classificabili in due categorie: esigenze di sicurezza dei frequentatori dell’ambiente o locale pubblico ed esigenze estetiche ed arredative.

SOLLECITAZIONI A CARICO DI PAVIMENTI E PARETI DI AMBIENTI PUBBLICI

I pavimenti e le pareti dei locali pubblici - e dunque i materiali di rivestimento che le ricoprono - sono esposti ad azioni e sollecitazioni di diversa natura ed entità, in funzione delle specifiche condizioni di esercizio.
Un materiale da costruzione - come le piastrelle di ceramica, come ogni materiale per edilizia, ed in particolare per il rivestimento di pavimenti e pareti - è per definizione un componente o un sistema dotato di proprietà tali che gli permettono di resistere, per un tempo ragionevole, appunto alle azioni e sollecitazioni provenienti dall’ambiente: dove “resistere” significa conservare, dopo esposizione alle sollecitazioni citate, le proprie caratteristiche dimensionali, tecnico-funzionali, estetiche.

Come detto, ad ogni ambiente competono sollecitazioni di diversa natura ed entità a carico di pavimenti e pareti. Tali sollecitazioni debbono essere attentamente analizzate e valutate, in quanto definiscono una “richiesta di prestazione” per i materiali da costruzione: esse sono dati fondamentali per la progettazione dei sistemi di pavimentazione e parete.

Come si qualificano i diversi ambienti pubblici precedentemente identificati nella Tab. 1.I, dal punto di vista delle sollecitazioni a carico di pavimenti e pareti?


I tipi di sollecitazione prevedibili sono essenzialmente i seguenti:
Sollecitazioni meccaniche massive: sollecitazioni meccaniche che agiscono su - ed interessano globalmente - il sistema di pavimento/parete nel suo complesso (in tutta la sua estensione o gran parte di essa, ed in tutti i suoi strati costitutivi). Sono prodotte da carichi, distribuiti o concentrati, fissi o in movimento (ad esempio, su una pavimentazione, le sollecitazioni meccaniche massive sono associate a mobili e suppellettili, mezzi di trasporto, persone, ecc.)
• Sollecitazioni meccaniche e chimiche superficiali: sollecitazioni meccaniche e chimiche agenti in particolare sulla superficie di pavimenti e pareti. Sono essenzialmente sollecitazioni di abrasione ed attacco chimico, prodotte dal movimento di corpi e materiali vari in contatto con la superficie (ad esempio, in un pavimento, le suole delle calzature, le ruote dei mezzi di trasporto, polveri dure e sostanze macchianti e chimicamente aggressive interposte fra i corpi citati e la superficie del pavimento. Sia nei pavimenti che nelle pareti, il contatto continuo o accidentale con sostanze chimicamente aggressive o macchianti, azioni di pulizia effettuate con mezzi meccanici e detergenti chimicamente aggressivi, ecc.).
L’intensità di queste sollecitazioni varia, pur sempre negli ambienti pubblici, in funzione della specifica applicazione. Lo schema di valutazione che utilizzeremo è di tipo qualitativo:
AA = Livello di sollecitazione Altissimo
A = Livello di sollecitazione Alto
M = Livello di sollecitazione Medio
B = Livello di sollecitazione Basso


In Tab. 1.II, ad ogni area ed applicazione secondo la classificazione degli ambienti pubblici è associato il pertinente livello di sollecitazione.
L’attribuzione è effettuata sulla base dell’esperienza, e con spirito “conservativo”: è certamente più prudente, per il progettista di sistemi di pavimentazione e rivestimento di pareti, sovrastimare un po’ i requisiti da rispettare, che non correre il rischio, sottostimando il livello di sollecitazione, di prescrivere materiali con prestazioni inadeguate.
Sollecitazioni meccaniche massive: Le sollecitazioni più elevate (livello AA) sono quelle prevedibili a carico delle pavimentazioni su cui circolano veicoli pesanti su ruote dure di piccola dimensione.
Sollecitazioni meccaniche e chimiche superficiali: sono state raggruppate in un'unica classe - quella delle sollecitazioni “superficiali”. Ancora una volta per ragioni di prudenza: un ambiente in cui fosse prevedibile un livello basso di sollecitazione meccanica ed un livello alto di sollecitazione chimica, viene “accreditato”, secondo lo schema proposto, di un livello “Alto” delle sollecitazioni meccaniche e chimiche superficiali. Ma vi sono altri validi motivi alla base di questa scelta: nella grande maggioranza degli ambienti di destinazione le sollecitazioni meccaniche echimiche superficiali agiscono contemporaneamente sulla piastrellatura, con effetti più spesso sinergici che non semplicemente additivi (G.Timellini, G.Carani - Pulibilità ed igiene della superficie delle piastrelle ceramiche -Cer.Acta 8, n.2, pagg. 7-25 (1996). Oltre a ciò, il livello di prestazione delle piastrelle di ceramica può essere previsto con maggiore affidabilità considerando insieme, e non separatamente, le caratteristiche chimiche e le caratteristiche meccaniche superficiali.

ESIGENZE PARTICOLARI DI PAVIMENTI E PARETI DI AMBIENTI PUBBLICI

Ai pavimenti e pareti di ambienti pubblici non è richiesto solo di non rompersi, di non alterarsi a causa delle sollecitazioni – una resistenza, insomma, come assicurazione che non si verifichi un danno - ma anche di assicurare il soddisfacimento di precise ed importanti esigenze. Esigenze “positive” dunque, classificabili in due categorie:
• esigenze di sicurezza dei frequentatori dell’ambiente o locale pubblico;
• esigenze estetiche ed arredative.

