Le pavimentazioni resilienti all’interno dei nuovi CAM 2022 (Criteri Ambientali Minimi)
Quanto è sostenibile un pavimento resiliente? La risposta è contenuta nei nuovi CAM Edilizia che dedicano a questa tipologia di pavimentazione un intero paragrafo.
Sostenibilità dei prodotti e dei processi nel mondo dell’edilizia: i nuovi CAM Edilizia
Molto spesso siamo portati ad approcciare la sostenibilità dei prodotti da costruzione come qualcosa di legato soltanto ai paesi Nordici, probabilmente perché alcune certificazioni, dichiarazioni e associazioni legate alla sostenibilità come Basta, Byggvaru-bedömningen, Golvbranschens Kretsloppsmärkning, Golvbranschen, SundaHus e eBVD sono svedesi.
L’Italia ha approcciato con determinazione la sostenibilità dei prodotti e processi nel mondo dell’edilizia con il Decreto 11 ottobre 2017 con cui sono stati introdotti i CAM Criteri Ambientali Minimi; come tutte le prime edizioni sono stati una buona partenza per il Ministero dell’Ambiente per poter gettare una base atta a consentire un ulteriore approfondimento; approfondimento che ha visto il 6 agosto 2022 sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 il Decreto 23 giugno 2022 n. 256 relativo ai "Nuovi CAM Edilizia: Criteri Ambientali Minimi per gli affidamenti di servizi di progettazione e di lavori per interventi edilizi delle pubbliche amministrazioni".
I nuovi CAM sono entrati in vigore il 4 dicembre 2022.
Nuovi CAM Edilizia: un paragrafo specifico dedicato ai pavimenti resilienti
Finalmente le Pavimentazioni Resilienti non sono più relegate tra “I componenti Plastici”, ma hanno una loro voce specifica al punto 2.5.10.2 Pavimenti Resilienti; questo ha permesso di definire cosa sono le pavimentazioni Resilienti e soprattutto quali siano:
“Pavimenti resilienti (in inglese “Resilient floor coverings”, in tedesco “Elastische Bodenbeläge”, in francese “Revêtements de sol souple”): pavimentazioni le cui caratteristiche essenziali sono descritte nella norma UNI EN 14041. Ne esistono diverse tipologie, fra cui: pavimenti e Rivestimenti Resilienti in PVC, composti da Polivinilcloruro (Polyvinyl chloride). Pavimenti e rivestimenti resilienti in linoleum (rif. Norma ISO 24011:2012) o in gomma (rif. Norme UNI EN 12199, UNI EN1816 e UNI EN 1817) sono resilienti e possono anche essere naturali.”
Le percentuali di riciclato richieste ai Pavimenti in PVC sono state aggiornate e soprattutto è stata accorpato il valore pre e post consumo in un unico dato, queste pavimentazioni hanno un peso molto basso, una pavimentazione in PVC Omogeneo o PVC Eterogeneo gravita tra i 3.600 ed i 2.150 grammi al MQ rende poco performante il contributo di riciclato contenuto; inoltre il calcolo deve essere effettuato sull’intero edificio, e di componenti più pesanti ve ne sono molti altri.
Riassumendo PVC Semiflessibili (ISO 10595), PVC Omogenei (ISO 10581), PVC Eterogenei (ISO 10582), PVC Multistrato (ISO 11638) e PVC Cushion Vinyl (ISO 26986) “devono avere un contenuto di materie riciclate, ovvero recuperate, ovvero di sottoprodotti di almeno il 20% sul peso del prodotto” fatta eccezione per “i prodotti con spessore inferiore a 1mm”.
Le Pavimentazioni in Gomma a Rilievo (UNI EN 12199), in Gomma Liscia/martellata (UNI EN 1817) e in Gomma supportata (UNI EN 1816) “devono avere un contenuto di materie riciclate, ovvero recuperate, ovvero di sottoprodotti di almeno il 10% sul peso del prodotto”.
Le pavimentazioni in Linoleum (ISO 24011) essendo le uniche Naturali e non sintetiche, non sono tenute a contenere riciclato, anche se in realtà ne contengono più di alcune pavimentazioni in PVC.
Pavimento resiliente è riutilizzabile oltre che riciclabile
La grande rivoluzione portata dalle pavimentazioni Resilienti è la possibilità di essere parte attiva nella fase di demolizione selettiva di un edificio, concetto ben identificato al punto 2.6.2 Demolizione Selettiva Recupero e Riciclo.
Già in fase di installazione gli eccessi di materiale possono essere riutilizzati come compound attivo per la produzione di nuove pavimentazioni resilienti, ed a fine vita, ovvero quando vengono rimossi, possono ancora una volta tornare ad essere utilizzati come compound attivo per la produzione di nuove pavimentazioni resilienti.
Possiamo quindi parlare di Riutilizzabilità e non soltanto di riciclabilità, in quanto la riciclabilità consiste nell’utilizzare il Pavimento resiliente frutto dal processo di eccesso di installazione o a fine vita per produrre altri componenti non legati alle pavimentazioni resilienti.
Nuovi CAM: punteggio premiale alle aziende che si avvalgono di posatori certificati
Un altro punto determinante per l’evoluzione delle pavimentazioni resilienti all’interno dei CAM al punto 3.6.2 Capacità tecnica dei posatori, Criterio a cui “È attribuito un punteggio premiante all’operatore economico che si avvale di posatori professionisti, esperti nella posa dei materiali da installare”.
La Norma UNI 11515-2 “Rivestimenti resilienti e laminati per pavimentazioni - Parte 2: Requisiti di conoscenza, abilità e competenza dei posatori” è la norma atta a definire le competenze dell’installatore, grazie alle informazioni contenute nella norma UNI 11515-1 “Rivestimenti resilienti e laminati per pavimentazioni - Parte 1: Istruzioni per la progettazione, la posa e la manutenzione”.
Consultate la Norma UNI 11515-1 troverete molti suggerimenti per ridurre i consumi di acqua nelle fasi manutentive grazie ad un corretto posizionamento delle barriere antisporco.
Finalmente grazie ai CAM (Criteri Ambientali Minimi) è stato possibile dimostrare come le pavimentazioni resilienti contribuiscono attivamente da decenni alla Sostenibilità.
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