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Le norme UNI per la posa di pietra naturale

Pubblicate le linee guida per la scelta, la posa e la manutenzione di pavimenti e rivestimenti lapidei

A seguito della pubblicazione, nel mese di febbraio 2014, della nuova norma UNI per la posa dei rivestimenti in pietra naturale, è ora finalmente disponibile un quadro normativo completo per questo settore.


Foto 1. Posa di lastricati


Le norme attualmente in vigore sono quindi le seguenti:
- UNI 11322-2009: RIVESTIMENTI LAPIDEI PER PAVIMENTAZIONI. Istruzioni per la progettazione, la posa e la manutenzione.
- UNI 11521-2014: RIVESTIMENTI LAPIDEI DI SUPERFICI VERTICALI E SOFFITTI. Istruzioni per la progettazione, la posa e la manutenzione.

Le norme UNI 11322 e UNI 11521 forniscono le linee guida da osservare nella scelta dei materiali, nella progettazione, installazione, impiego e manutenzione di rivestimenti lapidei e specificano soluzioni conformi tipiche, tali da assicurare il raggiungimento e il mantenimento nel tempo dei livelli richiesti di qualità e prestazione. La norma UNI 11322 si applica a tutte le pavimentazioni interne ed esterne a esclusione di quelle sopraelevate. La norma UNI 11521 si applica a rivestimenti lapidei verticali e di soffitti, interni ed esterni, a eccezione di superfici verticali ventilate, così come definite nella UNI 11018.

Entrambe le norme rappresentano un riferimento per la redazione del progetto e la stipulazione del contratto e possono diventare un importante strumento di ausilio a tutti gli operatori del settore, così come agli utilizzatori finali delle superfici. Mapei, come membro UNI, anche in questo caso ha partecipato attivamente alla redazione del testo di norma, cercando di portare all’interno del gruppo di lavoro l’esperienza sviluppata nel corso degli anni nella posa della pietra naturale.
La difficoltà nella redazione di queste normative è stata l’affrontare le tematiche connesse alla natura dei materiali lapidei, caratterizzati da un’estrema variabilità di tipologia, di comportamento e di caratteristiche prestazionali. Si tratta infatti di pietre naturali e quindi, nella maggior parte dei casi, difficilmente riconducibili alla rigida classificazione tipica invece dei prodotti di origine industriale. Proprio per questo motivo è stato necessario introdurre a livello di norma la valutazione del materiale attraverso esperienze pregresse o, in assenza di tali esperienze, tramite la realizzazione di prove preliminari. Le prove introdotte nelle norme sono rivolte in particolar modo alla verifica di alcune caratteristiche tipiche dei lapidei, attualmente non previste dalle norme di riferimento per la loro classificazione, quali la sensibilità alla macchiatura o all’imbarcamento per effetto di acqua o calore.
Tutto questo senza dimenticare quanto il fattore estetico influenzi la progettazione dei rivestimenti in pietra naturale, grazie alle possibilità che questi materiali offrono in termini di flessibilità dei disegni di posa, variabilità delle gradazioni cromatiche, venature, ecc.

Le normative hanno quindi dovuto sottolineare la necessità di combinare la scelta estetica al soddisfacimento delle esigenze prestazionali, per garantire la durabilità del rivestimento nell’ambiente di destinazione.
I concetti fondamentali introdotti dalle norme sono principalmente i seguenti:
- Prescrizioni relative alla resistenze meccaniche minime in funzione della superficie di posa e della destinazione d’uso.
- Valutazione e controllo delle condizioni del supporto prima della posa: il supporto deve essere asciutto e stagionato.
- Regolarità del piano di posa e della superficie finale, da valutarsi a seconda dell’effetto desiderato o della tipologia di pietra scelta.
- Metodo di posa: criteri di scelta del materiale per la posa o l’allettamento e indicazioni relative ai metodi di applicazione.
- Indicazione delle tipologie di giunto da prevedersi già in fase di progetto, criteri per il loro dimensionamento e per la scelta del materiale di sigillatura.


Foto 2. Test di stabilità dimensionale all’acqua (UNI EN 14617-12).

In relazione alla scelta del sistema di posa, entrambe le norme pongono una particolare attenzione alla valutazione delle caratteristiche tipiche del materiale lapideo, come già citato in precedenza.
La norma UNI 11521, in particolare, introduce la valutazione della stabilità dimensionale all’acqua delle pietre naturali attraverso il metodo di prova definito per i materiali agglomerati dalla UNI EN 14617-12 (Fig. 1), e di conseguenza riconosce la successiva classificazione che ne consegue (Classi di stabilità dimensionale A, B, C). Grazie a questa novità è stato possibile introdurre in appendice una vera e propria tabella di scelta degli adesivi di posa (indicati in accordo alla classificazione prevista dalla UNI EN 12004).
Ultimo punto importante per entrambe le normative è il tema della manutenzione: la buona riuscita di un rivestimento lapideo è infatti spesso compromessa dalla scelta errata dei prodotti di manutenzione che, se non compatibili con la pietra, possono danneggiare la superficie posata in modo più o meno grave, se non addirittura permanente. Per questo motivo questi documenti non sono da considerarsi uno strumento ad uso esclusivo dei professionisti del settore edile ma dovrebbero essere utilizzati da tutti gli utenti coinvolti nella realizzazione e manutenzione dell’opera, fino all’utilizzatore finale.
I testi completi delle norme UNI 11322 e UNI 11521 sono disponibili per l’acquisto sul sito UNI all’interno del catalogo dell’ente (http://store.uni.com).
Per ulteriori informazioni: webstore@uni.com.