Le nuove frontiere del BIM tra blockchain e diagnostica predittiva
Marcello Balzani, presidente di Clust-ER Build Edilizia e Costruzioni, illustra le possibili innovazioni connesse all'uso del Building Information Modeling (BIM): da una parte la creazione di un "Blockchain Build", dall'altra la diagnostica predittiva attraverso l'applicazione di sensori di nuova generazione direttamente all'interno dei materiali.
Quali sono gli scenari futuri legati all'uso del BIM nel settore dell'edilizia e delle costruzioni?
Per Marcello Balzani, presidente di Clust-ER Build Edilizia e Costruzioni, sono due le strade innovative connesse all'uso del Building Information Modeling (BIM): da una parte la creazione di un "Blockchain Build", dall'altra la diagnostica predittiva attraverso l'applicazione di sensori di nuova generazione direttamente all'interno dei materiali.
«Non si tratta di progetti futuri, stiamo già sviluppando accordi industriali - ha raccontato nella prima parte dell'intervista - ci sono due linee di aggregazione tematica, la prima è legata ai sensori e alla diagnosi predittiva, quindi il BIM assorbirà un’informazione continua tramite dispositivi di nuova generazione che saranno probabilmente immersivi nei materiali. Questo si rivelerà utile per le imprese, perché consentirà loro di sapere se ciò che stanno utilizzando rispetta i certificati e i requisiti tecnologici che sono associati al dato informativo del materiale o del componente tecnologico, in seconda battuta, permetterà di dare un’informativa corretta sullo stato di conservazione della materia o del suo stratificato tecnologico».
Nella seconda parte dell'intervista (min.06) il presidente Balzani spiega, con alcuni esempi, cosa significhi applicare la blockchain al BIM e creare un "Blockchain build": «L’idea è usare il BIM come anello di congiunzione per le informative blockchain».