Le esigenze di sicurezza possono essere così dettagliate - sempre con specifico riferimento agli ambienti pubblici:
• esigenze di resistenza allo scivolamento: riferite ovviamente solo alle pavimentazioni, queste esigenze sono da mettere in relazione con la numerosa frequentazione degli ambienti in esame, da parte di un “pubblico” che include - o meglio, “deve” potere includere - anche persone portatrici di handicap e persone
anziane. Le pavimentazioni di qualunque ambiente pubblico dovrebbero avere adeguate caratteristiche antiscivolo;
• esigenze di igiene: proprio l’estesa ed incontrollata frequentazione impone la necessità di prevenire qualunque occasione di accumulo di agenti infettivi sulle superfici degli ambienti pubblici, e conseguentemente di una loro diffusione ugualmente incontrollata ed incontrollabile. Queste esigenze sono particolarmente sentite negli ambienti pubblici in cui si trattino sostanze alimentari, o frequentate da categorie di persone maggiormente esposte ai rischi di contaminazioni, come i bambini, gli ammalati, gli anziani.

In Tab. 1.II vengono identificate con il simbolo “X” le aree e le applicazioni, negli ambienti pubblici, in cui le esigenze di sicurezza in esame debbono essere considerate e soddisfatte.
Le esigenze estetiche ed arredative sono, come già ribadito nell’introduzione a questo manuale, comuni a qualunque applicazione di pavimenti/pareti, ed associate ad una precisa funzione o “missione” dei materiali di rivestimento. Non sfugge tuttavia che il soddisfacimento di queste esigenze non è ugualmente importante - o ugualmente vitale - in tutte le applicazioni.
Classificheremo, analogamente a quanto fatto per le sollecitazioni, con il simbolo AA gli ambienti per i quali il prestigio estetico è obiettivo irrinunciabile già in fase di progetto, e condizione indispensabile per l’esercizio; e con il simbolo B gli ambienti per i quali le esigenze estetiche sono decisamente subordinate alle esigenze tecniche.
In Tab. 1.II, con questi criteri, viene proposta una valutazione dell’intensità con cui le esigenze in esame sono avvertite nelle diverse aree ed applicazioni secondo la classificazione degli ambienti pubblici, e dell’importanza che esse trovino piena soddisfazione.
Dall’esame della Tab. 1.II emergono alcune importanti considerazioni, che confermano gli assunti iniziali di questo manuale tecnico:
• A quasi tutti gli ambienti pubblici compete un quadro sollecitativo assai severo, a carico dei pavimenti e delle pareti. Si noti infatti che in quasi tutti gli ambienti le sollecitazioni superficiali sono di livello da alto (A) ad altissimo (AA); mentre sono in numero minore ma significativo gli ambienti pubblici in cui le sollecitazioni meccaniche massive - a carico dei pavimenti - raggiungono livelli altissimi.
• Nel caso di rivestimenti a parete, ovviamente, sono da considerarsi di livello generalmente basso le sollecitazioni meccaniche massive, e non applicabile l’esigenza di resistenza allo scivolamento.
• In quasi tutti gli ambienti pubblici le esigenze di sicurezza - soprattutto quelle relative alla resistenza allo scivolamento dei pavimenti - sono importanti
• In quasi tutti gli ambienti le esigenze estetiche possono raggiunger il livello A, ed in un numero significativo le esigenze sono di livello AA.
• Vi sono ambienti in cui tanto le sollecitazioni quanto le esigenze estetiche possono essere assunte al livello massimo. Sono proprio queste ultime – le situazioni più gravose ed esigenti - quelle in cui le piastrelle di ceramica possono fornire una soluzione ottimale.

In sintesi:

Gli ambienti pubblici sono classificabili in diverse aree ed applicazioni.
Per ogni applicazione viene proposto un sistema di valutazione sia delle sollecitazioni prevedibili a carico di pavimenti e pareti, sia delle esigenze di sicurezza e di pregio e prestigi estetico che debbono essere soddisfatte.
Il risultato di questa valutazione è un dato di progetto indispensabile: la base su cui il progettista degli ambienti pubblici deve fondare la scelta dei materiali e delle tecniche per il rivestimento di pavimenti e pareti.
Il risultato di questa valutazione dimostra che molti ambienti pubblici associano sollecitazioni meccaniche e chimiche ed esigenze di sicurezza di livello molto elevato, ad esigenze severe ed irrinunciabili di pregio e prestigio estetico.
E’ un problema potenziale notevole.
Le piastrelle di ceramica posso essere un buon materiale candidato per gli ambienti in esame, e dunque come soluzione accettabile di questo problema.
Nel seguito, seguendo un procedimento tecnicamente rigoroso a partire dalla specifica tecnica delle piastrelle di ceramica, dimostreremo che fra queste il progettista di ambienti pubblici potrà trovare la soluzione ottimale.



Articolo tratto da "Le piastrelle di ceramica negli ambienti pubblici - Manuale applicativo", edito ad Edi.Cer. S.p.A., a cui si rimanda per proseguire la lettura e gli approfondimenti.
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